venerdì 24 dicembre 2010

Allergia al Natale

Ebbene sì, lo confesso... appartengo a quella minoranza a cui il Natale provoca le allergie più disparate.
Allergia ai parenti, orticaria da pelliccia di renna, fotofobia da luminarie, allergia al regalo della zia (che se ti dice bene è solo brutto, ma se si è impegnata veramente è mostruoso), ipersensibilità agli spot televisivi dei panettoni (che sono anni che non ne girano uno nuovo e i bimbi dello spot adesso sono maggiorenni), perdita dell'udito al suono di canzoni natalizie, attacchi di panico da centro commerciale, eritema da carta da pacchi, mal di testa da cenone, spasmi muscolari da sorriso forzato. Roba così... e non c'è antistaminico che tenga di fronte all'allergia da Natale.
Ma, per fortuna, dopodomani sarà tutto finito e se riparlerà fra un anno.
Quindi a fare gli auguri, questa volta, ci pensano le bestie pelose!




giovedì 25 novembre 2010

Ancora Oriente

Non ho resistito al fascino (in)discreto delle perle e dell'Oriente. Più che altro è che ho smontato delle collane vecchie per cavarne le perle e adesso ne ho in abbondanza, pure troppe! Eppoi i commenti al post precedente erano così entusiasmanti e lusinghieri che mi pareva carino bissare. In realtà il legame con l'Estremo Oriente nasce lontano ed in modo involontario, anzi quasi traumatico... basti dire che correva l'anno 1995 ed il mio primo lavoro d'impaginazione professionale fu una guida per turisti giapponesi in lingua (la loro), realizzato con un Mac con sistema operativo in giapponese! Iniziai con due giorni solo a capire come svuotare il cestino invece di formattare l'hd e finii per imparare a riconosce qualche ideogramma e a farmi insegnare a fare il sushi da Masa, il correttore di bozze jap. Negli anni poi, incontri casuali e rincontri altrettanto casuali hanno fatto il resto.
Bando alle chiacchere, ecco un altro paio di pezzi d'ispirazione esotica. Le foto fanno abbastanza orrore a causa della luce nuvolosa e schifida di questi giorni uggiosi e San Photoshop fa quel che può ma mica tutto!

Per questi primi ho sperimentato l'accostamento della carta al legno. Infatti i "bastoncini" orizzontali che fanno da raccordo alle estremità sono rametti tagliati dalla pianta di erba luigia (o cedrina, limoncina, verbena odorosa o cedrina che dir si voglia) che mi abita in balcone. Speravo che mantenessero il profumo, ma una volta seccati sono diventati inodori totali. Sigh!



Per questi invece mi sono ispirata al periodo Tang, per i colori e le forme.
Quanta cultura eh? E infatti no! Sono semplicemente ricavati da ciò che resta (l'interno) di questi
qua, con l'aggiunta delle perle pendenti ad altezza diverse.
Però il periodo Tang un po' me lo ricordano in effetti. Ma qui ci vorrebbe tutto un post dedicato...



lunedì 22 novembre 2010

Estremo Oriente

Per caso, qualche sera fa, s'è inciampati in un film di Zhang Yimou che non s'era visto, La Città Proibita. Superbamente melodrammatico e contorto, scenografie ipercolorate, costumi sfanzosissimi e gioielli ipertrofici. Ho avuto dei momenti di smarrimento della trama, ma sono arrivata alla fine ipnotizzata dai colori e dalle forme. Evidentemente mi ha davvero suggestionato in qualche modo, visto che per tutta la notte ho sognato e risognato ambienti e scene del film. L'indomani non ci ho più pensato e lì è finita. Qualche giorno dopo mi sono messa a scarabocchiare qualche bozzetto di orecchini e mi sono resa conto che un po' di Cina stava facendo capolino.
Be', certo, non draghi d'oro su nuvole di seta cangiante, ma qualcosa nelle forme mi ha ricordato atmosfere orientali. E poi le perle. Strano, molto strano. Mi sa che
Zhang Yimou mi ha davvero ipnotizzato!



Qualche modifica tra l'idea e la realizzazione c'è... a causa della mancanza di perle adatte e a ripensamenti in corso d'opera.





Però grosso modo i risultati assomigliano all'intento.
Non mi dispiace come "genere", mi sa che sperimento qualche altro pezzo.

lunedì 15 novembre 2010

Le vacanze sono finite.

3 mesi di latitanza dal blog. Ho battuto ogni mio record di fancazzismo applicato. Ma sono stati tre mesi mooolto pieni.

Abbiamo finito il trasloco.
Abbiamo svaligiato Ikea e montato l'inimmaginabile.
Ho smesso di fumare.
Ho compiuto i malefici 40.
Ho iniziato un corso di web designer.
Ho dovuto gestire un momento di crisi visto che l'anagrafe dice "40", il cervello continua a dire: "20!", il corpo replica: "60...".
Le micie crescono con la velocità di una pianta carnivora.
Ho dovuto gestire un secondo momento di crisi di fronte ai 3 chili presi a causa della mancanza di tabacco e all'abuso di cioccolata.

Agosto, tra una cosa e l'altra è passato a fare i pacchi. Settembre ce lo siamo giocato a finire i lavori e a traslocare. Ottobre è andato tra lo spacchettamento, il montaggio e la sistemazione di quelle 7/8 tonnellate di vestiti, documenti, libri, attrezzi, mobili, pentole, computer, scarpe, e quant'altro possa essere contenuto in una casa.
Novembre... eccolo, e finalmente sono riuscita a rimetter mano alla carta.
Ed ecco le creature autunnali:





Se qualcuno ancora bazzica da queste parti, perdono, e non lesinate critiche e commenti!

