giovedì 17 aprile 2014

Last second Easter DIY

Presto che è tardi! Presto che è tardi! Diceva il Bianconiglio...
E' un po' la colonna sonora della mia vita, e - as usual - sono in ritardo anche quest'anno sulla tabella di marcia delle decorazioni delle feste comandate. Anche su quello delle feste suggerite e/o vivamente consigliate.
Visto che non ho la benchè minima voglia d'imbarcarmi in nessun progetto pasquale che vada oltre una colossale colazione salata, i tutorial per le volontarie volenterose non sono miei.
L'unico sforzo che mi sono concessa ( ;) ) è stato quello di spulciare e cernitare i tutorial più belli o più interessanti tra quelli proposti dalle creative che in questi giorni postano sulla grande rete.
Conigli&uova, per la miglior festa di primavera che si rispetti!


Con fuffa colorata // Tried&True | Con cofetti di zucchero // Polish little design | Geometriche // Vicky Barone
Di legno e Oro // Hello Lidy | SignoraMia // Pysselbolaget | Fili colorati // Tiny Rotten Peanuts

Poesia a forma di coniglio // i ManuFatti | Di velluto a costine // HobbyCraft | Origami //Studio DIY
Portatovagliolo // Design Dining Diapers | Pucciosissimo! // The Craft Dept | Country // Sow&Dipity

martedì 15 aprile 2014

Copie, plagi e dintorni

Plagio (diritto d'autore)
Con il termine plagio, nel diritto d'autore, ci si riferisce all'appropriazione, tramite copia totale o parziale, della paternità di un'opera dell'ingegno altrui.
Il primo documentato caso in cui il termine "plagio" è stato usato con il significato di "plagio letterario" risale a Marziale, poeta romano del I secolo, il quale, nel suo famoso epigramma 52, si lamentava di un rivale che avrebbe letto in pubblico i suoi versi spacciandoli fraudolentemente per propri. Anche in materia di diritto d'autore italiano, si usa correntemente il termine plagio per designare l'appropriazione, totale o parziale, di un'opera dell'ingegno altrui nel campo della letteratura, dell'arte, della scienza, o comunque coperta dal diritto d'autore, che si voglia far passare per propria. [...]
(fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera)

Dal che si evincono varie cose, tra cui: i copioni esistono da sempre, il rischio di essere copiati è indipendente dalla notorietà, è direttamente proporzionale alla visibilità ed inversamente proporzionale alla bravura. Ossia più sei bravo e più sei visibile, maggiormente sarai copiato. Il che ci starebbe anche, diciamocelo... con uno sforzo notevole, potrebbe anche passare come un tributo alla bravura/bellezza creata.
Tuttavia nella maggior parte dei casi non si tratta di tributo ma di furto bello e buono, furto causato dall'incapacità di pensare/creare/elaborare con la propria testa. In fondo perchè sbattersi, pensare, sperimentare, sbagliare quando puoi rubare senza tanta fatica e perdita di tempo? 
Poi ci sono i "copioni innocenti", quelli che ti dicono"vabbè, l'ho trovato in internet, mica l'ho copiato!" che con la scusa che se l'hai messo on line hai automaticamente perso ogni diritto d'autore. Sì, io avrò anche perso il diritto d'autore, ma tu hai perso tutto il resto! Tipo dignità, vergogna, amor proprio, educazione e moralità... tutte robe senza valore d'altro canto!
Infine ci sono quelli che io chiamo "i saccheggiatori", quel particolare tipo di ladro che, se pizzicato con il sorcio in bocca, nemmeno si vergogna, anzi! Ti risponde per le rime se per caso gli fai notare che s'è appropriato indebitamente di qualcosa di non suo. Il rischio supremo è quello che il saccheggiatore t'accusi a sua volta d'essere te il ladro. Capitato anche questo...
Ultimo episodio in ordine di tempo, un saccheggio duplice: la vittima principale è stata Giochi di Carta, io quasi un danno collaterale, uno sfizio da ladruncolo di galline.

