lunedì 18 novembre 2013

Chinoiserie - A mezza strada

Il termine Cineserie deriva dal francese "Chinoiserie" e si riferisce ad un periodo dell'arte europea, a partire dal XVII secolo, in cui si ebbe una notevole influenza dell'arte cinese, anche sulla scia di un crescente interesse che l'Europa aveva sviluppato per tutto ciò che fosse esotico, in generale. Tale periodo era caratterizzato dall'utilizzo di immagini fantasiose di una immaginaria Cina, da asimmetria nei formati e capricciosi contrasti di scala e dai tentativi di imitazione della porcellana cinese oltre che dall'uso di materiali simili alla lacca. (Fonte: Wikipedia)

Loro, i Chinoiserie, sono esattamente questo, una libera ed arbitraria interpretazione di una immaginata ed immaginifica Cina esotica e misteriosa. Peonie, pennuti e fresche frasche, gli ingredienti li ho messi tutti. Anche per questi orecchini di carta, il dipinto a mano con colori acrilici Winsor&Newton, è unico. Ripetibile ma non replicabile!

Porcelain Chinoiserie | orecchini in carta dipinta a mano e perla in howlite | handpainted paper earrings with carved howlite beads
Struttura tripartita con perlozza incisa a fare da fulcro. Invece della solita monachella, questa volta la chiusura è a perno, nascosta dall'elemento tondo.

giovedì 14 novembre 2013

Porcelain Persia - Giardini dell'Eden

Già lo so che perderò la strada tra il Kashmir e la Turchia, ci devo andare cauta che già quel poco che ho fatto mi garba troppo. I riferimenti e materiali si sprecano e l'unico rischio è l'indigestione. Per di più tutto questo materiale iconografico solletica la mia mania ossessivo-compulsiva allo studio, allo spulcio, allo scavo fino alle fondamenta. La board di Pinterest sta crescendo a dismisura e fra poco figlierà qualche sotto-cartellina più specifica... solo ceramiche, solo miniature, architettura islamica, Persia e via dicendo.
Quando ho trovato la riproduzione in b/n di una mattonella fiorita mi sono innamorata. Linee perfette e pulite, l'essenziale del design. Per i colori mi sono affidata al bel tomo regalatomi dal fidanzo per il compleanno "Islam. Disegni e motivi decorativi" 25,oo Euri su Amazon e materiale di riferimento per decenni.

Porcelain Blu Persia | orecchini in carta dipinta a mano e goccia in agata blu | handpainted paper earrings with blu agate

Senza contare tutto quello che ho fotografato al V&A Museum che, insieme al Louvre, al Metropolitan Museum of Art ed al British Museum (con la John Addis Gallery completamente dedicata), ha una delle più grandi collezioni a livello mondiale di arte islamica.

lunedì 11 novembre 2013

4a tappa: Japan!

Più che un viaggio lineare nella storia della decorazione fittile, questo giro sta iniziando ad assomigliare al percorso che fa una spia per seminare i suoi inseguitori... Alla fine, unendo i punti che segnano le tappe, verrà fuori il disegno di un orso bruno che pattina. Sicuro.
Oggi si ritorna in Oriente, estremo direi... visto che si approda in Giappone. Il decoro di questi orecchini di carta l'ho preso di peso da un brucia incenso trovato in un giroblog. All'inizio non avevo capito il significato del nome dell'oggetto < Kutani Koro > e temendo qualche orrore interpretativo del tipo Kutani Koro = urna cineraria di nonno ho cercato lumi e, devo dire abbastanza facilmente, ho capito che Koro significa brucia incenso e Kutani* è lo stile del decoro.

Porcelain Kutani | orecchini in carta dipinta a mano e perle nere | handpainted paper earrings with black beads

Ho trovato la soluzione che mi soddisfa per la firma/marchio. L'intero nome è eccessivo e decisamente egocentrico (tralasciando la realizzazione), il bocciolo invece mi sembra un buon compromesso tra riconoscibilità, essenzialità e possibilità di posizionamento sugli oggetti. Dipingerlo a mano sarà anche caruccio, ma risulta troppo irregolare e variabile, quindi poco riconoscibile. Ebbene, questo era il lavoro perfetto per la fustellatrice professionale! Acquisto fatto, siamo in fase di studio reciproco.
Morale, adesso ho una scatolina piena di boccioli dorati, pronti per essere appiccicati sui "lati B" degli orecchini di carta Paper Leaf. E mica solo sugli orecchini!

giovedì 7 novembre 2013

Gita veloce in Malesia, orecchini Batik

Visto che a fare il giro del mondo ci vogliono troppi soldi, ne faccio uno gratis, ad occhi aperti e con la mente altrove! E visto che s'era detto che la collezione Porcelain sarebbe stata ondivaga... oggi Malesia, ma niente porcellane, bensì tessuti. Per l'esattezza tessuti batik.
Qualche ispirazione viene dalla board di Pinterest #malesiaswap project di Tec Tangibili Emozioni di Carta, qualche altra dai batik d'epoca che il suocero tiene appesi in salotto, altre ancora dei giri in giro su Pinterest e dintorni. Come al mio solito un mix di materiale assortito.

Porcelain Malaysia Batik | orecchini in carta dipinta a mano e goccia in radice di smeraldo | handpainted paper earrings with emerald beads | faux broken china

Primo esperimento con la biacca. Bocciata. Ho sempre detestato la tempera ed adesso mi ricordo anche il perchè. Il perchè della biacca invece è presto detto: per imitare i fili bianchi tipici del batik.
Per chi non lo sapesse, il batik* è una tecnica di stampa/pittura della stoffa che si basa sull'uso della cera fusa come mascheratura delle parti di stoffa che non si vuol far colorare dalla tintura.
Non potendo usare della cera sulla carta e - soprattutto - non potendo poi toglierla stirando la carta, ho cercato di riprodurre questa tecnica di pittura a riserva con la tempera bianca. Mai più, maledetta tempera... si scioglie, è opaca, polverosa, triste e chi più ne ha più ne metta.

martedì 5 novembre 2013

Va' dove ti porta l'ispirazione

I dadi, lanciati sulla bussola, hanno fornito risultati contrastanti e di non facile lettura... vai a sud-ovest mentre ti dirigi a est... supera i mari occidentali tenendo la destra... gira a sud al prossimo incrocio... fare inversione di marcia appena possibile...
Non sapendo scegliere una direzione univoca e - diciamo la verità -  facendomi incantare dalle sirene maliarde dell'ispirazione che tirano chi da una parte chi dall'altra, non ho deciso nessuna strada e le ho decise tutte. Ho deciso che la collezione Porcelain d'ora in poi sarà variabile, suscettibile ad improvvisi pezzi estemporanei, si lascerà guidare dai profumi annusati nell'aria e farà salti geografico-temporali in giro per l'Asia.

