giovedì 29 novembre 2012

Strumenti improbabili

Anche gli scatti sono improbabili, soprattutto per la luce che latita in questi giorni di maltempo. Qui piove a dirotto da oramai 2 giorni, le belve feline sono in letargo nella tana di pile e l'atmosfera è crepuscolare. E' il momento propizio al paper cutting.
Buio intorno, luce solo sul piano da lavoro, una tazza XXL di caffè fumante, carta e bisturi. Non si può desiderare nulla di meglio! Il mio piano di lavoro è precipitato nella spirale di delirio, delizia e caos creativo che contraddistingue la seconda fase del paper cutting. Prima progetto, disegno, faccio  qualche prova preliminare, e poi riporto tutti i pezzi dei disegni sul cartoncino definitivo. A quel punto mi immergo nel paper cutting e il caos esplode in tutta la sua potenza.
Pezzetti di carta per ogni dove, concentrazione, tagli imprecisi, maledizioni conseguenti, soddisfazione, aggiustamenti in progress, pezzo finito, avanti il prossimo! Processo che può durare anche giorni, fino al completo taglio di tutti i pezzetti da assemblare.

Il lavoro sporco | The dirty work

Nel mio delirio cerco almeno di darmi un'ordinata con la suddivisione dei pezzi. Quelli da tagliare, quelli tagliati, quelli da dorare e quelli finiti. Alterno momenti di taglio a momenti di incollaggio, visto che lascio ogni elemento ad asciugare sotto pressione almeno 5 ore (in inverno anche 10 ore).

Dall'alto in senso antiorario: pezzi tagliati | lavorazione | scarti | pezzi incollati
From above clockwise: cut pieces | cutting | scraps | glued pieces

E più sono gli strati da incollare più tempo ci vuole per farli asciugare. Pazienza è l'ingrediente principale, se fremi e vuoi vedere subito il risultato corri il rischio di rovinare tutto e dover riniziare da capo. Non è una tecnica per frettolosi! Come ogni tecnica che si rispetti, ha i suoi strumenti dedicati, che alla fin fine si riducono a 2 fondamentali:
• bisturi
• carta
Si, certo, poi ci vuole progettazione, pazienza ed un certa tendenza al masochismo da insuccesso. Per non esser da meno, ne ho aggiunti di personali (strumenti), perchè alcuni effetti a mano non ci si riesce manco se sei un ninja del bisturi. Tipo fare i buchini tondi.
C'è chi li fa con uno spillo, ma a causa della compressione del materiale vengono dei buchi a "cono"; davanti incavati e dietro estrusi, senza contare che vengono microscopici. Altri consigliano il taglio a poligono, ossia una serie di micro-incisioni lungo il bordo del cerchio fino ad avvicinarsi quanto più possibile alla circonferenza. Va bene per un foro, già due vicini urlano vendetta e si sputano vicendevolmente.
Io ho risolto con una fustellatrice handmade. Ho smontato un'antenna di una vecchia radio portatile, (una di quelle telescopiche, fatte da una serie di tubicini di diametro decrescente) e ho limato una parte dei tubicini fino ad ottenere un bordo tagliente che uso come fustellatrice. Più largo è il diametro del tubicino, maggiore è il diametro del foro che si ottiene.
Come base utilizzo un pezzo di piombo (ex peso da immersione, fuso* e versato in una forma tecnologicamente avanzatissima... il bicchierino di alluminio di una candelina Ikea) che è abbastanza duro da farmi da incudine ma abbastanza morbido da non rovinare il filo delle fustelle handmade. Infine come martello, uso un martelletto da orologiaio trovato per terra durante una passeggiata (raccolgo qualsiasi cosa...) - (è quello che si vede nella prima foto, in basso a sinistra).

Incudine e fustelle fai-da-te | Handmade anvil and punches
E questo è quello che si ottiene usando le fustelle di diverso diametro:


A che mi serve quel rettangolo tutto bucherallato? Surprise! Alla prossima puntata de: "Strumenti improbabili".
Stay tuned!