Foto: Giochi di Carta (gallery on FB)
Tutto quello che vedete nello scatto qui sopra è farina del sacco e fatica delle lame di Giochi di Carta, paper artist ed illustratrice specializzata nel paper cut, ma non è stato realizzato da lei, è stato copiato e replicato senza il minimo intervento e senza la minima autorizzazione. E messo in vendita a sua insaputa.
Ora, per chi non conoscesse il lavoro meraviglioso di Giochi di Carta, consiglio vivamente un bel giro sul suo blog, indipendentemente da questo episodio, per poter gustare la bellezza e la poesia che traspare da ogni singolo lavoro di questa fantastica paper artist.
Per quanto mi riguarda, il danno arrecatomi è (apparentemente) minimo, marginale, quasi ridicolo... solo quei tre miseri orecchini al centro dello scatto, poggiati sul tavolo tra i quadri.


Il danno però non è marginale in realtà, perchè la fatica, l'impegno, lo studio, il tempo, la cultura, la ricerca che ci sono dietro ad ogni singolo pezzo, sono gli elementi che contraddistinguono una mente creativa da un ladro.
Il danno che mi arreca non è marginale, perchè per essere Paper Leaf io ci sto mettendo tutta l'anima, ci sto mettendo tempo e relazioni sociali e visibilità ed impegno mentale e fisico.
Il danno che mi arreca non è marginale, perchè se qualcuno compra una di queste imitazioni malfatte e poco curate ritenendole mie, pensa che sia il mio lavoro ad essere di bassa qualità, non il lavoro del ladro di turno.
In questo discorso ho usato Paper Leaf come elemento danneggiato, ma chiaramente il discorso è relativo e riferito a tutte quelle persone che vengono derubate del loro lavoro creativo.

Sono molto arrabbiata e scrivere questo post cercando di mantenere un linguaggio civile mi è costato parecchio autocontrollo. Ringrazio Claudia per avermi segnalato per prima il plagio dei miei orecchini ed Eleonora che me lo ha segnalato a stretto giro.
Ringrazio Giochi di Carta per avermi permesso di utilizzare la sua gallery e a lei va tutta la mia solidarietà.

Infine un'ultima considerazione di carattere personale... sono anni che accumulo in una cartellina digitale le copie più o meno spudorate, i plagi e le orribili imitazioni dei miei carta gioielli. La cartellina è denominata "cartellina della vergogna" e contiene non solo scatti fotografici ma anche testi. Già perchè qualche ladruncola non si è limitata all'oggetto ma si è allargata anche ai testi che ho scritto per descrivere il mio lavoro o le caratteristiche dei miei carta gioielli. va bene mancare di fantasia, ma almeno buttar giù due righe messe in croce?
Che faccio? Pubblico tutto? Così per vedere l'effetto che fa...

sabato 12 aprile 2014

Oro e acqua

Un break della serie Porcelain, ogni tanto la doratura mi riacchiappa con le sue malie irresistibili!
Pochi pezzi tutti molti diversi tra di loro, pensati e tagliati nell'arco di un weekend, poi la doratura c'ha i suoi (maledetti) tempi morti e pure quelli vivi.
Assembaggio con le pietre, scatti e postproduzione sono i passaggi che mi fanno slittare tutte le tempistiche, così finisce che pezzi nuovi nuovi s'invecchiano nella scatola dell'attesa.
La scatola dell'attesa è - a differenza della ciotola delle "cose in sospeso" - per l'appunto una scatoletta di cartone dove metto tutti i pezzi finiti in attesa di essere fotografati, pubblicati, inseriti nel DB Bento e messi nello shop online. Alcuni ci passano dei mesi...

Della nuova produzione, alcuni pezzi, benchè apparentemente diversi, hanno elementi in comune. Questi primi due condividono il concept di acqua. Acqua marina o piovana ma pur sempre acqua.
I Dolikisthe vengono dritti dritti dal mare turco, dall'isola di Kekova. L'idea era quella di replicare le architetture che s'inabissano nel mare turchese.