Oggi gita in zona Tibet / Nepal con un pezzo nato a causa di un filo di pietre multicolori.
L'avevo preso qualche tempo fa attratta dai colori che mi hanno subito evocato le Lung Ta, le bandierine di preghiere buddiste che svolazzano normalmente intorno agli stupa e sui valichi di montagna. Anche se qui siamo in pianura, ne svolazza qualcuna anche nel mio quartiere, appese ad una ringhiera o fuori una finestra.
I colori sono sbagliati, ma a me ricordavano proprio le Lung Ta e ci volevo fare qualcosa con la carta.
Non ci ho pensato tanto e la lampadina s'è accesa veloce per associazione di idee: lung ta = stupa, stupa = occhi di Buddha.

Buddha Eye | collana in agata multicolor e pendente in carta su castone metallo | multicolor agate necklace and paper pendant assembled on metal castone

Il castone con cornice è indefinibile, secondo me si adatta al Nepal come al Sussex passando per la Birmania. Tornerà, in qualche altro salto geo-temporale... magari con una bella porcellana di Dresda.

sabato 2 novembre 2013

Est, Ovest o Sud?

Dilemma... volendo proseguire il progetto Porcelain, dove dirigersi?
A Nord no. La Russia tartarica non penso offra buoni esempi di decorazione. A Est con il Giappone? A sud con Thailandia, Malesia ed Indonesia? O ad Ovest con Tibet, Nepal ed India? Mmmhh...

Asia | Rossi, Giovanni Iacomo

L'Asia Nuovamente corretta, et accresciuta, secondo le relationi pi moderne da Gugliel Mo Sansone Geografo die S.M.Christ ma. E data in luce, da Gio Giacomo De Rossi in Roma, nella sua Stamperia alla Pace, l`Anno 1687.
In Giappone le porcellane non mancano e neppure le decorazioni in genere. In Thailandia, Malesia ed Indonesia tra batik, decorazioni, tessiture e dipinti potrei starci un anno a dipingere. Tibet e Nepal con i Mandala, gli ossi incisi, i templi, le divinità (una cosa con i citipati la devo fa' assolutissimamente), non ne parliamo. E l'India?? Lasciamo perdere...
Dove vado??
E tutto questo prima di approdare alle coste dell'Arabia Felix con i suoi megatoni di decorazioni, di ceramiche policrome, di arabeschi (e qui il cerchio si chiude).
Lancerò dei dadi su di una bussola impazzita.

giovedì 31 ottobre 2013

Faux broken china

Oggi non mi va proprio di scrivere nulla, quindi... qualche nuovo pezzo e basta! Pigrizia...

Collana Tào (桃 - pesca). Lo sapevate che per i taoisti è proprio la pesca il frutto che rende immortali gli immortali? Sapevatelo!
Ma solo gli immortali più pazienti... la tradizione afferma infatti, che il pesco sacro che ha i frutti dotati di questo potere fiorisce solo una volta ogni 3.000 anni e impiega altri 3.000 anni a far maturare i frutti. Altro che fila alle Poste!
Per questa pesca qui, si fa prima. Basta andare su Blomming!

Tào | collana con perle di vetro a lustro, pendente dipinto a mano su castone metallico | necklace with glass beads, hand-painted paper pendant on metal castone

martedì 29 ottobre 2013

DIY for cat - Halloween costumes

Periodo gattesco e gatte decisamente pazienti. Giuro che non le ho sedate, ipnotizzate, costrette o altro... al massimo corrotte con qualche croccantino extra! :D
Le foto sono poche e pessime, perchè per quanto pazienti e domestiche, la dignità felina ha un limite  e questo limite non comprende il servizio fotografico in costume. Temendo più per la mia vita che per la loro dignità ho deciso che questi pochi sarebbero bastati!

DIY Halloween costumes for cats | Bat&Pumkin
Non sono meravigliose? Mimì la rossa, visto il girovita si è beccato il costume da zucca mannara e lo sguardo torvo da gobbo di Notre Dame fa capire l'eccezionale livello interpretativo che può raggiungere un semplice gatto domestico se sottoposto a stimoli corretti. Cocò, con il costume da pipistrello-vampiro, è pronta a spiccare il volo dal trespolo, come un qualunque chirottero transilvano.
Volete cimentarvi anche voi con i vostri aMici? Volete sfidare la sorte e rischiare la vita?
Procuratevi del pannolenci, velcro e nastro!

domenica 27 ottobre 2013

Dame cinesi

Niente gioco da tavolo*, ma proprio Dame cinesi. Femmine nobili. Donne aristocratiche. Quella roba lì insomma.
A differenza delle peonie, queste non mi vengono bene neanche con tutto il cervello concentrato sul pezzo. Ma stavolta è colpa del fidanzo che, inorridito dal fiorame si è invece dimostrato entusiasta delle dame... sarà che gli garbano le femmine tutte, anche quelle dipinte? Comunque ho seguito il consiglio del concubino e mi sono concentrata sulla figura femminile.
Avrei voluto avere maggiori informazioni sulla storia del costume cinese, per poter inquadrare correttamente quello che stavo disegnando ma ho scoperto che le mode antiche erano incasiante quasi quanto quelle attuali, ragion per cui, ho abbandonato qualsiasi velleità di veridicità storica e ho lavorato di fantasia. Molta fantasia.
Colori, tessuti ed acconciature a caso... ho creato una vera e propria Chinoiserie!


Porcelain PinkLady | orecchini di carta dipinti a mano con fiori in vetro stampato | handpainted paper earrings with glass flowers




Porcelain PinkLady | orecchini di carta dipinti a mano con fiori in vetro stampato | handpainted paper earrings with glass flowers

mercoledì 23 ottobre 2013

Porcelain Peony

Avevo sempre fatto l'associazione mentale: fiori dipinti = vecchia zitella inglese. Ragion per cui mi sono sempre ben guardata dal dipingere fiori, vuoi per l'inglese, vuoi per la vecchia.
Per la zitellaggine è un altro discorso...
Tutto ciò, finchè non mi sono imbarcata in questo progetto Porcelain. Partendo dalla Cina, vuoi o non vuoi, i fiori in qualche modo tocca infilarceli! Che siano di loto (arrivano) o di peonia o di crisantemo prima o poi vanno fatti ed ho scoperto - con un po' di terrore - che non sono così male da dipingere.
I primi segni della zitellaggine? Della vecchiaia? Dell'anglitudine da tazza di the alle 5? Bho... Vallo a sapere!
Quel che so è che praticamente li dipingo in automatico, con metà cervello. L'altra metà la posso usare per guardare il telegiornale o parlare al telefono, l'importante è avere le mani libere mentre al resto ci pensano dei neuroni antichi che s'erano formati professionalmente durante gli anni di Istituto Europeo di Design. Poi li avevo messi in outsourcing a fare altro, che ne so... decorazione di dolci o riverniciatura annuale dei soffitti e me li ero dimenticati. Loro erano convinti d'essere ad un passo dalla pensione, ma - poveri scemi - s'erano illusi! Che non lo sanno che qui, chi è nato dopo il 1970, la pensione al massimo se la può sognare?? Tsè! A lavurà! Di corsa!
E quindi a far peonie... li sento che mugugnano:
Roba da zitella! Fiori? Che schifo! Guarda che ci tocca fare per avere un tozzo di glia! Ao' famo sciopero! Ma dove stanno i sindacati neuronali quando servono?
Possono strillare quanto gli pare. Le dittature illuminate sono le mie preferite! :D

PinkPeony | orecchini dipinti a mano su cartoncino Canson | Handpainted paper earrings on Canson cardstock

Per dovere di cronaca diciamo che, per la cultura cinese, le peonie rappresentano la bellezza e l’amore, l’affetto, ma anche la buona fortuna e più in generale la primavera. Più precisamente simboleggiano la tarda primavera-inizio estate e tra le raffigurazioni dei fiori cinesi delle quattro stagioni, insieme al loto, ai crisantemi, ai fiori di pruno è metafora della bellezza femminile e della riproduzione, in special modo quella rossa che simboleggia il lato erotico femminile.
Questa è rosa e simboleggia l'amore romantico (l'ho scoperto DOPO averle dipinte) ed hanno il retro in Murano Cotton Paper Amethyst. Gocce sfaccettate in agata tinta completano i pendenti in cartoncino Canson.

