lunedì 30 giugno 2014

Vacanze!

Piccola pausa estiva, ci vediamo fra una decina di giorni. Quest'anno sempre Puglia ma più a sud... Salento arriviamo!!


venerdì 27 giugno 2014

Porcelain Pomeganade

Forse aveva ragione Michelangelo quando diceva che la scultura è già presente nella roccia come una forma in una vasca d’acqua che però si palesa togliendo l’acqua, ed è il compito dello scultore rimuovere la pietra in eccesso per dar vita alla scultura.
Di certo non mi paragono neanche ad un pelo del naso di Michelangelo, però con questi ultimi orecchini di carta, la sensazione che loro sapessero benissimo chi fossero e come dovessero venir fuori, ecco... c'era. Si sono praticamente dipinti, tagliati, finiti e montati da soli, neanche fossi stata in tranche.
Sicchè prendeteli così, senza tanti perchè o percome: Porcelain Pomegranade. Gli ingredienti sono sempre gli stessi, carta per belle arti CassArt da 200gr e acrilici.

Porcelain Pomegranade | handpainted paper earrings with red coral | acrilyc paint on cardstock
 Il decoro l'ho trovato su di un sito iraniano di grafica in persiano... sì, persiano, andavo a tentoni ma alcune parti di testo erano in inglese e per fortuna dicevano: Tazhib - hasheie tazhib. Il sito l'ho trovato attraverso un tipo turco che seguo su Pinterest. Vedrai se non mi ritrovo la Cia alla porta...
Comunque il sito iraniano era provvisto di moltissimi "Illuminazione di arte iraniana e box script di calligrafia margini di layout" ( طرح حاشیه تذهیب هنر ایرانی اسلامی کادر خط و خوشنویسی grazie Google Traslate! :D) che ho saccheggiato senza ritegno alcuno, sicchè adesso ho materiale bastevole ad annoiarmi e passare oltre!


Porcelain Pomegranade | handpainted paper earrings with red coral | acrilyc paint on cardstock

Il nome - Pomegranade - non c'entra molto con il decoro in se, ma più che altro con i colori che sono proprio quelli dei fiori di melograno, con quelle fogliette puntute e brillanti che li incorniciano. Le rotondità che s'affacciano tra le verdure poi, mi sembravano proprio dei piccoli melograni appena abbozzati.


Porcelain Pomegranade | handpainted paper earrings with red coral | acrilyc paint on cardstock

Avrò delle serie difficoltà a separarmi da loro, ma si sa, così è la vita! :D Stavo pensando che è il terzo o quarto che taglio con questa forma e che per quanto sia adattabile e flessibile a molti tipi di decorazione di vario stile ed epoche diverse, sarà necessario fermarla per un po' per evitare di "bruciarla". Però sono proprio bellini... *.* me lo dico da sola! Ahahaha!!


Porcelain Pomegranade | handpainted paper earrings with red coral | acrilyc paint on cardstock

martedì 24 giugno 2014

Da cosa nasce cosa... paper cut per caso!

Certe volte si arriva ad un dato risultato per vie traverse, vie meno battute od escluse a priori perchè... perchè... perchè bho!
Questo è uno dei suddetti casi. Una richiesta per un anniversario mi ha fatto progettare un paper cut a tema romantico che io - romantica come una murena - non avrei mai pensato di affrontare.
O meglio non avevo mai pensato di mixare il paper cut con la calligrafia, forse anche per una certa pigrizia mentale che ogni tanto mi coglie. La pigrizia era pure relativa all'idea di affrontare un intaglio di un certo livello e di una certa dimensione, non il solito orecchino per capirsi.

Paper cut | Fabriano 200gr/mq

La richiesta non è stata poi esaudita per sopravvenute diverse esigenze, ma l'idea è rimasta. Il bozzetto c'era ed è bastata qualche modifica per adattare il progetto alla nuova frase. La precedente era davvero lunga e non avevo moltissima voglia d'inerpicarmi su per un paper cut troppo complesso.
Almeno per questo primo esperimento, poi nulla toglie che i prossimi possano essere più ardui.

