Con il termine plagio, nel diritto d'autore, ci si riferisce all'appropriazione, tramite copia totale o parziale, della paternità di un'opera dell'ingegno altrui.
Il primo documentato caso in cui il termine "plagio" è stato usato con il significato di "plagio letterario" risale a Marziale, poeta romano del I secolo, il quale, nel suo famoso epigramma 52, si lamentava di un rivale che avrebbe letto in pubblico i suoi versi spacciandoli fraudolentemente per propri. Anche in materia di diritto d'autore italiano, si usa correntemente il termine plagio per designare l'appropriazione, totale o parziale, di un'opera dell'ingegno altrui nel campo della letteratura, dell'arte, della scienza, o comunque coperta dal diritto d'autore, che si voglia far passare per propria. [...]
(fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera)
Dal che si evincono varie cose, tra cui: i copioni esistono da sempre, il rischio di essere copiati è indipendente dalla notorietà, è direttamente proporzionale alla visibilità ed inversamente proporzionale alla bravura. Ossia più sei bravo e più sei visibile, maggiormente sarai copiato. Il che ci starebbe anche, diciamocelo... con uno sforzo notevole, potrebbe anche passare come un tributo alla bravura/bellezza creata.
Tuttavia nella maggior parte dei casi non si tratta di tributo ma di furto bello e buono, furto causato dall'incapacità di pensare/creare/elaborare con la propria testa. In fondo perchè sbattersi, pensare, sperimentare, sbagliare quando puoi rubare senza tanta fatica e perdita di tempo?
Poi ci sono i "copioni innocenti", quelli che ti dicono"vabbè, l'ho trovato in internet, mica l'ho copiato!" che con la scusa che se l'hai messo on line hai automaticamente perso ogni diritto d'autore. Sì, io avrò anche perso il diritto d'autore, ma tu hai perso tutto il resto! Tipo dignità, vergogna, amor proprio, educazione e moralità... tutte robe senza valore d'altro canto!
Infine ci sono quelli che io chiamo "i saccheggiatori", quel particolare tipo di ladro che, se pizzicato con il sorcio in bocca, nemmeno si vergogna, anzi! Ti risponde per le rime se per caso gli fai notare che s'è appropriato indebitamente di qualcosa di non suo. Il rischio supremo è quello che il saccheggiatore t'accusi a sua volta d'essere te il ladro. Capitato anche questo...
Ultimo episodio in ordine di tempo, un saccheggio duplice: la vittima principale è stata Giochi di Carta, io quasi un danno collaterale, uno sfizio da ladruncolo di galline.
Foto: Giochi di Carta (gallery on FB) |
Ora, per chi non conoscesse il lavoro meraviglioso di Giochi di Carta, consiglio vivamente un bel giro sul suo blog, indipendentemente da questo episodio, per poter gustare la bellezza e la poesia che traspare da ogni singolo lavoro di questa fantastica paper artist.
Per quanto mi riguarda, il danno arrecatomi è (apparentemente) minimo, marginale, quasi ridicolo... solo quei tre miseri orecchini al centro dello scatto, poggiati sul tavolo tra i quadri.
Il danno però non è marginale in realtà, perchè la fatica, l'impegno, lo studio, il tempo, la cultura, la ricerca che ci sono dietro ad ogni singolo pezzo, sono gli elementi che contraddistinguono una mente creativa da un ladro.
Il danno che mi arreca non è marginale, perchè per essere Paper Leaf io ci sto mettendo tutta l'anima, ci sto mettendo tempo e relazioni sociali e visibilità ed impegno mentale e fisico.
Il danno che mi arreca non è marginale, perchè se qualcuno compra una di queste imitazioni malfatte e poco curate ritenendole mie, pensa che sia il mio lavoro ad essere di bassa qualità, non il lavoro del ladro di turno.
In questo discorso ho usato Paper Leaf come elemento danneggiato, ma chiaramente il discorso è relativo e riferito a tutte quelle persone che vengono derubate del loro lavoro creativo.
Sono molto arrabbiata e scrivere questo post cercando di mantenere un linguaggio civile mi è costato parecchio autocontrollo. Ringrazio Claudia per avermi segnalato per prima il plagio dei miei orecchini ed Eleonora che me lo ha segnalato a stretto giro.
