giovedì 28 marzo 2013

Artsign Explosion parla di Paper Leaf

Ogni volta che qualcuno dedica un post del proprio blog a Paper Leaf mi emoziono. E' un'esperienza gratificate, piacevole, che regala un pizzico di certezze in più ed è un bello sprone a continuare a pensare, tagliare, incollare, progettare nonostante tutto e tutti.
Quando il post dedicato è in uno dei blog più interessanti in circolazione... allora la faccenda si fa seria! Altro che gratificazione... sorriso a 89 denti!
Artsign Explosion è "il vaso in cui fioriscono (ed esplodono) idee sull’arredamento, l’artigianato, il design, il fai da te e l’arte in tutte le sue forme." Un blog da mettere subito tra i preferiti. E da non perdere di vista, anche su FB, Pinterest e Twitter.

E ora, per chi vuole, Paper Leaf on Artsign Exposion

Paper Leaf su Artsign Explosion

venerdì 22 marzo 2013

Ispirazioni cromatiche

Poche parole, vorrei far raccontare alle immagini quel che sanno dire. La cugina pazza svela le sue origini...

ColoredArabesque_Mahdia | carta di cotone, corallo bamboo | cotton paper, bamboo coral
Mahdia | foto di Mauro Monachino
ColoredArabesque_Mahdia | carta di cotone, corallo bamboo | cotton paper, bamboo coral

ColoredArabesque_Qayrawān | carta di cotone, pietre verdi | cotton paper, green stones
wild poppy field - kairouan, tunisia 1979 | Photo by David Alan Harvey
ColoredArabesque_Qayrawān | carta di cotone, pietre verdi | cotton paper, green stones
La risposta è sì, sono già su Blomming! :)

giovedì 21 marzo 2013

Anatomie di carta

La cugina pazza degli Arabesque si è moltiplicata. Adesso sono una famiglia allargata, caotica, colorata e chiassosa di cugine pazze. Pazze e di successo, pare, visto che non ho fatto neanche in tempo a fotografarle per benino (se smettesse di piovere...) che già si sono involate a nord ed a sud dell'italica penisola.
Il che dimostra che le femmine son femmine indipendentemente dalla latitudine, dalla Lapponia al Madagascar, dal Canadà all'Australia.
Nel precedente post avevo fatto accenno alla problematica, tutta mia, della visibilità dello strato colore nel "panino"di strati di carta che compone la struttura degli Arabesque Colored e visto che alcune fanciulle mi hanno chiesto via mail deucidazioni in merito, userò l'ultima creatura come cavia.
Loro sono i Colored Arabesque Samarcanda, creati su commissione (Thanks Elena!) e quindi indisponibili ancor prima della realizzazione stessa e mai più replicabili causa estrema complessità della lavorazione (leggi: non mi passa per l'anticamera del cervello rifare una roba così manco se me lo chiedete in ginocchio sui ceci).

Colored Arabesque Samarcanda | Orecchini in cartoncino e carta di cotone | Paper earrings made with cardstock and cotton paper
Complicati o meno, sono gli unici che ho fotografato in progress, quindi facciamoceli bastare! :)
Il problema dello strato colore nasce nel momento in cui, sovrapponendo strati di carta dello stesso colore tranno uno (strato), nello spessore della micro risma, si vede questo filo di colore diverso.
Insomma, quando li guardi di profilo, si vede il livello di colore differente.
Il 99% della popolazione mondiale neanche se ne accorgerebbe, del restate 1% forse l'0,5% lo troverebbe poco attraente, lo 0,01% sgradevole, lo 0,000000001% intollerabile. Appartengo allo 0,000000001%.
Come ovviare? Creando uno strato cornice, la cui sagoma esterna coincide con quella degli altri strati, mentre quella interna è lievemente più piccola ed in grado di alloggiare lo stato di carta di colore diverso, quest'ultimo tagliato e sagomato in modo da essere inserito all'interno della cornice.
Chiaro! No? No... faccio prima a fare i disegni che ad usare le parole, anzi le foto:

Anatomia comparata tra due Arabesque - Samarcanda e Florence

Neanche così? Allora ditelo! ;)


martedì 12 marzo 2013

Colored Arabesque - La cugina pazza è arrivata!

Cosa succede quando si devono fare degli scatti fotografici nuovi? Sì, proprio così... è nuvolo. E cosa accade quando si devono fare degli scatti fotografici a nuovi oggetti molto colorati e brillanti? Piove proprio.
Questo per dire che gli scatti dei nuovi Colored Arabesque sono un filino dopati, photoshoppati, schiariti, per renderli quanto più simili al vero. Avrei potuto aspettare anche il sole eh? Avrei potuto, ma o li facevo adesso o non li facevo più, sicchè...

Il concept è lo stesso degli Arabesque classici, ma al posto della doratura e del nero, ho deciso di utilizzare colore a contrasto. Ritorna - come ogni primavera - la mia amata carta Murano Cotton Paper, che ha una gamma cromatica fantastica e mi permette accostamenti davvero azzardati, con l'ulteriore sfida di riuscire ad abbinare il colore delle pietre utilizzate al colore della carta di sfondo.

Colored Arabesque Amethyst | carta di cotone, ametiste | Paper cotton earrings with amethyst

La lavorazione è moooolto più facile rispetto agli Arabesque classici, in quanto questa carta di cotone è abbastanza morbida e facile da incidere rispetto ai cartoncini neri che utilizzo per gli Arabesque.

