Per le Ottobrate s'andava tutti in gita, nobili e popolani, in quella mescolanza tra alto e basso che ha sempre contraddistinto la capitale. S'andava a piedi o con i carri addobbati a festa, tra canti, stornelli e parecchio vino, così tanto che a sera, sulla via del ritorno, c'era sempre qualcuno che aveva bevuto troppo per guidare il carro, tanto che Giggi Zanazzo così testimonia nel 1907: E ttanto se faceva a curre tra carozze e ccarettelle che succedeveno sempre disgrazzie
Disgrazzie a parte le Ottobrate erano un momento di grande svago ed evasione per nobili e popolino, le donne tutte s'abbigliavano con il vestito buono, fiori tra i capelli e gioielli chi ne aveva. Gli uomini non erano da meno e usavano i vestiti migliori o comunque i più vistosi. Si mangiava, si beveva e si ballava il saltarello, il cui ritornello è illuminante per capire l'aria licenziosa e frizzante che si respirava:
quant’è bono 'sto sartarello
smòvete a destra smòvete a manca
smòvete tutto, cor piede e coll’anca
Insomma ci si divertiva e ci si è divertiti così tanto che ancora oggi, nella parlata romana, si usano termini e modi di dire relativi a queste gite, anche se la tradizione si interruppe sostanzialmente dopo l'unificazione (evidentemente i piemontesi erano noiosi :D ). Si interruppe una tradizione che - forse - andava avanti da parecchio, ad occhio da almeno un paio di millenni se fosse vera l'ipotesi che fa discendere le Ottobrate dalle feste dionisiache dei Baccanali. Ipotesi tutta da verificare calcolando che i Baccanali si festeggiavano a mezzo marzo.
Tutto questo per dire che cosa? Nulla, solo una piccola "gita fori tema" rispetto al post che in realtà era pensato per un regalo digitale, un wallpaper autunnale in 4 formati.
Dalie arancioni, regine dei giardini di primo autunno, e calendario ottobrino per avere sempre sott'occhio che giorno sia. Tasto destro sul prescelto e via andare!
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I tuoi post sono sempre delle chicche. Se avessi la macchina del tempo, una capatina nella Roma delle Ottobrate ce la farei eccome :-)
RispondiEliminaIn nome del Papa Re, ordino immantinente, una macchina del tempo per la Dama qui presente!
Elimina:D
ahaha, mitica!!
EliminaBellinoooo**
RispondiEliminaGrazieeee!!! E sentiti in colpa, o tu piemontese, d'aver causato la fine delle ottobrate romane... :D Te l'immagini i savoia che manco parlavano italiano, andà alla fraschetta (osteria tipica dei castelli romani) a sgomitare col popolino, per una panino con la porchetta ed un bicchiere di romanella? No, decisamente!
EliminaChissà se per ottobre riesco a venirci io a Roma...
RispondiEliminaMagari! Visto che io latito... ;)
EliminaMa quanto sono belli??? -♥♥♥-
RispondiEliminaE complimenti a te e al tuo splendido modo di raccontare... ^_^
Ma grazie!!! Macchè, io scrivo per divertimento e se mi garba pubblico, sennò butto!
EliminaAhahah!!! allora complimenti doppi! ^_^
EliminaChe belli! Grazie!
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