PinkPeony | orecchini dipinti a mano su cartoncino Canson | Handpainted paper earrings on Canson cardstock

lunedì 21 ottobre 2013

DIY for cat - feeding game station

Grazie alle portentose vibrisse ed ai poteri magici di cui dispongono i felini di ogni taglia, le teppiste hanno annusato l'arrivo dell'inverno e si preparano al cambio di stagione.
Hanno smesso di perdere pelo, non sanno più spalmate negli angoli più freschi di casa, iniziano ad indugiare nelle pozze di sole sul pavimento (fino a qualche settimana fa le evitavano neanche fossero state dei vampiri a pelo corto) e soprattutto si è risvegliato l'antico istinto della raccolta di calorie prima del lungo gelo.
Il fatto che passeranno la stagione invernale ad una temperatura media di 18°/22°, per loro è assolutamente trascurabile e l'imperativo biologico di metter da parte (meglio se in pannicoli adiposi) per affrontare le carestie invernali non sente ragioni. Fame! FAME! FAMEEE!!!
I miagolii furiosi m'accompagnano ogni qualvolta m'avvicino alla cucina e il fatto d'aver aggiunto 5gr al giorno di croccantini ad ognuna... non è servito a calmare le furie feline.
Se dessi loro tanto cibo quanto chiedono, in capo ad un mese mi ritroverei con due barili muniti di coda ed orecchie, già così sfioriamo i 5kg l'una ed il diametro di Mimì è periocolosamente vicino a quello di una damigiana.
A problema soluzione! Ora, se non voglio aumentare la quantità di cibo, posso però aumentare la quantità di tempo necessario a mangiarlo, quindi le tengo occupate e le stimolo con una "caccia" virtuale al croccantino selvatico.


sabato 19 ottobre 2013

Caos fertile

"Il consiglio che sto per darti forse non è mai stato dato a una Bilancia in tutta la storia degli oroscopi. Potrebbe anche essere in contrasto con l’eleganza e il decoro che ti caratterizzano. Nonostante questo, sono convinto che sia il consiglio giusto. Penso che ti aiuterà a sfruttare al massimo gli impulsi estremamente insoliti che stai provando in questo periodo. Ti spingerà a generare una gran quantità di caos fertile che nel tempo produrrà innovazioni importanti. Sei pronta? Il messaggio viene dal libro Do the work di Steven Pressfield: “Resta primitiva. L’atto creativo è primitivo. I suoi princìpi sono gli stessi della nascita e della genesi”." -Brezsny-
Ora, sul caos inteso come disordine, posso anche essere d'accordo, sul fertile non so ma intanto ci provo!
Le interminabili giornate passate nei musei londinesi, evidentemente, avevano bisogno di sedimentare un po' per poter essere limo per questo caos creativo tanto atteso. Da lunedì sono in pieno fermento con giorni di disegno, colorazione e tentativi di accoppiate valide tra carta e pietra. Questa volta ho seguito il flusso... prima il disegno di base e poi la progettazione. Funzionerà?


Pink Peony con gocce sfaccettate di agata rosa | acrilico su carta

Huanglong 黃龍 con base metallica ovale | acrilico su carta

giovedì 17 ottobre 2013

Acquisti londinesi

Oltre ai musei, ammettiamolo, Londra ha una marcia in più anche per i negozi. Belli, curati, ognuno con il suo carattere distinto, con vetrine-installazione da far impallidire il più sgamato degli scenografi. Fantastici!
Sarà l'uso del legno verniciato per gli esterni e l'assenza quasi totale di insegne luminose a deturpare le facciate, sarà che non ci sono commessi/e che appena metti piede dentro un negozio t'aggrediscono con un "desideraaaaa??" che ti fa venir subito voglia d'andartene, sarà che ci sono prodotti che noi vediamo al massimo su Pinterest o su blog d'oltraple, sarà che per alcuni prodotti i prezzi sono ridicoli (mentre per altri... bisogna aprire un fido bancario!).
Le ragioni sono tante, ma alzi la mano chi non è tornato da Londra con la valigia pericolosamente vicina al limite di peso d'imbarco! Per precauzione, sono partita in andata con il trolley semi vuoto, proprio per lasciare spazio e peso agli acquisti oltremanica.
Se per comprare delle arance o un pacchetto di sigarette devi fare una mini finanziaria (fumatori! Se partite, sappiatelo: non si possono acquistare le sigarette al Duty-Free Shop ed in Inghilterra un pacchetto da 20 costa circa 7,50Euro), dicevamo se per alcuni articoli i costi sono sbalorditivi, per altri sono ridicolmente bassi rispetto a quelli della penisola. Questione di domanda/offerta? Questione di costi produttivi? Di mercato? Di tempo grigio e piovigginoso? Non lo so, so solo che tra CassArt e London Graphic Center mi sarei comprata tutto ed anche di più. Pure le cose inutili o quelle di cui non conosco l'uso.
Mi sono mangiata le mani quando ho visto un piano da taglio A2 (40x60cm) alla cifra 7,50£ (circa 8,80Euro) ed ho pensato alle dimensioni della mia valigia... stavo per piangere!!! I maledetti - per di più - vendono on-line, ma solo in terra d'Albione. Mica mi devi mandare le cose a nuoto!!! Esiste la Royal Mail!
Per cui ho fatto saccheggio di quello che potevo infilare a forza in valigia e questo è il mio principale bottino:


12 tubi di acquerelli Winsor&Newton, 2 confezioni di pennarelli graduati, 2 confezioni di lame per cutter circolare Olfa (introvabili e/o carissime in Italia), 42 fogli di Murano Cotton Paper in toni caldi e freddi, blocco da schizzi. Il costo di tutto questo? 25£, più o meno 30 euro.
Solo di carta di cotone, qui, avrei speso quasi 17Euro, per non parlare degli Staedtler graduati che pago normalemente intorno ai 2,50Euro l'uno... fatti due calcoli, in Italia, avrei speso 30Euro, ossia quanto ho speso per TUTTO. Vabbè!
Non solo belle arti ma anche bijouteria da London Graphic Center, dove ho scovato le basi metalliche della Pebeo che stavo cercando da mesi. Il costo è quasi identico ad alcuni siti di ecommerce che spediscono in Italia, il problema sono i 6/10Euro di spedizione. Conviene se ne prende in quantità considerevole. Adesso provo con queste basi e se la cosa mi convince faccio un bell'ordine!