Paper cut | Fabriano 200gr/mq

Carta bianca, Fabriano A3 da 200gr/mq, bisturi a lama fissa e via andare! Un giorno abbondante per il paper cut, molta fatica diciamocelo, parecchi santi che si sono tappati le orecchie e due/tre erroracci poi recuperati. 8 ore spese bene!
Mi era già capitato di tagliare stencil di grandi dimensioni, quando facevo decorazione murale, ma una cosa è tagliare al positivo, un'altra al negativo e soprattutto tagliare delle scritte!
Molta fatica & molta soddisfazione, però! :D

Paper cut | Fabriano 200gr/mq su cartoncino a contrasto | Cornice Nyttja di Ikea

Poi basta un cartoncino colorato a contrasto ed una cornice NYTTJA di mamma Ikea per finire il tutto. Servirebbe anche una parete dove appendere in effetti...
Il progetto iniziale era un po' più impegnativo, la frase più lunga e divisa su 4 righe, ma direi che il succo era lo stesso, cornice a cuore con abbondante verdura e frase in corsivo sostenuta dai fili orizzontali.

Paper cut progetto

Io la butto lì... se la cosa potesse garbare... se qualcuno volesse fare un dono personalizzato questa è una buona idea ed io sono qui, pronta e con il bisturi in mano.

domenica 22 giugno 2014

Drops / variazioni sul tema

Basta cocci! Un piccola pausa ci voleva proprio, e cosa c'è di meglio di un po' di The Golden Age?? In realtà questa doppietta di orecchini di carta è parente stretta degli ultimi Porcelain BookBorder, infatti condividono la silhouette a goccia panciuta. La forma è la stessa, solo che invece di essere decorata è rivestita in foglia metallica argento e oro. Aprono le danze i GreenDrops, orecchini in carta di cotone con il tocco - estroso - delle esuberanti gocce in resina verde acqua:

GreenDrops | carta di cotone, orone argento e melange, perla in resina | handmade paper earrings | cardstock, imitation Gold Metal Leaf and resin beads
Le perle lunghe sono stata una tentazione da gazzaladra, trovate su di una bancarella, stavano lì luccicose e brillanti come delle caramelle, tutte intagliate con un motivo da ristorante cinese (avete presente quei pannelli intagliati che ci sono in ogni ristorante cinese che si rispetti? Ecco, uguale).
Impossibile resistere, infatti le ho prese in versione XLong in verde acqua e XShort in bianco.

GreenDrops | carta di cotone, orone argento e melange, perla in resina | handmade paper earrings | cardstock, imitation Gold Metal Leaf and resin beads
 Stessa forma, stesse dimensioni cambia la doratura e la lunghezza della perla ed ecco qua, i WhiteDrops. Meno impegnativi e molto estivi con l'abbinamento oro/bianco.
Anche questa perla in resina ha lo stesso decoro Chai Na' Cena, ma in versione small. Mi piace l'accostamento tra la sagoma - che ormai identifico come Porcelain Tazhib - e il decoro delle perla che in versione white fa tanto Thaiti.

WhiteDrops | carta di cotone, orone dorato, perla in resina | handmade paper earrings | cardstock, imitation Gold Metal Leaf and resin beads
 Quasi quasi gli cambio nome... Thaiti gli starebbe proprio bene.

WhiteDrops | carta di cotone, orone dorato, perla in resina | handmade paper earrings | cardstock, imitation Gold Metal Leaf and resin beads

giovedì 19 giugno 2014

Tazhib BookBorder_03

Come se non fosse abbastanza chiaro che la fissazione estiva saranno questi disegnetti arabescati eh? La serie Porcelain Tazhib prosegue e prosegue con una copia quasi spudorata dei primi BookBorder, che spero ormai siano appesi ai lobi della legittma proprietaria.
Non amo fare copie ma i primi erano venuti così belli che non ho resistito, anche se di copia questi qui hanno solo l'idea. Il decoro è simile ma in realtà diverso e la silhoette decisamente più grande. Sicchè, insomma... non proprio copia conforme!

Tazhib BookBorder_03 | Handpainted paper earrings | Acrilic on Canson cardstock

 La sagomatura dei pendenti in carta è sempre un compromesso tra il desiderio di prendere le parti più belle del decoro e la necessità di applicare la stessa silhouette ad entrambi i pezzi. Eppoi c'è il fatto di scegliere una forma che sia coerente con il decoro ma anche con lo stile e che sia abbastanza grande da non compromettere la visibilità del decoro stesso. Non è per niente facile...
Alcune volte un disegno che "sulla carta" sembra promettere risultati meravigliosi, poi non si riesce a tagliare con un senso decente.

