Diciamo che sono nera. Per usare un'espressione gentile, nera come il fondo di un pozzo abbandonato in una notte senza luna. L'avevo già detto che odio la cialtroneria sul lavoro, ma quando quest'ultima si mescola alla malafede e - ancor peggio - al raggiro, davvero divento una bestia e auguro il male senza ritegno alcuno. Per ora sono al lancio di anatema base, che comprende 6 mesi di piccole sfighe assortite (ruota bucata, cellulare nel tombino, mal di testa del weekend, brufolo gigante in mezzo alla fronte, mancanza d'acqua in mezzo alla doccia, batteria della macchina morta di sabato sera a 50km da casa, bancomat risucchiato allo sportello, smarrimento documenti, smarrimento chiavi di casa, etc), lo step successivo è la maledizione cattiva, quella che risale l'albero genealogico fino alla 7a generazione e segue per le successive 5 vite future. Vabbè per farla breve nell'ultimo mese ho lavorato come una matta, week end compresi, e fin qui nulla di che. Il problema è che adesso, per un problema societario che non voglio neanche sapere, forse non verrò pagata. Ma intanto devo consegnare gli esecutivi, che sono l'unica arma che avrei per avere i soldi, sennò davvero non mi pagano.
Insomma, se non consegno i lavori non mi pagano, se li consegno forse non mi pagano. Che figata eh?
Quindi non è che mi sia dedicata tanto alla creatività mia, ho perso un mercatino e mi sta andando di traverso anche seguire i lavori di casa. Non ci ho proprio la testa. Neanche per aggiornare di tanto in tanto il blog o sbirciare negli altri.
Tanto adesso passa, una settimanella e sono di nuovo attiva, devo solo far sbollentare il nervoso e pensare che io ho una vita meravigliosa, un compagno fantastico, due micie miciosissime e fra un po' andremo tutti e quattro nella nostra nuova casa.
Di solito è il lunedì ad essere nero, stavolta no. Sono molte le cose che mi fanno girare le ovaie ma una delle migliori, per farmi davvero (bip)are, è la cialtroneria sul lavoro. Non aggiungo altro.
Per rilassarmi mi sono messa a lavorare di pinze, carta non se ne parla... la carta è intollerante al nervoso, reagisce malissimo e poi è peggio. Quindi qualcosa di facile e lineare, senza andare a cercare "Maria pe' Roma" come si dice. Decido la forma, scelgo le perle, assemblo il tutto e mentre sto lì a guardare il risultato, una vocina dal fondo del cervello squittisce.
"Sono uguali!"
"Sono uguali!"
Si tra di loro ci sta che siano uguali... ma sono uguali a qualcos'altro.
Erano uguali ad un paio fatto circa 3 mesi fa... ho scelto pure le stesse perle di corniola.
E' l'inizio della demenza? La memoria fa cilecca? Poche idee e sempre quelle?
Non lo so, fatto sta che quando non è giornata, non è giornata e meglio lasciar perdere!
Questi quelli di ieri....
Questi quelli vecchi. Praticamente uguali.
Di venerdì in venerdì domani è il grande giorno! Le belve pelose tolgono punti e collare e torneranno a fare il solito casino. Quindi ecco le ultime foto della tortura.
Mimì imperatrice aliena.
E Cocò che per la disperazione si è data alla lettura!
Non sono scappata all'estero (magari!), ne' caduta ammalata, ne' niente. Sono solo assolutamente priva di tempo! Mi sono arrivati dei lavori free lance e visti i tempi di vacche magre - magrissime per l'esattezza - ho accettato di fare tutto e quindi via alle nottate davanti al computer alternate alle modifiche. Ma se deve fa'.
Nel pochissimo tempo rimasto, mi sono fatta uscire quello necessario per l'ultima creatura. Orecchini tanto per cambiare! Ma questi sono stati creati ad personam... per la mia dentista, una bella e giovanissima fanciulla, con la pelle candida e una cascata di capelli neri.
Volevo fare qualcosa che fosse visibile anche con i capelli sciolti, che "uscisse" dalla compattezza del nero e che riprendesse la morbidezza dei capelli.Devo dire che alla fine il risultato mi soddisfa... spero davvero che le piacciano!
Questa forma sinuosa non mi dispiace per niente ed ottenerla non è neanche difficilissimo, solo un po' di accortezza quando si devono mettere "in forma". Poi la doratura, le perle e per ultima la laccatura. Come al solito!
Questa volta niente assistenti... miciuzze sante, stanno impazzendo tra il caldo e il collare elisabettiano, Cocò sembra una vecchia zia con il colletto inamidato e Mimì è stata ribattezzata Area 51. Sembra un imperatore alieno! Vabbè sabato togliamo i punti e torneranno a fare le assistenti pelose!