Ieri, un’amica che ha un negozio di estetica, mi chiama e mi dice: “sto rifacendo la vetrina interna, portami al volo un po’ di pezzi che li esponiamo”. Al volo? Al volo.
Al volo è una parola, scegli i pezzi, controlla che siano a posto, prendi i sacchetti per le confezioni, prendi i biglietti da mettere nei sacchetti, trova i cartoncini personalizzati per gli orecchini, i materiali per la vetrina, insomma le solite cose che devi fare prima di un mercatino, un’esposizione o appunto una vetrina.
Mi rendo conto di aver finito i sacchetti d’organza (sì, lo so, sono anonimi ma non gestendo io la vendita, mica posso far impazzire quella poveretta con i miei pack personalizzati), ma fortunatamente di strada c’è il provvidenziale negozio di gentilissimi cinesi che ha qualsiasi cosa mi venga in mente.
Mi rendo conto di aver finito i biglietti da mettere nei sacchetti... e questi mica li posso comprare dal cinese!!!
Stampali, direte. E sì, ma la stampate a colori morì mesi e mesi fa e vista l’economia di guerra è un acquisto che continuo a rimandare, quindi in casa si stampa solo B/N. Porca paletta!!!!!!!!
Pensa che ti ripensa ecco che il neurone figo si sveglia e sussurra la soluzione. Una roba davvero da ArtAttack ma ha funzionato!
Ho disegnato il bocciolo del logo su di una gomma bianca per cancellare - sigh! era nuova - e con il bisturi ho ottenuto un timbro, per tampone ho usato un pezzo di feltro bianco che avevo tagliato per fare gli scatti agli anelli e come inchiostro un po’ di colore per aerografo avanzato dagli anni dell’Istituto Europeo di Design (tra i 15 e i 19 anni fa).
Ho stampato dei francobolli con solo nome in nero all’80% e me li sono tagliati a misura del cartoncino finale. Qualche prova per mettere a registro il tutto...
E poi si va in produzione! Colla spray, cartoncino e timbro. Dentro ho incollato il testo informativo sui gioielli di carta e il link al blog, fuori il resto, una passata di taglierino per la piega al centro ed eccoli lì tutti stesi ad asciugarsi:
Per essere stati realizzati in 2 ore facevano la loro porca figura. Infatti, in negozio, non ci ha creduto nessuno. La timbrata a mano gli dava pure quell’ulteriore tocco artigianale che fa tanto “creato apposta per te”. Visto? A volte le cose fatte d'istinto son meglio di quelle progettate!