Dolikisthe | paper earrings | cotton paper, imitation Gold Metal Leaf and blue chips
Inizialmente li avevo pensati ad incorniciare due bei citrini burattati, ma una volta finita la doratura, i gialli dei quarzi svanivano vicino alla luminosità dell'orone. Pensa che ti ripensa alla fine ho avuto l'illuminazione ed ho capito come e perchè dovevo montarli con queste chips blu elettrico.

Dolikisthe | paper earrings | cotton paper, imitation Gold Metal Leaf and blue chips
Acqua piovana per i secondi orecchini, i Light Rain. Una pioggia gentile, direi più un'acquetta primaverile, da scroscio veloce e senza nuvole. Tre elementi concatenati da anellini con perlina di vetro trasparente a chiudere. Talmente piccina da essere quasi rugiada più che goccia di pioggia.

Light Rain | paper earrings | cotton paper, imitation Gold Metal Leaf and glass drop
 Impesabili, non arrivano ai 2gr l'uno, dei nulla dorati. Una vera pioggerellina...

Light Rain | paper earrings | cotton paper, imitation Gold Metal Leaf and glass drop
Già su Blomming!

giovedì 10 aprile 2014

DIY Box per colla spray

Chi ha mai usato la colla spray?
Per fare scrapbooking, per delle stampe fotografiche, per fare l'allestimento di una presentazione grafica, per accoppiare dei cartoncini... insomma l'uso della colla spray è abbastanza trasversale. La più famosa e costosa è la Spray Mount™ della 3M ed esiste in molte versioni. Fondamentalmente è di due tipi: riposizionabile o fissa (permanente). Io preferisco la fissa, devi avere la mano ferma e nessuna incertezza, però attacca. La riposizionabile è da signorine. :D
Quale che sia il tipo, chiunque abbia usato la colla spray sa che è tanto comoda quanto maledetta... incolla qualsiasi cosa nel raggio di 5metri, peli* ciglia e capelli compresi. Per non parlare dei vestiti.
Se colli dentro casa ti ritrovi con i pavimenti appiccicosi, se colli fuori ti volerà via tutto quello che stavi collando perchè si alzerà un venticello teso nel momento esatto in cui premi l'ugello e la colla si aereosolerà dovunque tranne che sulla carta. Dopo anni di allestimenti di stampe, di presentazioni, di uso continuativo di colla spray ho ideato la soluzione perfetta: la scatola da collaggio!
Usando una scatola di cartone, la carta semplicemente si appiccicherà al fondo man mano che la usate a causa dell'accumulo di colla. Usando invece il mio box per incollare, è possibile collare in balcone/giardino senza che voli via nulla e senza appiccicare il mondo grazie ai bordi rialzati. Sarà facile prendere la carta collata grazie al fatto che ci sarà sempre un angolo libero da acchiappare e la carta non si incollerà alla griglia che la sostiene.
Basta davvero poco: una scatola di cartone (anche sporca o macchiata come questa che ho usato io, tanto dopo un po' di utilizzo l'interno si ricoprirà di colla spay e le macchie spariranno...), dello spago, qualcosa per bucare la scatola e qualcosa per prendere delle misure.









Man mano che la colla spray si accumulerà sullo spago, si seccherà creando dei cristalli che non sono appiccicosi, per cui non ci saranno problemi.
Qualche consiglio:
• se avete animali in casa, teneteli lontani dal box... per entrambi! Finchè la colla non si secca appiccica qualsiasi pelo!!
• Create il box e la griglia in base alle vostre esigenze ed in base alla dimensione delle cose che normalmente incollate. Per delle foto basta una scatola da scarpe ed una grigia media.
• Se dovete incollare molte cose munitevi comunque di mascherina protettiva per il viso, il naso ve ne sarà grato, e tiratevi su i capelli.

