martedì 29 luglio 2014

Dove terra e l'acqua s'incontrano - La Trottoria

Fuori dal giro "turistico", poggiata sul fianco morbido di una collina sui canneti degli Alimini, c'è La Trottoria. Che non è una trattoria, un agriturismo o un ristorante, a me è sembrato un luogo dell'anima, uno di quei rari posti dove ti senti a casa senza esserci mai stato.
Ad accoglierti arrivano per prime le note jazz di sottofondo, che segui come le briciole di Pollicino, fino a ritovarti sotto ad un porticato in pietra e davanti ad un sorriso luminoso. Damiano.
Pochi tavoli, una decina al massimo con le tovaglie di cartapaglia che ti vien subito voglia di disegnarci su, circondati dagli ulivi, dalle cicale pigre e dai primi grilli della sera.
Ti lasci cullare dal jazz discreto mentre scegli cosa gustare da un menu minimo, naturale e perfettamente allineato alla stagionalità ed al Km0.



venerdì 25 luglio 2014

Porcelain Poppy. Orecchini di carta e corallo

Alè. Estate, caldo e cicale, vestitini sciattosi di lino bianco, di quelli che vanno bene dovunque e quantunque dalla spiaggia all'aperitivo in centro che "tanto è estate e siamo tutti più informali". Sì sì, bene vanno bene, magari con quel minimo sindacale d'abbronzatura che ti fai anche stando alla fermata ad aspettare il bus, ma con l'accessorio giusto starebbero pure meglio. ;)

E quale accessorio è più giusto di un bel paio di allegri, colorati e leggerissimi orecchini di carta Porcelain Summer Edition?? Loro si chiamano Poppy, anche se di papaveroso non hanno un bel niente, però mi piaceva così. Al massimo, hanno qualcosa di Pop nei colori accesi e nel gusto alla Frida Kalo per colpa della mostra appena visitata.

Porcelain Poppy | handpainted paper earrings with red coral | acrilyc paint on cardstock

Il decoro è il solito Tazhib stravolto nei colori e messo su fondo bianco. E' interessante vedere come un design specifico se decontestualizzato e privato di alcune caratteristiche tipiche (in questo caso i colori), si trasformi così tanto da assumere le sembianze di qualche altro di altrettanto tipico. Qui i vasi comunicati Persia / Messico hanno di comune solo la latitudine e neanche precisa.

Porcelain Poppy | handpainted paper earrings with red coral | acrilyc paint on cardstock

La presenza del corallo e la forma irregolare, fanno slittare questi orecchini di carta in Messico o almeno SudAmerica ex Spagna. Olè. A guardali per bene, potrebbero anche assomigliare ad una bella cartolina del Poble Espanyol di Barcellona, zona Andalusia, geranei compresi nel biglietto.

Porcelain Poppy | handpainted paper earrings with red coral | acrilyc paint on cardstock


martedì 22 luglio 2014

Il vino è il canto della terra verso il cielo. Schola Sarmenti

Le sorprese arrivano quando meno te lo aspetti e - a volte - sbucano proprio dove meno immagineresti. Fine giornata dell'escursione Il treno dei luoghi organizzata da Tour in Galatina, la stanchezza un po' si fa sentire e mescolata al caldo non predispone l'anima nel migliore dei modi; nel programma c'è la visita ad un'azienda vinicola.
Periferia di Nardò, la zona è anonima, case basse e strade vuote, il sole che scivola verso ovest regala ombre lunghe e permette di alzare lo sguardo oltre l'orlo del cappello, alla seconda svolta lungo la strada ecco là, a destra, un cancello aperto.
E' qui? Si entra? Sì, si entra...

Schola Sarmenti | Cortile

venerdì 18 luglio 2014

DIY Papercut. Impariamo?

Il papercut, questo conosciutissimo sconosciuto che sempre più sta prendendo piede nei blog e nei mercatini di arts&craft. Difficile? Sì. Per iniziati? Sì. Impossibile? No!
Basta iniziare per gradi e non pretendere troppo da se stessi, man mano i tagli diventano sempre più facili e la mano ferma e sicura.



Per chi vuole cimentarsi ho pensato a questo DIY facile facile, il disegno lo metto io, il resto voi!
Serve:
• un primo pomeriggio estivo senza nulla da fare
disegno base stampato o disegnato su carta
cartoncino (per iniziare va bene anche un 130gr tipo cartoncino per attività scolastiche ma, per me è ottimale un 200gr tipo Fabriano)
piano da taglio
• cutter o bisturi
fustella per cinte (opzionale)
colla spray riposizionabile
nastro o washi tape


Il disegno base potete salvarlo direttamente qui sotto salvando il JPG:


mercoledì 16 luglio 2014

Acque dolci

Il Salento, si sa, è terra di mare e di taranta, di vino rosso denso come sangue, di cicale assordanti e uliveti a perdita d'occhio. Il Salento che non si sa è d'acqua dolce e canneti, di silenzio e d'ombra, di di libellule formato preistoria e dorsi di pesce che brillano al sole mentre scivolano tra le alghe.
Una strada che diventa sterrato bianco tra i campi ed i muri a secco, le piante - verdissime - sempre più strette a strusciare contro i fianchi della macchina ed ecco all'improvviso la sorpresa!
Acqua. Acqua che si vede subito non di mare, lo si capisce dal silenzio, dalla calma senza risacca, dal verde che non finisce ma avanza fino dentro l'acqua, dai canneti che rendono labile il confine tra i due elementi. I laghi Alimini.