martedì 15 ottobre 2013

Zhulong paper earrings

Di draghi la mitologia cinese ne è zeppa, ce ne saranno almeno 15 di diverso tipo, di diverso colore, che fanno cose diverse, con uno specifico numero di scaglie, con le corna, senza, marini, terricoli, acquatici o volanti. Uno zoo draghesco.
Il mio è uno Zhulong, letteralmente "buio illuminante" che sarebbe una divinità solare cinese rappresentata da un drago rosso, il cui respiro genera i venti e il battito degli occhi la notte ed il giorno. Dovrebbe avere il viso umano ed il corpo da rettile, ma come al solito ho fatto un po' come mi pare... Quindi dragone classico con tanto di criniera al vento.
Dal momento che il disegno di partenza - questo - era abbastanza ampio (e in realtà non volevo rinunciare a nessuna parte) sono riuscita a ricavare degli orecchini di carta a triplo pendente, con perla incisa a chiudere.
Il gioco è stato quello di sfilettare il drago in una serie di tondi di dimensioni digradanti, ma di riuscire a mantenere una linea ipotetica del disegno. Per rendermi le cose ancora più complicate (sennò che gusto c'è??) ogni tondo doveva contenere sia parti di disegno rosso che parti blu.
L'unico tondo che sgarra è quello con il ricciolo. L'eccezione che fa particolare.

Zhulong | orecchini in carta dipinta a mano e perle in corallo bamboo | paper earrings hand-painted with carved coral beads

Lunghi sono lunghi, ma anche questo fa effetto China, e la perla incisa finale è la ciliegina sulla torta. Trovate solo due perle (di cui una, pure un po' rovinata, mannaggia!) sicchè questi sono davvero pezzo unico irripetibile! Queste sembrerebbero essere di corallo bamboo ma non ci metterei la mano in bocca al drago...

Tradizionalmente queste perle dovrebbero essere di cinabro, ma non penso che ne esistano ancora in commercio legale. Il cinabro è infatti solfuro di mercurio, notoriamente tossico. Sin dall'antichità era ricercato e cavato per estrarne il mercurio, ma da sempre riconosciuto come tossico e potenzialmente mortale. 
I Romani - grandi ottimizzatori - invece di giustiziare i condannati li mandavano nelle cave di cinabro, sapendo che sarebbero comunque morti per l'esposizione al minerale, ma avrebbero lavorato fino all'ultimo risparmiandogli anche il costo del boia.

Zhulong | orecchini in carta dipinta a mano e perle in corallo bamboo | paper earrings hand-painted with carved coral beads

domenica 13 ottobre 2013

V&A Museum

Victoria and Albert Museum -  museo delle arti applicate ed arti minori.
Messo così non attirerebbe neanche gli acari della polvere ed invece - da solo - varrebbe il viaggio a Londra. Un solo giorno non basta per visitarlo, un solo giorno è troppo poco per tutte le meraviglie che contiene.
Il fidanzo, trascinato con la sola promessa di andare al Museo di Storia Naturale che è dall'altra parte della strada, è finito per non volerne quasi uscire dichiarando (testuali parole) "Ho finito la meraviglia".
Il V&A è il più grande museo al mondo di arti decorative, arti applicate e design con una collezione permanente di circa 4,5 milioni di oggetti da tutto il mondo in un'arco temporale di circa 5.000 anni.
145 gallerie su quattro piani per un totale di 51.000mq. Da perderci la testa e lasciarci gli occhi.
Purtroppo - causa devastazione fisica - non siamo riusciti a visitare tutto tutto tutto, il che però ci fornisce una buona scusa per una secondo viaggetto...
Ogni crafter/creativo/designer dovrebbe visitarlo e visto che è possibile fotografare tutto (senza flash e con educazione), come lasciarsi sfuggire l'occasione di rimpinguare l'archivio iconografico? E infatti non si può!
Chiaramente da qui usciranno mooooolti nuovi pezzi della collezione Porcelain e come non iniziare se non dall'Estremo Oriente, con la Cina e le sue incredibili tecniche di Carving&Embroidering?

Carved ivory cascket | China | V&A Museum

venerdì 11 ottobre 2013

Happy birthday to me!!!

No, non è oggi, è passato e non ne voglio parlare. La boa dei primi <anta> si allontana di anno in anno sempre di più, anche se nella mia testa rimango una liceale.
Direi che la mia mente pensa 25, i documenti dicono 43, il corpo grida 55. Ma se gli anni passano, le sorprese non mancano ed i regali diventano sempre più belli.
Arrivato in perfetto tempismo, ma aimè eravamo già in partenza, altrimenti l'avrei sfoggiato in terra d'Albione facendo crepare d'invidia un po' di isolane angle.
Questo regalo è particolarmente emozionante perchè, oltre che essere splendido, è stato una vera sorpresa! La mano dell'artista che l'ha creato è inconfondibile e pensare che sia stato ideato e realizzato per me è stata l'emozione nell'emozione.

Kairòs Gioielli | Necklace

Bellissima, particolare nella sua asimmetria leggera, movimento che coinvolge l'intera struttura financo alla perla dal foro decentrato come a prolungare fino all'estremo la linea curva e sinuosa.
E che dire della perla in ceramica? Un piccolo globo d'acqua fissa, una porzione di cielo brillante, una polla d'acqua d'autunno.
Indossata è ancora più bella, prende vita e c'ha anche un discreto caratterino la signorina! Come la sua creatrice d'altronde... ;)

Kairòs Gioielli | Necklace

Meravigliosa nei colori della mia stagione, assolutamente perfetta!
Martina ha colto nel segno ed al centro del mio cuore, realizzando questo pezzo unico e meraviglioso e facendomene dono. Senza contare che ha reso ben più dolce l'accettazione di un altro anno che passa!!!

Grazie amica mia.

mercoledì 9 ottobre 2013

Paper Leaf su Fashion District Blog

Bisogna andare più spesso fuori dai confini nazionali, se al proprio rientro si hanno sorprese del genere... Vado a rinnovare il passaporto!
Una sorpresa così gratificante e piacevole, rende pressante il rimettersi all'opera quanto prima per non lasciare delusi quanti sono arrivati sulle pagine del blog dopo questo articolo, a firma di Tiziana Borzì, pubblicato sul Fashion District Blog.
Carta e riciclo si possono coniugare con fashion?

Quando riciclo fa rima con fashion
Partendo dalla settimana della moda milanese, durante la quale si è svolta la "4° edizione del So Critical So Fashion, un evento interamente dedicato ad una moda differente, che volge la sua attenzione a principi etici, tessuti biologici, prodotti a basso impatto ambientale, creati da designer all’avanguardia e stilisti indipendenti", Tiziana Borzì prosegue l'articolo parlando dello sconfinato spazio web, dove tra i tanti creativi indipendenti, ha scelto proprio Paper Leaf per rappresentarli.