Colored Arabesque Avventurina | carta di cotone, avventurine | Paper cotton earrings with avventurine

Senza contare che, non effettuando la doratura, posso "assemblare" incollando tutti i pezzi in un'unica soluzione e poi mettere sotto pressa. Un risparmio temporale di almeno 12/16 ore tra lavorazione, essiccazione, asciugatura del protettivo per doratura, etc. E dici nulla...

Colored Arabesque Lime | carta di cotone, pietre tinte | Paper cotton earrings with colored stones

L'unica rogna clamorosa è che utilizzando carte di spessori uguali, se facessi il classico "panino a strati" degli Arabesque, si vedrebbe di taglio (nello spessore laterale) anche lo strato di colore a contrasto. Sarebbe nulla più di un filo, ma comunque si vedrebbe.
Potrei tagliare lo strato colorato con una sagoma più piccola rispetto alla sagoma esterna... ma essendo questa carta di cotone molto morbida, facendo il panino si vedrebbe un gradino appena appena più interno rispetto alla sagoma esterna.
E la cosa non mi garba.
Come risolvere? Come ho già risolto in passato (qui)*, ossia tagliando il livello immediatamente sotto all'arabesco come se fosse una cornice, all'interno della quale posizionare lo strato colorato.
Questa operazione è davvero faticosa, perchè lavorando con spessori infinitesimali, il rischio strappo è dietro l'angolo. Insieme al rischio maledizione, al rischio parolaccia, etc.
Fin qui tutto bene, però... però hanno qualcosa che mi diverte moltissimo e qualcosa che non mi convince proprio. Troppo esagerati? Troppo chiassosi? Troppo qualcosa?
Che dite, proseguo o lascio perdere con la cugina pazza degli Arabesque?


*post del 2010... inutile dire che mi è venuto un colpo sekko quando ho ridato un'occhio alle fetenzie che tiravo fuori 2 anni fa. Che coraggio... che faccia tosta... perdono!!!!

lunedì 11 marzo 2013

Tec Tangibili Emozioni di Carta parla di Paper Leaf

Adoro iniziare così la settimana! Coccolata dalle parole della Paper Designer Barbara Perrone che ha ospitato sul blog Tangibili Emozioni di Carta un'intervista a Paper Leaf...
Grandissimo piacere ed emozione, soprattutto perchè Barbara la conosco davvero, dal vivo, e ne conosco l'energia vulcanica, la curiosità vivacissima, l'attenzione maniacale per i dettagli senza perdere mai la visione d'insieme, ed essere sua ospite significa avere le attenzioni di una persona speciale. Davvero speciale ed unica!
Quindi, se per caso, malauguratamente, vi fosse sfuggito il blog Tangibili Emozioni di Carta andate di corsa a conoscerlo, mettetelo tra i preferiti e non perdetelo di vista!
Almeno per leggere l'intervista a Paper Leaf! ;-)

Tangibili Emozioni di Carta - il blog

lunedì 4 marzo 2013

Ultimi Arabesque pre primavera

Passiamo dal serio al faceto, o per lo meno a qualcosa di piacevole e bello, dopo il post delle scandalose cacchette di fimo deiezioni polimeriche (per chi non avesse letto il NotaBene sul precedente post lo riporto anche qui, a fine testo*).
La serie Arabesque, sta per andare in vacanza. Vacanza primaverile ed estiva, tornerà sicuramente con i primi freddi, ma ora lascerà ampio spazio a sua cugina pazza, la Folle degli Arabesque... ci sto lavorando su!
Nel frattempo, per non lasciare indietro nessuno, come i marines ammmericani, una carrellata veloce veloce per gli ultimi pezzi Arabesque della stagione. Qualcosa s'era già visto e/o intravisto nel filmato scorso, sono i tre dell'ultima fila, il resto è tutto inedito! O no? Forse qualcosa è riuscito a sgattaiolare su FB...

Prima fila, dall'alto a sinistra: Melisenda_02 (barocche coltivate) | Syriana (briolette in vetro topazio) | Goniastrea (perle nere coltivate)
Seconda fila: Baroque (gocce in mezzo cristallo nero) | Celtic_03 (perle a barilotto) | Sherazade_02 (briolette in vetro topazio e fumè)
Terza fila: Celtic_04 (briolette in vetro verde)| Bizantina (briolette in vetro topazio)| Baroque_02 (gocce in mezzo cristallo nero)



Ci sarebbe stato spazio anche per un'altro paio di orecchini, ma c'è stato un incidente... felino.

*Quando utilizzo il termine "cacchetta" non è per particolare spregio nei confronti degli oggettini in pasta polimerica, ma proprio per indicare l'oggetto nel suo peculiare disegno tondeggiante e spiraliforme, con tanto di svolazzo terminale. Nei mercatini artigianali ho visto intere bancarelline stracolme di charms per cellulari, pendenti, ciondolini e quant'altro, dall'inequivocabile forma e colore. Evidentemente ispirati alle ben più famose cacchette rosa di Arale (Dr. Slump & Arale - di Akira Toriyama) (vedi qui: http://www.pocandpoch.com/wp-content/uploads/2008/10/arale.jpg).
Mi è stato spiegato che tali cacchette, vengono realizzate usando gli stampini per fare i coni gelati. Avendo però notato quale scalpore abbia suscitato l'utilizzo di tale termine, d'ora in poi m'impegno ad utizzare termini quali "deiezioni polimeriche" o "risultati di metabolizzazioni resinosintetiche"