Ringrazio Giochi di Carta per avermi permesso di utilizzare la sua gallery e a lei va tutta la mia solidarietà.
Infine un'ultima considerazione di carattere personale... sono anni che accumulo in una cartellina digitale le copie più o meno spudorate, i plagi e le orribili imitazioni dei miei carta gioielli. La cartellina è denominata "cartellina della vergogna" e contiene non solo scatti fotografici ma anche testi. Già perchè qualche ladruncola non si è limitata all'oggetto ma si è allargata anche ai testi che ho scritto per descrivere il mio lavoro o le caratteristiche dei miei carta gioielli. va bene mancare di fantasia, ma almeno buttar giù due righe messe in croce?
Che faccio? Pubblico tutto? Così per vedere l'effetto che fa...
Mah, io resto sempre più senza parole...
RispondiEliminaE' vergognoso, e anche ridicolo, quello che certa gente fa, credendo di passare del tutto inosservata, credendo di "passarla liscia"...
Queste copie sminuiscono il vero valore degli oggetti, perché essendo fatte male davvero come dici tu poi si pensa che siano tutti così, quattro pezzi di carta incollati uno sopra l'altro, senza precisione, senza cura, senza amore.
Io ammiro la tua calma nello scrivere questo post, non so se al posto tuo sarei stata altrettanto brava...
E posso dire la mia? Apri la cartella, e s******a tutti i ladruncoli...!
Già, davvero non so come ste' persone pensino di sgattaiolare inosservate in un mondo iperconnesso e che si nutre d'immagini. Basta mezzo post su FB che sei del gatto...
EliminaIl tono è calmo ma - t'assicuro - qualcosa gira vorticosamente!
Totale mancanza di pudore e amor proprio. Ecco cos'è. Ammettiamo di far passare in secondo piano il gesto irrispettoso e menefreghista, ma come si fa a basare la propria attività (dalla foto si vede che gli oggetti sono esposti in vendita) su idee, lavoro e capacità altrui? Me lo sono chiesta tutte le volte che questa sorte è toccata a me e purtroppo le risposte non hanno mai dato onore a questi ladruncoli inopportuni. [segue sequela autocensurata di parolacce]
RispondiEliminaMi dispiace :(
Penso che siano in tanti (ad ogni livello) a pensare che sulle spalle di qualcuno si stia più comodi. Non essendoci la percezione del lavoro, il furto non è considerato un reato, è normale! Che stanchezza...
EliminaCiao cara Elisa... hai già detto tutto, in questo post, e te ne ringrazio davvero tanto...
RispondiEliminaSpero che quanto successo a entrambe, possa diffidare altre persone da ripetere lo stesso errore... E se lo faranno... Continueremo le nostre battaglie...!
P.S. I tuoi orecchini sono bellissimi, una splendida idea! :)
A presto,
Silvia
Grazie a te per avermi permesso di scrivere questo post!
EliminaNon penso che qualche parola irosa possa fermare il malcostume del furto, ma penso anche che tutte noi che creiamo con onestà e passione avremo sempre la coscienza a posto e la meravigliosa certezza di fare bene quello che amiamo fare.
A prestissimo!!!
mamma mia che tristezza...
RispondiEliminaAbbastanza... :(
EliminaChissà qualìè il gusto ad arrivare secondi (?). Sono persone, queste, che non guardano mai in alto, a voler essere primi in qualcosa, anche di un fallimento purché sia farina del loro sacco.
RispondiEliminaLe riproduzioni sono sempre tristi, purtroppo sul web dilagano. Non hai idea di quante volte mi sia imbattuta in articoli copiati/incollati, dopo ore di lavoro. Poi leggi i loro "about me" e tutti appassionati di scrittura, giornalismo e di "cose belle". Si raccontano una favola che non c'è!
Ti capisco, passa quasi la voglia di mettersi in gioco.
Un saluto...
Tiziana
Hai tutta la mia solidarietà, le persone meschine non hanno neppure la capacità (ed il coraggio) di
RispondiEliminaimparare!