*Si, lo so che il piombo è neurotossico, ma per arrivare alla tossicità di tutto quello che ci siamo respirato (di piombo) fino alla benzina "verde" dovremmo leccare un panetto di piombo tutti i giorni per 10 anni.
Inoltre è facile da lavorare, fonde a bassa temperatura (330°) ed ha il fascino dell'Uranio decaduto.

sabato 24 novembre 2012

Questione di forma

Sarebbe più corretto dire... stessa forma, tecnica e risultati diversi. Un po' per gioco e un po' per avarizia è venuto fuori questo progetto in parallelo.
L'avarizia è spiegata con (1) la nevrosi da utilizzo dell'ultimo centimentro quadrato utile di un foglio di Canson Terra di Siena bruciata, (2) l'ostinazione a non voler buttare i tubi di acrilico in agonia per sopravvenuta secchezza senile (alcuni sono maggiorenni e non per scherzo!) e (3) l'aver scovato un foglio di carta di riso finito in fondo al cassetto della carta e lì spiegazzato dal peso delle carte soprastanti.
Metti insieme tutto questo con l'acquisto di uno sfavillante bisturi ed otterrai una nuova serie di roba da appendere alle orecchie! Yess! Tutto intagliato e - udite udite - dipinto a mano! Si, a mano, vecchia maniera. Acqua, acrilico, carta e pazienza. Quella roba là, condita con salsa Kamon di origine libraria (ho rimesso in ordine quei pochi mitici cataloghi Dover in mio possesso)

Jap_Wave | Cartoncino Canson, acrilico | paper earrings | Canson cardstock, acrylic paint
Uno strato di cartoncino come base, un secondo dipinto ed un terzo tagliato nella forma di un'onda. Colla, due tavolette di parquet avanzato dai lavori, morsetti e 12 ore di asciugatura. Il resto si appende alle orecchie.

Jap_Wave | Cartoncino Canson, acrilico | paper earrings | Canson cardstock, acrylic paint

Il taglio non è super-perfetto ma decisamente buono e il colore risalta abbastanza per essere soddisfatta. Così soddisfatta che già stanno su Blomming (Qui).
E il foglio di carta di riso? Arriva, arriva... Povero, era talmente strapazzato che la porzione utile più grande era di massimo 8cm quadrati. Che farci? E soprattutto che fare delle altre 4 spirali che avevo già tagliato pensando di fare 2 paia di quelli dipinti?
Ci si fa un altro paio di orecchini! Però ad effetto panino semi-trasparente, come le Foglie d'Autunno di carta di riso. Bòn, non si capisce un accidenti, faccio vedere le figure che forse riesco a spiegarmi!

Jap | Cartoncino Canson, carta di riso | paper earrings | Canson cardstock, rice paper

Spirale di Canson + tondo di carta di riso + spirale di Canson. In mezzo colla (solo sui profili) e poi le solite 12 ore di asciugatura sotto peso. Quindi 3 mani di protettivo all'acqua per decoupage e se dio vuole si possono indossare!

Jap | Cartoncino Canson, carta di riso | paper earrings | Canson cardstock, rice paper

Su Blomming c'è già qualche esemplare della nuova nidiata sperimentale. Sono easy da realizzare ed altrettanto da indossare. Vedremo come si comporteranno alla lunga!
Buona domenica!

giovedì 22 novembre 2012

Pacchetti&Biscotti di Natale

Il grinch che è in me si sta già preoccupando di come evitare il Natale, ma dal momento che per tanti (quasi tutti...) il Natale è un evento gioioso e dolce, perchè non prepararsi per tempo?
Che i regali più sentiti siano quelli fatti a mano, si sa. Ma che siano anche i più buoni e i più belli?
In una sola occasione possiamo imparare a farne di buoni e di belli!
Come, dove e perchè?
A Roma, il 23 e il 24 novembre (domani e dopodomani, affrettatevi!!!). Il come ve lo faccio spiegare dalla giftwrapper Barbara Perrone, che insieme alla cake deisgner Clara Calabretto, sarà anima e corpo insegnante per questo delizioso ed imperdibile evento romano.




martedì 20 novembre 2012

Onda su onda...

... il mare mi ha portato qui. Magari! Ne lo sogno anche ad occhi aperti il mare. Però che ci abbia messo lo zampino come ispirazione non c'è dubbio e oramai questa forma ad "onda" me la sento proprio mia, tanto che gira che ti rigira alla fine al concorso di Bijoux d'Autore (oh, giovedì eh? tutti pronti?) ci sto partecipando proprio con una delle varie versioni di Wave_qualcosa.
Una di queste versioni gira già da un po' sul profilo Facebook come copertina, ma mai s'era meritata un post. Facciamoglielo va', così poi cambio copertina.
PurpleWave si avvalgono di una tecnica di doratura a foglio unico, che li rende particolarmente luminosi ed esalta la sfaccettatura della perla in ametista che orbita nel mezzo.

PurpleWave | Cartoncino Canson, orone, ametista | Paper earrings | Canson cardstock, faux gold leaf, ametyst

Questo tipo di doratura la sto utilizzando anche per altri progetti, ma su questa forma sinuosa riesce a dare il meglio e ad esaltare la forma stessa. Faranno coppia spesso!

