Quando progetto mi si sgombera il cervello da tutti gli altri pensieri, è il mio rifugio dove accovacciarmi per ritrovare le energie, dove sperimentare e cercare, scavare nel database mentale ed incrociare i dati tra il fattibile e possibile con il desiderabile.
La collezione Arabesque mi sta spingendo alla sperimentazione tosta, la sfida si fa dura e la progettazione dev'essere portata ad un livello superiore, pena la disfatta. E per progettare bene, bisogna prima studiare... e se si parte dai classici meglio!
Volevo provare qualcosa di meno rognoso della ManinaDiFatima, con meno ghirigori, particolari piccoli e bastadissimi, volevo qualcosa di più fluido e morbido dove far emergere bene la linea, una linea pulita e decisa, senza fronzoli ma allo stesso tempo decorativa e flessuosa, quasi liquida.
Il primo step è cartaceo, mi metto tranquilla con una bella tazza di caffè XXL ed inizio a sfogliare tutti i libri di illustrazione, decorazione, design, tipografia, antiquariato ed arte che tengo - appositamente - nei piani bassi delle librerie. Prendo appunti, metto segni e poi inizio a disegnare.
Questa volta è toccato allo Jugenstil o Sezessionstil o Modern style. No, non Art Nouveau, a me i cugini francesi con le loro donne molli e fronzolute non mi piacciono.*
Nulla a che vedere con la pulizia di tratto e visione di un Beardsley o la suprema essenzialità decorativa di un Mackintosh in Inghilterra. Sattler, Behrens e Lilien, in Germania, il sublime nella Secessione Viennese con Klimt, Olbrich, Kolo Moser e Josef Hoffman. Sperimentazione, anticipazioni grafiche, superamento degli stilemi ottocenteschi, altro che fiorelloni e donnine sognanti di Mucha!
I francesi andavano sul sicuro, facevano decorazione frivoletta, disegnavano per lo più femmine discinte o ammiccanti pure per pubblicizzare il petrolio delle lampade (vedi Chéret) o direttamente nude che si sa... la carne vende sempre bene.
Mucha, Grasset, Chéret, Bonnard sono il tripudio dell'inpiù, più fiori, più riccioli, più cornici, più roba possibile in un assoluto orror vacui dannunziano. Senza contare che, essendo figli artistici degli Impressionisti da cui non poteva nascer nulla di buono, per una buona metà si son persi il disegno per strada, a favore di una linea spezzata e nebulosa, spalmata anzi... sciolta.
Studio per pendenti. A destra: Emil Riester - Dramatic Jugenstil Brooch | A sinistra: Art Nouveau Brooch |
Vabbè qualche fiore si disegna bene e con piacere, ma tanto di carta non si possono fare così, sicchè sulla carta sola rimarranno. Realizzerò sicuramente, il pendente a forma di cicala, mi piace troppo l'idea d'appendere al collo di qualcuna uno degli insetti più rompipalle che possano esistere in estate. Dopo le zanzare, ovviamente! Con qualche modifica e semplificazione rispetto all'originale e sicuramente con meno dispendio di materie prime...
Emil Riester - Dramatic Jugenstil Brooch |
Sono in estasi. Più vedo i tuoi lavori, gli studi, i disegni e più mi piacciono. Già so che la cicala sarà meravigliosa... inizio a sbavare fin da adesso!
RispondiElimina:***
A me della cicala piacerebbe avere l'originale... :) Quello in metallo però! Non quello in zampette frinenti e carapace vetroso!!!
Elimina:****
wow, mi piacciono molto questi studi preparativi...attendo di vedere i risultati di tanto studio!
RispondiEliminaGrazie! Arrivano fra poco i primi pezzi!!!
EliminaSto per avere un mancamento...**
RispondiEliminaSbavo, letteralmente e figurativamente, sui tuoi disegni e su questi ciondoli meravigliosi che io vedo già realizzati e indossati**
Questa tua collezione mi sta facendo impazzire *ç*
La tua carta dorata mi fa tanto pensare a come sarebbero in ottone traforato con il seghetto...**
Bravabravabrava, ti adoro e adoro i tuoi monili!
Be' nascono proprio in metallo, quindi perchè non provare? Non penso ci sia più il copyright, possiamo copiare alla grandissima!! ;)
EliminaPer quanto mi riguarda, ti assicuro che è di gran lunga più facile disegnarle che farle ste cose!! Quindi vediamo che riesco a tirar fuori...
mi ripeto: ammirazione e invidia per le tue progettazioni. Le adoro.
RispondiEliminaAddirittura invidia... nooooo, ti prego!!! Guarda che buona metà della roba che disegno rimane sulla carta, progetti sbagliati, realizzazioni impossibili, materiali (carta) sbagliati ed inadatti.
EliminaSappi pure che il saper disegnare m'ha portato più rogne che gioie...
La tua bravura si vede già dai tuoi disegni,solo bellissimi e perfetti.Dove c'è talento si vede!
RispondiEliminaPiù che talento direi tigna... alla romana! Ossia testardaggine e ancora testardaggine. Tutti possono fare tutto. Basta insistere e riprovare, insistere e riprovare...
Eliminala testardaggine ci vuole per arrivare oltre... anch'io sono rimasta ammaliata dai tuoi disegni...chissà il resto
RispondiEliminabuona giornata
Grazia
Okkio!!! Qua iniziamo a sperare che in casa paper leaf regni sempre la maledizione del cielo grigio!!! AHAHAH naturalmente scherzo... non scherzo quando ti dico che questa serie è davvero stupenda!!!
RispondiEliminaSembra di essere a lezione di storia dell'arte contemporanea, ficooo! :D Adoro la collezione Arabesque, ma vedere i tuoi progetti su carta e poi realizzati è davvero emozionante. ;)
RispondiEliminaI love Aubrey Beardsley! <3