*A 25 anni, scoprii di possedere peli nel naso dopo una nottata passata ad incollare una presentazione enorme per una gara. All'alba non riuscivo più a respirare perchè mi ero toccata il naso e le narici si erano appiccicate all'interno!!! Non avevo ancora messo a punto la mitica scatola da incollaggio...

martedì 8 aprile 2014

Variazioni sul tema

Dato il tema <chinoiserie> sviluppare le varianti possibili.
Fatevi un the, un caffè, un qualcosa e mettetevi comodi che stavolta il post è lungo. Parole poche, figure tante, sicchè minimo sforzo ed un po' di piacere per la vista. Almeno spero... :D
A Novembre scorso, feci degli orecchini (questi) che rimasero su Blomming il tempo di un'amen, meno di 12 ore e che poi hanno avuto molte richieste di replica, richieste che ho disatteso perchè fare doppi lo trovo poco in linea con l'idea del pezzo unico. Va bene che non potranno mai essere repliche identiche, visto che sono dipinte a mano va' da sé che uguali uguali non lo potranno mai essere, ma forse c'entra pure un certo elemento di noia mentale che m'impedisce di ri-fare una cosa già sperimentata. Potrei anche farmela passare.
Eccezionalmente qualche replica l'ho fatta, magari di pezzi che m'avevano dato filo da torcere... ma qui s'infila il concetto di sfida e di testardaggine. Tornando ai primi Chinoiserie, visto che tante m'avevano chiesto di replicarli, l'ho rifatti.
Anzi no.
Invece sì?
Forse.
Ho rifatto il disegno, speculare, in due versioni cromatiche e ne ho ricavato due paia di orecchini, di cui il primo è una replica degli originali, mentre per la seconda ho optato per la silhouette che ha avuto più successo in assoluto per i Porcelain.

I primi, i Porcelain YellowBird, sono proprio uguali ai Chinoiserie nella forma, ma il disegno ha un fondo giallo zafferano ed invece della perla in Howlite incisa, ho optato per una tripletta di rondelle.

Porcelain YellowBird | handpainted paper earrings with agate | acrilyc paint on Canson cardstock
E' il fondo ad essere giallo e non il pennuto, in effetti... I toni sono caldi e pastosi, quasi melensi e creano un bel contrasto con il verde fresco e luminoso delle rondelle in agata.

Porcelain YellowBird | handpainted paper earrings with agate | acrilyc paint on Canson cardstock
Medio lunghi e medio grandi ma - come al solito - leggeri e portabilissimi, anche insieme all'accessorio felino (non fornito).

Porcelain YellowBird | handpainted paper earrings with agate | acrilyc paint on Canson cardstock
I secondi hanno il medesimo disegno, ma in azzurro primaverile, e quella silhouette ovale a cornice barocca che ha fatto furore già due volte. I Porcelain Rose Peony sono orecchini moooolto romantici, infatti quasi non li riconosco come mie creature, io cuor di pietra basaltica!

Porcelain Rose Peony | handpainted paper earrings with Portuguese rose quartz | acrilyc paint on Canson cardstock
Una goccia di quarzo rosa portoghese mi sembrava l'unica pietra in grado di competere con il livello di zuccheri presente negli orecchini. Sembrano a loro volta fatte di zucchero alla rosa cristallizzato... caramelle!

Porcelain Rose Peony | handpainted paper earrings with Portuguese rose quartz | acrilyc paint on Canson cardstock
Le porzioni di disegno utilizzato sono praticamente le stesse per entrambi gli orecchini, ma grazie ai colori ed alle forme molto diverse, se ne ottengono dei pendenti diametralmente opposti.
Sofisticati ed orientaleggianti i primi, romantici e barocchi i secondi.

Porcelain Rose Peony | handpainted paper earrings with Portuguese rose quartz | acrilyc paint on Canson cardstock
Già pronti su Blomming... reggeranno il tempo di un caffè o s'involeranno verso le loro nuove case veloci come le rondini?

venerdì 4 aprile 2014

Casa Creativa: farfalle e fantasia!