Tazhib BookBorder_03 | Handpainted paper earrings | Acrilic on Canson cardstock

Con i decori ripetitivi, la tentazione più grande è quella di prendere la stessa porzione di disegno duplicata, ma è anche il sistema migliore per ammazzare il mood della collezione. Se l'idea di partenza era quella di prendere dei frammenti di un'ipotetica Porcellana frammentata, sarebbe impossibile che un coccio si spatacchi con due pezzi non solo uguali per forma, ma pure con lo stesso disegno. Da qui l'imperativo categorico di NON prendere le stesse porzioni di disegno. Similari sì, identiche no. Questi pendenti di carta sono borderline, perchè in realtà prendono due parti speculari del disegno ma ad altezze diverse e con un elemento diverso, l'inflorescenza azzurra. Piccola e centrata in un caso, grande e d'angolo nell'altro.

Tazhib BookBorder_03 | Handpainted paper earrings | Acrilic on Canson cardstock

La versione originale era questa qua, più piccola di quasi 1cm e con un decoro molto più fitto:

Tazhib BookBorder_01 | Handpainted paper earrings | Acrilic on Canson cardstock

lunedì 16 giugno 2014

Porcelain Agave. Quel che ci vuole con il caldo che - forse - arriva!

Ancora qualche acquazzone e poi, forse, finalmente è arrivato il caldo! Finalmente lo dico io che sono un rettile... molte di voi, animali a sangue caldo, vi godete gli ultimi istanti di frescura prima di attaccare l'aria condizionata a manetta ed iniziare a boccheggiare maledicendo la prima ondata di calore dell'estate 2014.
Con l'anticiclone che avanza, i Porcelain ispirazione Persia e dintorni ci stanno benissimo.
Per questi orecchini di carta, c'è un barbatrucco. Infatti il decoro è un pattern per ricamo che ho trovato su Pinterest ma che mi ha fatto subito accendere una lampadina "cromatica". L'autore ignoto, la provenienza pure, ma appena è comparso su monitor l'ho immaginato colorato con i toni delle piastrelle moresche.

Porcelain Agave | Handpainted paper earrings | Acrylic paint on Cardstock

La forma con cui ho sagomanto questi pendenti in carta (senza pietre) è spudoratamente allusiva alle forme vegetali dipinte come decorazione. Il profilo frastagliato e trilobato delle foglie è ripreso, in modo più semplice, dal taglio del pendente.

Porcelain Agave | Handpainted paper earrings | Acrylic paint on Cardstock


A differenza del solito questi orecchini di carta sono piccoli, quasi minimali, ma la silhouette e i molti colori del decoro fanno il loro lavoro. Non volevo caricare più di tanto i pendenti ed avevo paura che inserendo delle pietre si perdesse il profilo del taglio.

Porcelain Agave | Handpainted paper earrings | Acrylic paint on Cardstock

Leggeri leggeri e colorati. Me li immagino abbinati a qualcosa di bianco e leggero, come la carta!

venerdì 13 giugno 2014

Tazhib BookBorder_02

02 perchè uno _01 è un regalo e non so se la persona che lo deve ricevere lo abbia già scartato, sicchè sulla fiducia sappiate che questo è il secondo esemplare di una piccola serie.
Il decoro è ripreso da una bordura per libro di cui, sinceramente, ignoro la provenienza, ma che m'intrigava perchè fondeva elementi squisitamente islamici con alcuni elementi quasi rinascimentali come ad esempio le volute di foglie d'acanto.
Ma la cosa non dovrebbe stupire più di tanto se si pensa che secondo alcuni studiosi, la foglia Rumi null'altro è se non la romana foglia d'acanto presente sui capitelli, rivista e ridisegnata secondo l'estetica islamica. Questa decorazione fa poi il percorso inverso, nel 1200 riattraversa il Mediterraneo e rifiorisce sui manoscritti gotici (Bibbia di William di Devon, Evangelario della Sainte-Chapelle, Heures di Marguerite de Beaujeu).

BookBorder_02 | Acrylic paint on Canson cardstock

La presenza poi del passerotto rendeva il tutto una fusione tra Tazhib e minatura europea. Un autentico tocco di vezzosità civettuola. Visto che il design base da cui ho riportato il disegno era in bianco e nero, per i colori ho preso delle decisioni assolutamente arbitrarie e senza la benchè minima pretesa di affiabilità, ma insomma... stiamo parlando di gioielli di carta, non di una tesi universitaria.