PurpleWave | Cartoncino Canson, orone, ametista | Paper earrings | Canson cardstock, faux gold leaf, ametyst

Anzi, è così luminosa che ho avuto parecchi problemi a fotografarla, ma per la prima volta non ho avuto problemi con il viola, che come tutti sanno, a fotografarlo è una disgrazia. Questa volta, grazie alla luminosità riflessa, il colore è perfetto, quasi illuminato da dentro.

PurpleWave | Cartoncino Canson, orone, ametista | Paper earrings | Canson cardstock, faux gold leaf, ametyst

Già pronte e fotografate due versioni in verde, con giada e con avventurina, ma sarà per le prossime onde!

sabato 17 novembre 2012

Metà weekend

La prossima settimana sarà densa densa di cose da fare e già sono consapevole del fatto che i miei due neuroni avranno una crisi isterica e si metteranno a pingere in un cantuccio buio del mio cranio, lasciandomi in uno stato di tontaggine notevolmente superiore al normale.
Potrei prepararmi per tempo e modo, ma se lo facessi sarei saggia e previdente, due qualità che mi provocano eritemi cutanei e vertigini. Farò il possibile nel miglior modo possibile, per il resto amen!
L'unica cosa che c'ho pronta sono qualche scatto fatto e finito delle ultime creature nate in questo principio d'autunno, me ne è testimone la frangetta!
Questi i primi, i Samarcanda. Sono - per me - insoliti, visti l'uso dei mezzi cristalli e dei colori (più di uno, più di uno per volta)! Li volevo chiamare Alì Babà...
Samarcanda | orecchini in carta di cotone e cellulosa, finta foglia oro, mezzi cristalli | cotton paper earrings, faux gold leaf, faceted crystal beads

La forma mi era ben chiara in mente, ma quando ho iniziato a metter su i mezzi cristalli tutti di un solo colore, mi sono resa conto che erano davvero monotoni e che - per una volta - potevo anche osare. Il risultato è - per i miei standard - al limite della portabilità, per dimensioni e per l'uso di ben 5 colori!!!! Troppi eh?

Samarcanda | orecchini in carta di cotone e cellulosa, finta foglia oro, mezzi cristalli | cotton paper earrings, faux gold leaf, faceted crystal beads

Oh, chi ci sarà a Roma all'inaugurazione della mostra del Bijoux d'Autore?


mercoledì 14 novembre 2012

Ci siamo!!! Bijoux d'Autore 2012

Mancano pochi giorni al fatidico 22 Novembre, giorno della gloria per i finalisti e di iper gloria per il vincitore della 4a edizione del concorso Bijux d'Autore.
Chi saranno i finalisti? Chi il vincitore? Lo scopriremo giovedì 22, a Roma, in via di Pietra, all'Arciconfraternita dei Bergamaschi. Per ora mi godo lo showreel dei selezionati con anche i miei Blue Galaxy.
Ci vediamo lì?

martedì 13 novembre 2012

The Green O

Autunno, è tempo di archivio. Benedetto archivio che salva dalla perdizione i post tentati dalla pigrizia e dalla polvere! Archivio che smagrisce in tempi di - v u o t o c r e a t i v o - ed ingrassa nei periodi di iperproduzione.
Questo è un periodo, se non di vuoto creativo vero e proprio, almeno di stanchezza mentale per una serie di cose. Quindi che dire se non: Benvenuto Archivio!
Loro sono i Green_O, nati quest'estate e subito andati ad ornare i lobi di Michela. Un semplice tondo con foro decentrato ed una perla tonda, liscia di avventurina. Semplice e lineare, come piace a me.
Come al solito la mia amata carta di cotone per passepartout e finta foglia oro.

Green_O | orecchini di carta di cotone e cellulosa, avventurina | handmade apper earrings, aventurine stone

Green_O | orecchini di carta di cotone e cellulosa, avventurina | handmade apper earrings, aventurine stone

Green_O | orecchini di carta di cotone e cellulosa, avventurina | handmade apper earrings, aventurine stone

Anche gli scatti sono d'archivio... niente frangetta!!!

lunedì 12 novembre 2012

Webfandom parla di Paper Leaf

Indegnamemte in ritardo scrivo questo post di ringraziamento a webfandom che ha dedicato un articolo all'arte del quilling (o se preferite sull'arte dell'arrotolare la carta) e in tema "cartaceo" ha usato, gentilmente quanto inaspettatamente, Paper Leaf quale ispiratrice di questa tecnica.
Parole davvero lusighiere, che mi hanno fatto arrossire ma anche tanto piacere!