Onorata? Noooo. Emozionata? Macchè. Direi in ebollizione emotiva!

martedì 8 ottobre 2013

Back from London

Come tutte le cose belle, anche questa è finita! Sigh! Tornati alla base, sotto una pioggia che - per l'appunto - neanche a Londra.
Una bella settimana densa di camminate e stupori museali. Non voglio fare la solita esterofila, ma bisogna ammettere che hanno una marcia in più per molte cose, non sarà tutto rose e fiori ma entrare in un vagone della metro (e di una metro che ha 460km di linee contro i miseri 40km di Roma) e non trovare una scritta, un adesivo, un finestrino graffiato neanche a pagarli, be' è commovente!
Poter entrare gratuitamente in musei eccellenti per reperti e cura, aspettare massimo 10 minuti un autobus anche in zone semi-periferiche, wifi libero praticamente ovunque (metro compresa), locali dove ti puoi sedere, prendere un caffè e rimanere anche ore a leggere o a navigare, vedere una ragazza piercingata/tatuata per ogni dove, che aspetta l'autobus accanto ad una signora velata da capo a piedi senza che nessuno ci faccia caso, parcheggi di scambio per bici da noleggiare ogni km e bici perfette, poter scegliere la cena tra sushi, coreano, indiano, inglese, fastfood o giapponese muovendosi massimo di 1km... poi ritorni in questa remota provincia del mondo e ti prende malissimo...


Sì, il tempo è orribile, grigio medio senza scampo. Sì, hanno un problema con la spazzatura soprattutto nella zona 1. Sì, sono dei bastardi colonialisti che hanno lasciato un'eredità pesante ed a volte irrisolvibile come in Israele o in Afghanistan. Sì, fanno la caccia alla volpe. Sì, gli avvocati s'imparruccano come delle drag queen, ma davanti ad una colazione così va bene qualsiasi cosa!


sabato 28 settembre 2013

London Calling

Niente The Clash, solo giri in giro pioggia permettendo, musei e qualche episodio di shopping creativo. Uno dei 4 London Graphic Center mi sta a 200mt dall'albergo, negozi di craft&beads pure... già lo so, sarà una vacanza dispendiosissima! :D

Mimì&Cocò versione Union Jack

Ci vediamo tra una settimana circa! Fate i bravi mentre sono in terra d'Inghilterra!

giovedì 26 settembre 2013

Nuvole all'orizzonte

Nuvole figurate, anzi disegnate. Nuvole da drago o bestia fantastica qualsiasi, purchè volante o emettente vapori. Divertenti da dipingere, si lasciano disegnare docilmente, quasi accompagnando il pennello nelle giravolte batuffolose delle spirali.
Queste nuvole qui, erano state dipinte come prova per il drago rosso (), ma erano così carine che non mi andava di lasciarle a prender polvere in qualche cassetto o di buttarle nel cestino della carta da riciclo.
Clouds_01 il gioco è tra i contrasti... forme batuffolose e circolari ma confinate in un taglio rigorosamente dritto che, a sua volta, è opposto alla rondella in agata striata blu che chiude il pendente. Fronte chiaro e decorato, retro blu compatto. Unico elemento comune, che raccorda il tutto è il colore. Blu. Per la simbologia cinese il blu è il colore dell'immortalità, ma temo che i miei orecchini di carta non lo siano, dureranno qualche decina d'anni al massimo!

Clouds_01 | orecchini di carta con agata | paper earrings | Faux broken china earrings | acrylic on paper

Come per gli altri Porcelain, anche i Clouds saranno recapitati, a chi li acquisterà, completi della parte dipinta da cui sono stati ricavati. Un dono per condividere l'originalità e l'unicità di ogni singolo pezzo.

martedì 24 settembre 2013

Fascino mediorientale

A volte succede che un pezzo iniziato in un modo finisca in un altro, magari non troppo distante, ma comunque diverso. Capita perchè durante la lavorazione ci si accorge di alcune cose o perchè quello a in prima battuta sembrava giusto... si rivela meno giusto. A volte, a pezzo finito, l'amore svanisce come dopo una notte di passione, altre volte quello che sembrava solo affetto si trasforma in sentimento duraturo e profondo.
I Samar (dialogo notturno) sono un po' tutto questo. Ipotizzati di una misura più grande e con uno smeraldo a goccia, si sono rimpiccioliti, hanno un po' cambiato la linea finale verso l'occhiello in basso e - sopratutto - è cambiata la pietra. Ametista. L'ametista sta bene con tutto, diciamocelo!
In virtù di tutti questi cambiamenti e perchè così m'ispirava, loro, si chiamano Samar che significa semplicemente parlare nella notte. 
Ma ha anche il significato di ombra della luna, quell'ombra senza tempo dove tutto può esser detto tra due amanti che s'incontrano segretamente. Troppo? Forse sì, ma loro sono davvero speciali.


Samar | orecchini in cartoncino di cotone, orone ed ametista | cotton cardstock earrings with amethyst beads

Certo non sono degli orecchini adatti a tutti i giorni, per andare a fare la spesa o alla Posta, esigono un certo impegno nell'indossarli. Insomma c'hanno il loro caratterino ombroso e pretendono d'esser portati in un certo modo. Come? Non lo so, io li creo e basta, il portamento mettetecelo voi!

Samar | orecchini in cartoncino di cotone, orone ed ametista | cotton cardstock earrings with amethyst beads

domenica 22 settembre 2013

Fenghuang ovvero uccellacci mitologici

Le simbologie sono complicate, quelle cinesi sono folli. Neanche un'appassionata di Beautiful riuscirebbe a stare dietro a tutti i doppi/tripli/quadrupli significati.
E' vero che hanno avuto un paio di migliaia di anni per ricamarci su, ma a mio avviso, c'è una certa propensione alla complicazione sadica dei significati. Draghi, tigri, fenici, tartarughe, crisantemi, farfalle e pipistrelli, bamboo e grilli, fiori di loto e gru, rospi, gatti e zucche, tutto fa brodo per poter trovare un perchè nascosto. Quando poi i soggetti sono particolarmente simbolici, sul loro significato si può trovare di tutto e... il contrario di tutto! La fenice è uno dei simboli più gettonati, complicati ed - a volte - privi di senso. Quindi, dopo le sguiscianti koi, dei pennuti impegnativi ci stavano tutti.
Diciamo pure che un uccello mitologico è presente in tutte le culture mondiali, dal Quetzalcoatl messicano al Milcham ebraic, dal Bennu egizio al Garuda indiano e la cosa particolare è che tutti questi animali mitologici avevano la capacità di morire, bruciando o meno, e risorgere. Ora, se è plausibile ipotizzare una passaggio interculturale dei simboli (es: la fenice giapponese si chiama Karura che è una trasformazione del sanscrito Garuda, il che implica un passaggio di informazioni) meno plausibile è il passaggio verso le Americhe con il già citato Quetzalcoatl, ma anche con il Wakonda degli indiani Dakota e Omaha. Interessante eh? Giacobbo ci tirerebbe fuori una trasmissione, io degli orecchini di carta! Meglio, molto meglio.
Per dissociazione, la fenice cinese, simbolicamente impegnativa, non si getta nel fuoco per rigenerarsi ma si riproduce come gli altri volatili. Fa le uova!

