venerdì 26 settembre 2014

Ottobrate in arrivo

A ottobre, nella Roma papalina, si andava in gita "fori porta", tra le vigne e le osterie, per festeggiare la fine della vendemmia. Si andava a fare le Ottobrate nelle ampie zone di campagna che hanno occupato gran parte del territorio cittadino - fuori le mura appunto f(u)ori porta - fino all'espansione urbana prima post unificazione del 1870 e poi del ventennio. Testaccio, Ponte Milvio, San Giovanni, Porta Pia, San Paolo, Monteverde e Monte Mario erano ancora coltivati a orti e vigne fino a metà Ottocento ed oltre.

Per le Ottobrate s'andava tutti in gita, nobili e popolani, in quella mescolanza tra alto e basso che ha sempre contraddistinto la capitale. S'andava a piedi o con i carri addobbati a festa, tra canti, stornelli  e parecchio vino, così tanto che a sera, sulla via del ritorno, c'era sempre qualcuno che aveva bevuto troppo per guidare il carro, tanto che Giggi Zanazzo così testimonia nel 1907: E ttanto se faceva a curre tra carozze e ccarettelle che succedeveno sempre disgrazzie
Disgrazzie a parte le Ottobrate erano un momento di grande svago ed evasione per nobili e popolino, le donne tutte s'abbigliavano con il vestito buono, fiori tra i capelli e gioielli chi ne aveva. Gli uomini non erano da meno e usavano i vestiti migliori o comunque i più vistosi. Si mangiava, si beveva e si ballava il saltarello, il cui ritornello è illuminante per capire l'aria licenziosa e frizzante che si respirava:

quant’è bono 'sto sartarello
smòvete a destra smòvete a manca

smòvete tutto, cor piede e coll’anca

Insomma ci si divertiva e ci si è divertiti così tanto che ancora oggi, nella parlata romana, si usano termini e modi di dire relativi a queste gite, anche se la tradizione si interruppe sostanzialmente dopo l'unificazione (evidentemente i piemontesi erano noiosi :D ). Si interruppe una tradizione che - forse - andava avanti da parecchio, ad occhio da almeno un paio di millenni se fosse vera l'ipotesi che fa discendere le Ottobrate dalle feste dionisiache dei Baccanali. Ipotesi tutta da verificare calcolando che i Baccanali si festeggiavano a mezzo marzo.

Tutto questo per dire che cosa? Nulla, solo una piccola "gita fori tema" rispetto al post che in realtà era pensato per un regalo digitale, un wallpaper autunnale in 4 formati.
Dalie arancioni, regine dei giardini di primo autunno, e calendario ottobrino per avere sempre sott'occhio che giorno sia. Tasto destro sul prescelto e via andare!

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11 commenti:

  1. I tuoi post sono sempre delle chicche. Se avessi la macchina del tempo, una capatina nella Roma delle Ottobrate ce la farei eccome :-)

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    1. In nome del Papa Re, ordino immantinente, una macchina del tempo per la Dama qui presente!
      :D

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    1. Grazieeee!!! E sentiti in colpa, o tu piemontese, d'aver causato la fine delle ottobrate romane... :D Te l'immagini i savoia che manco parlavano italiano, andà alla fraschetta (osteria tipica dei castelli romani) a sgomitare col popolino, per una panino con la porchetta ed un bicchiere di romanella? No, decisamente!

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  3. Chissà se per ottobre riesco a venirci io a Roma...

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  4. Ma quanto sono belli??? -♥♥♥-
    E complimenti a te e al tuo splendido modo di raccontare... ^_^

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    1. Ma grazie!!! Macchè, io scrivo per divertimento e se mi garba pubblico, sennò butto!

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