Il nome deriva da λίμνη (límni) il termine che usavano gli antichi Greci per indicare un lago o uno stagno e in questa terra che la Grecia la conosce da vicino, la cosa non stupisce più di tanto. I laghi sono due, Alimini Piccolo, alimentato da sorgenti è d'acqua dolce mentre Alimini Grande è alimentato anche dal mare che lo rende salmastro. Flora e fauna sono ricchissime e particolari grazie anche al fatto che i laghi fanno parte dell'Oasi protetta dei Laghi Alimini. Sottoposta a rigidi vincoli paesaggistici e naturalistici, questa zona è una vera oasi sia per gli animali stanziali che per quelli migratori.



Per godere di tutta questa naturale bellezza non c'è nulla di meglio di una gita in canoa. Niente motore, niente rumore, solo il tuffarsi ritmico della pagaia mentre la canoa scivola lungo la riva.
E se la canoa non me la sono portata? Niente paura, c'è Colori in Canoa!
Si possono affittare canoa e giubbino salvagente per seguire uno o entrambi gli itinerari proposti, segnalati da boe colorate, oppure si può prenotare una guida per escursioni anche di gruppo.


L'atmosfera è rilassata e tranquilla, il fondale basso permette di avere una buona visibilità e anche in caso di vento è possibile effettuare almeno uno dei due itinerari proposti, infatti partendo dal punto d'imbarco almeno uno dei due si trova sempre sottovento rispetto all'altro. La costa rocciosa conserva un che di marino ed i cefali grigi che nuotano appena sotto il pelo dell'acqua, rendono l'atmosfera un po' surreale... mare o lago?? Ma nessun dubbio sulla gita, piacevolissima e consigliatissima.


Flora e fauna ricchissime di specie rare come la cicogna bianca, il fenicottero, le gru, le oche selvatiche, cigni, germano reale ma anche i falchi di palude, i gheppi, i nibbi, i falconi pellegrini, le poiane e le aquile imperiali e le aquile del Bonelli. Non mancano i rapaci notturni quali il gufo, l'allocco, la civetta e il barbagianni.
Nei boschi che circondano i laghi la fauna è altrettanto ricca con fringuelli, tordi, storni, merli, scriccioli, usignoli e picchi.
I laghi permettono la vita di numerosi rettili come la testuggine d'acqua e di terra, bisce d'acqua, cervoni e vipere. Molto comuni sono i rospi, che spesso raggiungono notevoli dimensioni grazie alla generosa quantità di cibo, le rane, le salamandre e il tritone.
I mammiferi più comuni sono i roditori come gli scoiattoli, i topi campestri, i ghiri, i moscardini e i conigli selvatici. Chiudono la sfilata nauralistica i tassi, le donnole, le faine, le puzzole, i ricci, i furetti e i cinghiali. Più difficili da vedere sono i furtivi e aggressivi gatti selvatici e i timorosi gruppi di daini.

Di tutto questo zoo ho potuto intravedere (ma non fotografare... troppo lenta! O pagaio o fotografo!) una cannaiola, una mega libellula viola pazzia, cefali, ragni a secchiate, pesci non meglio identificati.

lunedì 14 luglio 2014

Racconti

Una vacanza che è sembrata lunghissima, con tante nuove esperienze e tante altre ancora da fare ma già "adocchiate" per la prossima volta. Salento, una terra aspra e dolcissima, contrasti forti e quasi dolorosi immersi in una luce assoluta e nel cicaleggio assordante degli uliveti i n f i n i t i.
Ce n'è di cose da raccontare, ma un po' per volta, che sono così buone e belle che se si raccontano tutte assieme si finirebbe a non capirne più dove inizia una e dove finisce l'altra.

Paper cut | Fabriano 200gr/mq
Certo, una manciata di giorni non ti fa conoscere un territorio con tutte le sue complessità e sfaccettature, ma alcune storie si possono raccontare perchè sono evidenti e sincere. Sono lì.
Non parlerò del mare (bellissimo ma affollatissimo), ne' della Taranta, ne' del barocco leccese; racconterò altre storie, storie più piccole, storie diverse, storie da strade meno trafficate.

Baia dei Turchi