Fenghuang (鳳凰) o per gli amici Fèng (凤). Blu cobalto su giallo zafferano con perle in agata bianca.

Fèng (凤) | orecchini in cartoncino Canson dipinto a mano e perle incise in agata bianca | handpainted earrings with carved agate beads
Le prime  rappresentazioni della fenice cinese risalgono a settemila anni fa, come amuleti di giada delle tribù della Cina orientale ... Durante la dinastia Han (206 a.C. - 220 d.C.), il Fenghuang era usato come simbolo del Sud, maschio, Feng, e femmina, Huang, uno di fronte all'altra. Era anche simbolo dell'imperatrice nella coppia imperiale, mentre il drago rappresentava l'imperatore. Per questo motivo i due animali erano raffigurati nelle celebrazioni di nozze come buon auspicio per la relazione coniugale, un'altra metafora di yin e yang. Inoltre, nelle decorazioni delle case, stava a significare che le persone che vivevano in quell'edificio erano leali ed oneste poiché la fenice vive in posti dove non c'è corruzione. (fonte: Wikipedia)

Fèng (凤) | orecchini in cartoncino Canson dipinto a mano e perle incise in agata bianca | handpainted earrings with carved agate beads

venerdì 20 settembre 2013

Sant'Archivio II - La carica dei piccoli

Come al solito Sant'Archivio, se ben evocato e gestito, ti fa la grazia di tirar fuori un altro post senza stare ad ammattire più di tanto! L'ammattimento è tenerlo ordinato (Sant'Archivio). Sennò niente grazia ma solo caos e maledizioni.
Carrellata a tema "piccoli". Una tripletta di orecchini di carta dalle dimensioni contenute, ma non per questo meno interessanti. Anzi. L'impegno per il disegno ed il ritaglio costretti nelle dimensioni ridotte, rende questi pezzi ancora più difficili da realizzare rispetto ai BigSize. Sicuramente i molossi fanno più scena e sono di maggior impatto, ma questi "piccoli" sono più impegnativi sopratutto in fase progettuale. Quando si lavora su grosse dimensioni, il decoro può avere delle ricchezze, degli abbellimenti che minimizzano gli eventuali vuoti o incertezze del disegno, che "distraggono" l'attenzione dal particolare a favore dell'impatto generale. Su dimensioni ridotte, invece, tutto dev'essere in perfetto equilibrio, le forme devono essere quelle giuste senza essere spoglie o minime ne' cadere nell'eccesso e soffocare il disegno.
I GoldTears_02 si basano sulla forma a cuore (che non amo particolarmente) che è creata da due riccioli speculari che si baciano a formare il corpo centrale. Dai due riccioli dipartono verso il basso le linee che, chiudendosi, formano il cuore. Una briolette in vetro color topazio completa questo primo paio di orecchini di carta. Anzi di cartoncino di cotone, ad essere precisini.

 
GoldTears_02 | orecchini in cartoncino di cotone, oroene e briolette in vetro | handmade papercut earrings with faceted glass briolette


GoldTears_02 | orecchini in cartoncino di cotone, oroene e briolette in vetro | handmade papercut earrings with faceted glass briolette


mercoledì 18 settembre 2013

Carpe Diem o Carpe Koi?

Dum loquimur fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero


Dopo cave canem, gustibus non disputandum est e verba volant, scripta manent, carpe diem è una delle locuzioni latine più usate ed abusate in assoluto. Quasi tutti noi possiamo testimoniare di un doloroso assassinio linguistico, chiunque ha assistito impotente all'omicidio locutorio da parte di qualche collega/capo/amico che si piccava di saper citare Orazio senza neanche saper l'italiano. Anzi l'itagliano.
Ho sentito cose che voi umani...
Tutto questo mi è venuto in mente dipingevo delle Carpe Koi. Loro:

Koi | acrilico su cartoncino Canson | acrylic on Canson card stock 
Non è che mi facciano impazzire le carpe, in genere. Queste in particolare. Forse perchè sembrano dei pesci rossi giganti con i baffi... Però sono un soggetto assolutamente coerente con il progetto Porcelain e non potevo esimermi dal ritrarne almeno un esemplare. O no?
Sono già state sfilettate in un paio di orecchini ed anello d'accompagno. Già su Blomming, per la cronaca. Porcelain Koi orecchini+anello

Porcelain Koi | orecchini ed anello in carta dipinta a mano e perle in corallo rosa | paper earrings and ring hand-painted with carved coral beads 


lunedì 16 settembre 2013

Porcelain - work in progress

Sto mettendo un sacco di carne al fuoco, anzi per meglio dire, sto mettendo un sacco di carta ai pennelli e - poi - alle lame. Prima o poi faccio qualche pasticcio... vedrai eh...
Dal bianco/blu sono già passata al blu/colore e poi al colore full. Adesso il progetto Porcelain sta diventando ambizioso, forse quasi ridicolo. L'idea è quella di esplorare il decoro fittile in un viaggio da Oriente ad Occidente e farne una collezione di cartagioielli. Non so se la cosa possa essere fattibile e con che tempi, io intanto inzio, perchè chi ben comincia è a metà dell'opera. (Questo per completare la sagra dei modi di dire)

L'esperienza ceramica cinese (1a tappa) è mostruosamente ampia e gioco forza, prenderò solo gli aspetti più rappresentativi e/o interessanti e/ riproducibili degnamente. Dalla ceramica Tang a quella Quing la storia è davvero luuunga. Tanto per rendere l'idea: il famoso "esercito di terracotta" è stato fatto realizzare da Qin Shi Huang, primo imperatore della Dinastia Qui, prima del 210 a.C.*
Quasi 8 secoli dopo, sotto la dinastia Tang (618-907 d.C.) viene inventata la porcellana e si prosegue così fino al 1911. Quasi 2 millenni di cocci...
La farò più breve! :D Partita dalla decorazione bianco/blu ho già messo le mani su quella a due colori con un drago tra le nuvole. Ho preso come un segno del destino il fatto d'aver trovato nella bottega dei cinesi di quartiere un set di pennelli da calligrafia a 2Euro (qualità infima, divertimento massimo). Scelto il decoro, ricalcato con carta grafite sul retro di un cartoncino Canson bianco.