Paper Leaf su Webfandom.com

La sorpresa di essere citata su webfandom è stata notevole, occupandosi loro di design, web, programmazione e social, ma allo stesso tempo gratificante per aver attirato la loro attenzione!
Interessantissimo e ricco di contenuti, webfandom è stato immediatamente inserito nei miei prefetiti. Provare per credere!

http://www.webfandom.com/

http://www.facebook.com/webfandom

mercoledì 7 novembre 2012

Foglie d'autunno

Ogni tanto bisogna tornare indietro, all'inizio, più che altro per mettere il punto e capire fin dove ci si è spinti e in che modo si è cambiati.
All'inizio ci furono foglie in carta di riso, semplici, lineari e decisamente basic. Poi sulle foglie, arrivò il colore e le sovrapposizioni. Questa primavera si è presentato il cartoncino di cotone colorato per le foglione multicolor XXL. Adesso stavo lavorando su di un mix di tutto questo!
Quindi cartoncino di cotone colorato, carta di riso e naturalmente... foglie!
In una foto di gruppo qui sotto i primi esemplari. Ci sono quelli bi-color XL in turchese/marrone bruciato, gli XL in cartoncino marrone e carta di riso, quelli S in marrone/lime e quelli a doppio strato libero zucca/marrone.


Sono tutti diversi, tranne che per il disegno della foglia. Per avere sempre lo stessa forma, ne ho disegnata (in 2 misure) su di un cartoncino grosso e l'ho incisa in modo tale da ottenere una mascherina riutilizzabile. Così per ogni orecchino, appoggio la mascherina al foglio, ridisegno la forma della foglia e posso tagliare seguendo una traccia.
Questi qui sotto hanno la parte marrone incisa ed incollata alla base colorata a contrasto.


Mentre questi qui hanno un effetto filigrana per i primi in carta di riso e un doppio pendente per i secondi in arancione. Quelli in carta di riso mi divertono parecchio, anche se sono più rognosi da realizzare, perchè hanno questo effetto filigrana con la carta leggera rispetto a quella pesante marrone. In controluce l'effetto è evidentissimo, con la parte marrone che fa ombra, mentre la parte con la carta di riso che rimane traslucida.



Divertenti insomma, semplici e basic. In una parola (anzi due) Simply Paper!

martedì 6 novembre 2012

La Cina è vicina

Mai capitato di amare-odiare alcune proprie creazioni? A me si. I Levante.
Tutti, inidistintamente. Li amo perchè sono difficili da realizzare, perchè sono una sfida e perchè non mi assomigliano per niente. Li odio perchè sono difficili da realizzare, perchè sono una sfida e perchè non mi assomigliano per niente. Eh? Si.
Li trovo pure un po' pacchiani, ma solo quando stiamo litigati.
Di solito ne realizzo un nuovo pezzo dopo un bel filmone in costume tang, di quelli da 4 ore, eserciti sterminati e costumi da capogiro. Questi qui, i RedSun, invece sono ua creazione di "pancia", non nel senso di viscerale e sentimentale, ma proprio ispirati da una cena cinese particolare. O meglio da un particolare ristorante cinese.


RedSun | cartoncino, giada, perle in resina | paper earrings, giade, resin beads

Premesso che adoro la cucina dal Medio Oriente fino al Giappone, penso di aver trovato il mio personale paradiso terrestre in fatto di cibo.

RedSun | cartoncino, giada, perle in resina | paper earrings, giade, resin beads

Capitati quasi per caso, abbiamo scoperto il Dao, ristorante cinese fantastico. Arredamento moderno e essenziale, personale di sala impeccabile e cibo emozionante. Insomma non si finisce sul Gambero Rosso per caso!
Se siete a Roma o ci passate. Ecco, merita davvero.
http://www.daorestaurant.it | http://www.facebook.com/DaoRestaurant

Dao Restaurant | Roma


lunedì 5 novembre 2012

Il perchè della latitanza

Era il lontano 20 ottobre scorso, quando postavo di sentirmi spersa tra mille idee e progetti a cui non riuscivo a dare un verso. E' ancora così...
I versi sono tanti ed ognuno divergente, ognuno affascinante a modo suo ed una volta eliminati quelli davvero davvero impossibili, sono rimasti quelli fattibili. Che sono comunque belle bestie rognose.

Intanto il primo... LUI:
Il blog di grafica e design di Paper Leaf! E che diamine, faccio grafica creativa da 15 anni... bisogna mettere in campo la propria esperienza, no? ;-)
Ci saranno risorse da scaricare (wallpaper, icone, printables), tutorial di grafica, template, link a risorse esterne ed allo shop on line di grafica. Crescerà un po' alla volta!
Per ora qualcosa di carino da scaricare e la presentazione del primo incarico che Paper Leaf Design ha ricevuto... il rebranding grafico di Rory's Bijoux. Io mi sono divertita tantissimo e progettare per Rory è stato davvero piacevole!

Si attendono critiche e suggerimenti!!!