BookBorder_02 | Handpainter paper earrings with agate| Acrylic paint on Canson cardstock

La forma è un incrocio tra una goccia panciuta e la sommità capovolta di una nicchia ornata. Fa molto OrienteMisterioso ed ha una superficie abbastanza ampia per poter sfruttare una buona porzione del disegno. La goccia in agata viola tinta fa il paio con il cremisi di Alizarina che ho usato per colorare i fiorelloni di questi orecchini di carta.

BookBorder_02 | Handpainter paper earrings with agate| Acrylic paint on Canson cardstock

Le foto indossate sono e saranno per qualche post uguali perchè ho realizzato una numero consistente di pezzi dedicandomici intensamente ed ho approfittato di un'unica sessione di foto per scattarli tutti insieme. Un bel po', che neanche sono riuscita a fotografare, se ne sono andati per una serie di regali a pioggia, sicchè addio, senza traccia e senza memoria!

BookBorder_02 | Handpainter paper earrings with agate| Acrylic paint on Canson cardstock

Ne avanza sempre un po' troppo (di disegno) e forse dovrei limitare la quantità di tempo per cercare/disegnare/dipingere/selezionare/tagliare il tutto, ma confesso che più di metà del divertimento sta proprio nel dipingere!


martedì 10 giugno 2014

Tazhib e dintorni

Ormai chi legge questo blog sa che alla base di ogni mia creazione c'è un periodo di ricerca e studio reativo al o ai pezzi che sto creando. Per me non esiste la creazione di getto, quella venuta fuori "per caso" che non s'appoggia a nulla se non a se stessa. La creazione autoportante...
E' sicuramente una visione personale e molto verticale, che si è connaturata negli anni in base alle mie esigenze e alle mie preferenze, è anche una visione che si nutre della mia insopportabile curiosità.
Sono una persona che non si accontenta di guardare il sasso, lo deve sempre alzare per vedere che c'è sotto. Anche solo per vedere com'è fatto. Sotto.
Mettici anche una memoria da elefante (solo per le cose inutili eh... al liceo neanche ricordavo che classe facessi) ed il giochino dello scavo&classificazione diventa quasi letale. Ad esempio sono stata bannata da qualsiasi partita di Trivial tra amici.
A peggiorare le cose, ogni tanto ritorno su argomenti che avevo già spulciato, ma essendo macroargomenti, puntualmente trovo qualcosa di nuovo ed interessantissimo e affascinante e sconosciuto!
Quindi dopo i disegni Girih ( Arabian Nights ) dopo gli arabeschi a colori e non, dopo le porcellane, dopo un sacco di altre cose, arrivano i Tazhib.

Tazhib in lavorazione su motivo disegnato da Jay Bonner
Con il termine Tazhib si indica l'arte decorativa islamica utilizzata per abbellire sia margini sia le pagine intere dei libri, prima quelli sacri, poi anche volumi di storia e poesia. La parola 'tazhib' deriva da 'zahab', oro in lingua araba, e significa, doratura: per realizzarla, venivano appunto utilizzate foglie d'oro, abbinate solitamente a colori come blu, turchese, verde e rosso.
Dalla primario utilizzo di decorazione di libri, l'arte della doratura islamica ha sviluppato una certa indipendenza ed oggi vengono realizzati anche Tazhib singoli, magari incentrati su di un singolo ayāt o come semplice decorazione.
La nascita della doratura Tazhib viene collocata in Iran durante periodo sassanide (dal 224 al 651 d.C.). Dopo l'avvento dell'Islam, questa forma d'arte fu incentivata e raggiunse livelli di perfezione e bellezza senza pari. Passata di moda per un certo periodo, sta riacquistando visibilità ed interesse anche grazie al lavoro di eccellenti artisti.

Tazhib_01 | Handpainted paper earrings | Acrilic on Canson cardstock

Come ogni forma d'arte, il Tazhib ha le proprie scuole, i propri stili e periodi storici. Seljuk, Bukhara, Teimurid, Safavi e Qajar sono nomi di famose scuole di Tazhib, ma ognuna ha le proprie caratteristiche. Ad esempio, la doratura della scuola Bukhara può essere facilmente distinta dalle altre scuole perché la prima utilizza spesso  il nero e altri colori scuri mentre le altre scuole non usano ne' nero ne' colori scuri.