Si parte con il Blu di Winsor (altra dinastia... mh...) per le parti vegetali e nuvolose, facendo ben attenzione a non "sforare" dai confini, visto che l'acrilico passato allungato come l'acquerello è trasparente e non coprente, quindi in caso di sovrapposizioni si ottiene un terzo colore.

giovedì 12 settembre 2013

Sant'Archivio - orecchini di carta dell'estate appena passata

Momento strano... testa vuota e mani veloci. Mi è presa una smania di pittare da mane a sera che non ricordavo più dai tempi dell'IED. Sarà la vecchiaia incipiente che mi fa tornare indietro nel tempo? Sarà che sta cosa nata per dare requia alla mia spalla scassata, mi sta intrigando sempre di più? Bho... non mi faccio troppe domande e sfrutto il momento.
Però, prima intacco un po' di SantArchivio che - povero - sta per scoppiare ed in fondo rischio di perdermi i pezzi per strada. Come al solito in questi casi, ho dimenticato cosa ho postato su FB, cosa qui e cosa è già su Blomming... andrò in ordine alfabetico!

Arabesque Arborea, orecchini di carta di cotone nero, orone e briolette vintage di onice (?) agata nera (?). Non lo so con certezza, facevano parte dei "regali della cantina" e su questi pendenti erano perfettissimi. Già indisponibili, adesso seguono i lobi della proprietaria tra Roma e Milano.

Arabesque Arborea | orecchini di carta di cotone, orone e briolette nere | Handmade paper earrings with black briolette

Arabesque Asah (Pianta dal verde brillante) piccoli "divertimenti" ispirati ad un elemento decorativo del pulpito di San Clemente a Casùria. Progettati per avere una briolette lunga color topazio, sono finiti ad averne una panciuta verde brillante.
Pure loro partiti non appena messi su Blomming. Ciao ciao.

Arabesque Asah | orecchini di carta di cotone, orone e briolette di vetro | Handmade paper earrings with green glass faceted

domenica 8 settembre 2013

Ming Project anzi Porcelain

[Primi esperimenti con la finta porcellana]
Eccoci al dunque, abbandonato momentaneamente il bisturi mi sono buttata a peso morto sul nuovo esperimento che, manco a dirlo, appena nato si preannuncia già ricco di sorprese.
Intanto riprendere i pennelli in mano mi ha rilassata parecchio (complice anche la semplicità dei soggetti, diciamolo va') eppoi neanche ho "sfornato" i primi pezzi che è già scattata la variante di valico con contributi estremamente orientali. E no, non si tratterà di porcellane ma sempre di qualcosa di molto esotico. Diciamo che c'entra la Malesia, anzi una #malesiaswap.

Ma non precorriamo i tempi ed andiamo con ordine. Dicevo un paio di post fa, della mia decisione obbligata di mollare per qualche tempo lame e bisturi causa acciacchi dell'età e del mestiere e dell'idea di dedicarmi per qualche tempo a qualcosa che non fosse di eccessivo stress per le mie articolazioni anzianotte. Altrettanto prontamente Barbara, nei commenti, mi ha fatto notare di come un ostacolo possa diventare un punto di forza, il che unito alla voglia di "qualcosa di nuovo" ed a qualche "velata" richiesta indiretta causate dalla IV puntata di [Modelli e riferimenti], dove mostravo un bozzetto preparatorio per dei pannelli dipinti con collezione di porcellane, insomma metti tutto assieme ed è venuta fuori l'idea del Ming Project.
Decorazioni delle porcellane Ming (bianco/blu), dipinte su carta ed utulizzate per creare gioielli di carta. Questo il concept base. Quindi il decoro non più inciso ma semplicemente dipinto.
Chiaramente è partita la ricerca iconografica relativa al "decoro Ming" ma grazie alle disavventure passate avevo giù parecchio materiale di riferimento.*
Per iniziare qualcosa di facile facile, un decoro floreale su base ovale, multistrato per avere uno spessore solido e retro blu in tinta con il decoro frontale. Per montare il tutto, due perni da resina polimerica con anello e delle perle cilindriche in avveturina per chiudere il pendente "alla cinese".

Porcelain Tuǒ | orecchino in carta con decoro dipinto a mano e avventurina | handpainted paper earrings, avventurine beads

sabato 7 settembre 2013

#Malesiaswap - un pezzetto di Paper Leaf volerà in oriente!!!

Mancano 2 giorni alla partenza di #malesiaswap, il primo viaggio sperimentale basato sullo swap. Presto inizieremo a sapere come procedono le tappe di questa fantastica esperienza che non sarà solo un viaggio ma anche un'occasione di far conoscere l'Italia in Estremo Oriente.
I due ideatori/viaggiatori/brand ambassador/reporter di viaggio, ossia la Paper Designer, Event Planner, Blogger Barbara Perrone ed il Soul Photograper Davide Tiezzi, non solo se ne andranno in giro tra Singapore (da dove arriveranno sorprese culinarie - Stay Tuned!) e Kuala Lumpur,  tra Kuching e Penang, ma porteranno con loro un po' d'Italia. E che Italia!
Fashion, food&style hanno già trovato posto nelle valigie dei nostri viaggiatori e tra questi c'è anche Paper Leaf! Che onore!!!

Biscottificio Belli | Spuma di Sciampagna | Marville | Paper Leaf | Rough Guides Feltrinelli | Samsung Italia
Sì sì davvero! E' un grande onore partire per la Malesia e con l'importante compito di rappresentare almeno una parte della meravigliosa galassia della creatività artigiana italiana.
Ma non è finita qui, perchè il dialogo est/ovest continuerà anche dopo il termine del viaggio. Come? Seguite l'avventura di #Malesiaswap e lo scoprirete!!!

Paper Leaf & Marville

Quindi pronti a decollare? -2! Da lunedì #Malesiaswap su:

bagnidalmondo
lowcostwed
duemilaecredici su VanityFair.it,
notthesamestuff,
followingyourpassion,
paperleaf,  
tavolaeviaggi.


venerdì 6 settembre 2013

Ancora un po' d'estate - granita di melone

L'anno scorso l'estate durò fino ad ottobre inoltrato ed i primi maglioncini leggeri li tirai giù per novembre. Un'estate che sembrava non finire mai.
Quest'anno non sembra annunciarsi così luuuuunga come stagione, ma qui nella capitale fa ancora un discreto calduccio (30° in casa, ore 17.00) tanto che si gira ancora vestiti leggeri e la notte si cerca l'arietta fresca che entra dalle finestre aperte. Soprattutto se si ha la s-fortuna di dormire con due ThermoCat® che mantengono la temperatura costante a 38° estate od inverno che sia.
Poi magari in un men che non si dica ci troveremo con la neve alla porta a sognare la spiaggia rovente!
Nel dubbio, qui si sfrutta quel che di buono concede ancora l'estate e quel che di ottimo offre l'incipiente autunno, sicchè si continua con le granite mentre si sgranocchiano le prime more.
Oggi <Granita di Melone> con panna e guarnizione di Erba Citrina. O Erba Luigia, Erba Cedrina o Lippa o Erba Luisa, Limoncina o Verbena odorosa o come diavolo la volete chiamate. E' quell'arbusto a fogliette oblunghe che appena toccate sprigionano un intensissimo profumo di Brooklin-Gomme-Del-Ponte al limone. Ma esistono ancora? Mh...