Non c'è due senza tre. E quattro. E cinque!
I DIY continuano e non si limitano ai gioielli di carta. Con lo Speciale Scrap Booking di Febbraio di CasaCreativa, abbiamo esplorato le potenzialità della carta come elemento d'arredo ed ora una nuova proposta.
Pubblicato sull'ammiraglia editoriale di Casa Creativa ed in edicola ad Aprile, questo DIY, fresco come la primavera che è alle porte, è un progetto facilissimo ma decisamente d'effetto!
Una collezione di farfalle più cruelty-free di così non è possibile realizzarla, a meno che vi spiaccia tagliuzzare la carta! Ma niente spilli, basterà solo un po' di colla.


E se proprio siete colte da un attacco di pigrizia assassino, a pagina 95 della rivista, trovate anche le silhouette delle farfalle da ritagliare... non avete scuse!



Be' siete ancora qui? Via di corsa in edicola!

martedì 1 aprile 2014

Indian Flowers | Una parure ricca di contrasti

Amo i contrasti, se ben equilibrati riescono ad esaltare tutti gli elementi che compongono l'insieme. In questo caso i contrasti sono vari sia per scelta di materiali (evocati e reali) sia per stile. L'ispirazione è stata la stampa per un batik con un disegno un po' naive ed il fatto che sia poco dettagliato mi fa supporre che probabilmente era destinato ad essere stampato su cotone, che avendo una grana più grossa si presta a design meno definiti.
Il contrasto è con la montatura lineare e pulita e dal colore argentato. Gli orecchini ed il castone del pendente li avevo presi a Londra ad ottobre, della Pebeo. Pensati per il Fimo® sono perfetti anche con la carta, avendo un bordino rialzato che permette di creare uno spessore con la vernice protettiva.

Indian Flower | Parure earrings+necklace | Acrilyc on paper and metal bezel

Il disegno era medio grosso, i castoni piccolini... e la parure orecchini + girocollo è venuta fuori quasi da sola. Tre ovali a cogliere tre fiori e passa la paura! Per proteggere i miei pezzi, normalmente passo strati sottili e sovrapposti di vernice finale facendo passare molte ore tra una mano e l'altra e non affogo mai i pezzi (il che allunga terribilmente i tempi di lavorazione già lunghissimi per fatti loro e per di più è sottoposto alle tirannie dell'umidità atmosferica). Su carta di cotone colorata o sulla doratura non succede nulla di insolito, ma sulla carta dipinta accade qualcosa di strano...

Indian Flower | Parure earrings+necklace | Acrilyc on paper and metal bezel


Avevo deciso di utilizzare i colori acrilici perchè una volta asciutti non hanno problemi ad essere manipolati, incollati e bagnati. Ed invece no! Mi sbagliavo!
Non è che il cambiamento sia enorme o negativo - anzi - ma c'è. Probabilmente la vernice protettiva riesce a penetrare così a fondo nelle fibre della carta da "scollare" lievemente anche il pigmento acrilico e sfocando lievemente il disegno. Il cambiamento si nota solamente se si mettono a confronto il pezzo finito e verniciato e la rimanente parte di disegno non tagliato.
Il che però a me piace parecchio, perchè in fondo aumenta ed accentua l'aspetto ceramicoso dei pezzi Porcelain Collection. Chi fa ceramica confermerà che il pigmento usato per colorare i pezzi, una volta messo a cottura, si scioga in parte per far tutt'uno con la vetrificazione. Anzi le colature sono realizzate proprio attraverso scioglimenti più o meno controllati creati dalla temperatura di cottura. Quando uso i castoni con bordo rialzato, cerco di creare un film protettivo molto alto stendendo strati sottili sovrapposti, in modo da creare l'effetto del vetro o meglio ancora della porcellana e questo provoca un'enfatizzazione dell'effetto sfumato.
Probabilmente me ne accorgo solo io, ma trovo che questo involontario effetto collaterale crei ancor maggiore accuratezza nel mio tentativo di riprodurre il decoro fittile... piccole soddisfazioni auto elargite! :D

Indian Flower | Parure earrings+necklace | Acrilyc on paper and metal bezel