Tazhib_01 | Handpainted paper earrings | Acrilic on Canson cardstock

Dall'Iran l'arte del Tazhib fu esportata in moltre altre zone d'influenza islamica come l'India, l'Impero Ottomano, e gli altri paesi arabi. Alcuni artisti iraniani si trasferirono in India all'inizio del periodo safavide e fondarono scuole di pittura iraniana. Le opere d'arte create durante la dinastia Mughol indicano chiaramente il passaggio di stili tra la pittura iraniana e quella indiana.
Anche in Turchia, durante l'Impero Ottomano, l'arte della doratura Tazhib fu esportata da alcuni astisti iraniani, che crearono una scuola indipendente.

Tazhib_01 | Handpainted paper earrings | Acrilic on Canson cardstock
Tradizionalmente dovrebbero essere usati solo pigmenti di origine naturale ma le nuove scuole permettono l'uso di colori acrilici o guache con pigmenti di sintesi.



Attualmente una delle scuole più attive è quella turca, paese in cui l'arte della doratura prende il nome di Tezhip (e non Tazhib), ma la scuola turca è di antica fondazione come testimonia anche il famosissimo romanzo di Orhan Pamuk "Il Mio Nome è Rosso" che nel primo capitolo fa dire al suo protagonista:
"Ero felice, ero veramente felice, ora lo capisco. Nel laboratorio di miniatura del Nostro Sultano io facevo le dorature migliori e non c’era doratore dotato di pari maestria. Con i lavori che facevo fuori arrivavo a guadagnare fino a novecento akçe al mese. E tutte queste cose certamente rendono la mia morte ancora più insopportabile.
Facevo solo miniature e dorature, decoravo i bordi delle pagine e coloravo l’interno delle cornici, foglie, rami, rose, fiori, uccelli, nuvole ricciute alla maniera cinese, serie di foglie sovrapposte, foreste di colori dove si nascondevano gazzelle, galere, sultani, alberi, palazzi, cavalli, cacciatori… Di tanto in tanto decoravo un piatto, il retro di uno specchio, un cucchiaio, a volte il soffitto di un palazzo in una villa sul Bosforo, una cassapanca… Negli ultimi anni, invece, ho lavorato solamente per decorare pagine di libri, perché il Nostro Sultano pagava generosamente i libri miniati.
"

PS. Mai riuscita a superare pagina 80 di questo libro, che insieme a Manuale di pittura e calligrafia di Saramago ed a L'ombra del vento di Zafon compongono la mia personale triade dei "libri più brutti ed illeggibili della galassia".

venerdì 6 giugno 2014

Ganesha - versione lunga

Lo dico subito: questo acrilico qui, non doveva diventare nulla. Ne' orecchini, ne' pendente ne' niente, era solo frutto di un pomeriggio di bighellonaggine in giro per la rete a cercare riferimenti iconografici del subcontinente indiano.
Guarda a destra e a manca, alla fine mi sono fermata sulla pagina di Wikipedia di Ganesha, ho salvato (al rovescio e neanche so perchè) l'immagine della divinità (Benjamín Preciado Centro de Estudios de Asia y África de El Colegio de México - Opera propria), l'ho stampata, ridisegnata e colorata.
Poi è arrivata la GattaRossa che ha avuto la brillante idea di rovesciare una tazza di nescafè sul tavolo da lavoro con conseguente disastro e perdita di materiale, tra cui il Ganesha.
Però, a differenza di altri disegni irrimediabilmente rovinati, questo era solo macchiato leggermente... che fare? Si è beccato un restauro al volo con tanto di fondale colorato e un taglio d'emergenza per prendere solo le parti meno rovinate.

Ganesha | handpainted paper earrings | acrilyc paint on Canson cardstock

Ho unito l'utile al dilettevole, mescolando la necessità di prendere porzioni piccole e quindi suddividere l'immagine in tanti pezzi e la simbologia della divinità. Infatti <Formato dalle parole sanscrite gana e isha (signore), Ganesha significa letteralmente "Signore dei gana" dove gana può essere interpretato come "moltitudine"> (Fonte Wikipedia)

Ganesha | handpainted paper earrings | acrilyc paint on Canson cardstock

La zanna, il piede a terra e quello sollevato, la testa d'elefante, le quattro mani, tutto trova spazio comune e allo stesso tempo suddiviso in questi orecchini di carta.

Ganesha | handpainted paper earrings | acrilyc paint on Canson cardstock
Lunghi sono lunghi, ma come al solito leggerissimi. Pure loro "marchiati" sul retro a scanso di altrui attribuzioni. :)

Ganesha | work in progress | acrilyc paint on Canson cardstock | reproduced from the original (Benjamín Preciado Centro de Estudios de Asia y África de El Colegio de México - Opera propria)