Granita di melone con panna ed erba citrina | Melon slush with cream and grass citrine

Parliamo di cose serie, altro che gomme da masticare! Qui si producono slurperie di prima classe, e se volete potete cimentarvi pure voi. Basta prendere:

lunedì 2 settembre 2013

Segno zodiacale: (s)bilancia

Settembre è il mese della ripartenza, dei buoni propositi che neanche per l'anno nuovo, dei "quest'anno, cascasse il mondo, a settembre faccio..." il corso d'inglese, la palestra, etc.
A settembre riniziano pure i corsi a fascicoli e le raccolte in edicola. Di solito le case editrici stampano i primi 5 fascicoli con tirature mostruose, poi i successivi 5 dimezzano le copie ed a partire dal numero 10 campano su chi - pazzo - s'è fatto l'abbonamento a tutte e 300 le uscite.*
Mese dei buoni propositi e delle crisi da rientro in ufficio, mese un po' incerto tra il dire ed il fare, mese dalle grandi aspettative ma dai risultati altalenanti. Potevo nascere altrove? Assolutamente no!
(S)Bilancia di nome e di fatto! Sì è vero che lo sbilancismo inizia il 23 e che il vero mese è ottobre, ma io mi sento settembrina nei colori rossi e verdi e sbilancina in tutto il resto (risultati altalenanti, discontinuità, incapacità nel soffermarsi più di un tot su qualcosa, distrazione, distrazione, distrazione... che stavo dicendo?)
Settembre è tempo di cambiare, niente pecore che scendono a valle, ma qualcosa di diverso ogni tanto bisogna farlo, qualche cambiamento che faccia spostare la prospettiva da cui si guarda il proprio orto. Per farla breve, penso di prendermi una piccola pausa dall'intaglio della carta.
Perchè? Perchè ho voglia di cambiare qualcosina, di non fossilizzarmi sulle stesse tematiche, ho voglia di sperimentare nuovi sapori. Eppoi c'è il fatto che la mia spalla destra è quasi defunta, calcificata e malmessa ed ogni sessione di taglio sta diventando sempre più difficile e dolorosa. Visto che per incidere (come per dipingere) si usa la spalla come fulcro di rotazione e non il polso come per la scrittura, va da se' che la mia è sottoposta ad uno stress inaudito e non è il caso di tirare troppo la corda. Anzi i tendini, in questo caso... Senza contare che è inutile spendere soldi in fisioterapia riabilitativa se poi basta un pomeriggio al piano da taglio per vanificare la seduta (e quindi i soldi, il dolore della fisio, il tempo, etc).
Quindi per un po' di tempo forme semplici, niente arabeschi e tagli dritti. Al massimo circolari! Per ovviare a queste nuove "direttive dall'alto" e di conseguenza alla mancanza di decorazione, sto sperimentando una decorazione dipinta. Se non posso tagliare... posso dipingere! E' sempre stressante per la mia spalla, ma la forza che devo usare è decisamente di meno e di conseguenza è minore il carico che vado a fare sull'articolazione. Qualcosa su FB l'ho già fatta vedere (qui) ma dedicherò tempo e spazio a questo nuovo "trend" anche qui sul blog.
Tanto lo so che questa pausa sarà breve, m'inventerò qualcosa e gli Arabesque torneranno più belli e più superbi che pria!

Nel frattempo l'archivo fotografico è ingrassato durante l'estate e volendo tenersi cauti, ho pezzi per pubblicare abbondantemente per i prossimi due mesi, in tempo per riniziare ad intagliare come si deve! Ma per ora... i penultimi nati della collezione Arabesque.
Damasco_02, ispirati al tessuto di cui il nome. Grandicelli ma light, 6gr l'uno. Leggeri leggeri!

Damasco_02 | cartoncino di cotone, orone, mezzi cristalli | Cotton paper earrings, faux gold leaf, faceted glass beads
 Già su Blomming, in tutto il loro splendore da 50millimetri!  Intaglio deluxe e cura dei particolari.

Damasco_02 | cartoncino di cotone, orone, mezzi cristalli | Cotton paper earrings, faux gold leaf, faceted glass beads
* Perchè so sta' storia dei fascicoli? Lo so perchè nell'epoca d'oro dei corsi su cd Rom lavoravo nell'ambiente e se qualcuno di voi ha "un" corso d'inglese su cd rom che ancora gira per casa... ecco ci sono in mezzo pure là! Dovunque! Dovunque!

lunedì 26 agosto 2013

Modelli e riferimenti - IV puntata

Si rientra e si rientra a regime. Quest'anno niente vacanza-vacanza d'estate, solo qualche giornata rubata qua e là alla calura estiva, tanto per staccare ed uscir di casa.
Lavoro di grafica in pieno agosto, alla fine, m'ha inchiodato al mac per buona parte del mese, monopolizzando attenzione ed energia.
Però qualche giro in giro c'è scappato, una puntata in Abruzzo, un weekend lungo al mare del Circeo, una visita veloce all'abbazia di Fossanova. E la notte - unico momento fresco e silenzioso - s'è lavorato d'intaglio e di bisturi, di matita e di progetto.
Un po' per concludere il discorso dell'archivio personale e del suo uso, un po' per condividere come vien fuori un mio carta gioiello, un po' per far capire il mio metodo di lavoro, ho messo "in chiaro" la genesi di un Arabesque. Non il come si fa, ma il come nasce.
Non è che tutte le mie creazioni nascano esattamente in questo modo, ma è esplicativo di come un qualcosa di apparentemente lontanissimo (come un pezzo di architettura) possa essere trasformato, rielaborato ed interpretato fino a farlo diventare "altro".
Ma un "altro" che porti ancora con se il profumo, l'idea, il ricordo del precedente, dell'antenato. Ecco come...
Tra i giri in giro c'è stata una scappata a San Clemente di Casaùria, meraviglioso pezzo di romanico abbruzzese. Danneggiato dal terremoto di qualche anno fa, è stato restaurato impeccabilmente  ed in tempi brevi (sarà stato il fatto che uno degli sponsor era estero??? Mha! Nel caso, World Monument Fund Europe, grazie!). Riaperto al pubblico silenziosamente e senza pubblicità - vogliamo scherzare che ci dovesse capitare qualcuno apposta? - ce lo siamo goduto con l'unica compagnia delle cicale.
Ed io me lo sono goduto facendo foto. Foto di ogni particolare, di ogni pezzetto del pulpito, dell'ambone, del maestoso portale, di ogni insomma. Dalla facciata - per l'intanto - è venuto fuori questo:

Dalla pietra alla carta


Quasi irriconoscibile dall'origine, rivisto e corretto in base alle esigenze ed alle possibilità d'intaglio, adattato per diventare un ornamento da lobo. Una palmetta del pulpito è diventata un altro paio di orecchini e sicuramente il "saccheggio virtuale" porterà a qualche nuovo pezzo.
Ho già adocchiato un altro paio di decori che fanno proprio al caso mio...
Loro, gli orecchini Isdihar, già sono su Blomming.



PS. Isdihar in arabo è un nome femminile che significa fiorente, rigogliosa. E come non usarlo, visto che di elemento vegetale si tratta e per di più doppiato, duplicato. Più rigoglioso di così!