Le assistenti pelose crescono e salutano.


venerdì 20 agosto 2010

Trasloco

Che fare un trasloco fosse un evento complicato, per quanto emozionante, me lo ricordavo bene. Nella mia vita finora ce ne sono stati due personali e due per "conto terzi" - uno studio e quello del mio fidanzo, ma solo uno era stato condito dalla presenza di un gatto. Ma era una micia tranquilla e in quel periodo aveva il pancione da gatta-matrioska, 7 gatti al prezzo di uno.
Quindi tutto filò liscio con lei che aveva da fare la mamma e non l'esploratrice di pacchi. Il trasloco attuale me lo ricorderò per molto molto molto tempo... 9 mesi a testa, energie a go-go, fantastiche statole da sventrare, spago e scotch a iosa ed una vittima umana a disposizione. Che altro desiderare? Almeno posso dire di rendere felici le mie micie!
In una pausa-pacchi mi sono imbattuta in questo video di Simon's Cat che non conoscevo. Mi sono venuti i lacrimoni dalla commozione... qualcuno mi capisce! E ha immortalato superbamente l'attimo che sto vivendo.

Simon's Cat in 'The Box'


giovedì 5 agosto 2010

Arieccola

Passata l'arrabbiatura mi sono rimessa in carreggiata. I lavori della casa procedono a ritmi serratissimi e ormai manca solo il parquet, che inizierà a essere montato domani, e i ritocchi alla fine della fiera. Davvero non pensavo che una casa potesse cambiare faccia in modo così radicale, ma lo sta - fortunatamente - facendo. Il salone, che è quello maggiormente lavorato, è proprio un'altra cosa rispetto all'orrore di carta da parati che era all'inizio e anche l'ingresso adesso è piacevole, tolti gli specchi a muro stile casa d'appuntamento e il soppalco che riduceva il tutto a una scatola per topi ballerini.
Questo com'era...


E questo com'è per ora...


Insomma, si procede, e di cose da fare non mancano! Nell'attesa di iniziare a fare gli scatoloni mi sono concessa l'acquisto di una piccola incudine e fra un po' inizierò a cimentarmi anch'io nella difficile arte del rame battuto. Vedremo che caverò fuori, dita peste a parte!

A proposito di scatoloni, ho ritirato fuori una scatola con un po' di cose accantonate, perline, pezzi mai montati e roba così e aspettando che ritorni l'ispirazione ho montato due paia di orecchini con perle di carta che mi fanno vacanza al mare o in alternativa Sud America. Sarà che la mancanza di salsedine mi dà alla testa!

domenica 25 luglio 2010

Pece nera

Diciamo che sono nera. Per usare un'espressione gentile, nera come il fondo di un pozzo abbandonato in una notte senza luna. L'avevo già detto che odio la cialtroneria sul lavoro, ma quando quest'ultima si mescola alla malafede e - ancor peggio - al raggiro, davvero divento una bestia e auguro il male senza ritegno alcuno. Per ora sono al lancio di anatema base, che comprende 6 mesi di piccole sfighe assortite (ruota bucata, cellulare nel tombino, mal di testa del weekend, brufolo gigante in mezzo alla fronte, mancanza d'acqua in mezzo alla doccia, batteria della macchina morta di sabato sera a 50km da casa, bancomat risucchiato allo sportello, smarrimento documenti, smarrimento chiavi di casa, etc), lo step successivo è la maledizione cattiva, quella che risale l'albero genealogico fino alla 7a generazione e segue per le successive 5 vite future. Vabbè per farla breve nell'ultimo mese ho lavorato come una matta, week end compresi, e fin qui nulla di che. Il problema è che adesso, per un problema societario che non voglio neanche sapere, forse non verrò pagata. Ma intanto devo consegnare gli esecutivi, che sono l'unica arma che avrei per avere i soldi, sennò davvero non mi pagano.
Insomma, se non consegno i lavori non mi pagano, se li consegno forse non mi pagano. Che figata eh?


Quindi non è che mi sia dedicata tanto alla creatività mia, ho perso un mercatino e mi sta andando di traverso anche seguire i lavori di casa. Non ci ho proprio la testa. Neanche per aggiornare di tanto in tanto il blog o sbirciare negli altri.
Tanto adesso passa, una settimanella e sono di nuovo attiva, devo solo far sbollentare il nervoso e pensare che io ho una vita meravigliosa, un compagno fantastico, due micie miciosissime e fra un po' andremo tutti e quattro nella nostra nuova casa.

mercoledì 14 luglio 2010

Due pezzi facili

Per chi fa il mio lavoro (grafica) non è una novità che i clienti siano indecisi, che spariscano per lunghi periodi per poi risvegliarsi il venerdì alle 18,25, che con aria innocente dicano "mi piaceva di più la prima proposta" dopo che ti hanno fatto fare 24 versioni. Roba così.
Di solito iniziano con "mi piace tutto moltissimo, ma..." e dietro quel "ma" si nasconde il mostro. Freddy Krueger e Alien a braccetto fanno meno paura di quel "ma" e ogni grafico che si rispetti ha sempre con sé dei santini che lo proteggano da tale eventualità.
Ma non funzionano mai.


Santa Anxietè di Malta. Martire. Patrona delle deadline impossibili e dei caffè fumosi.
Lynn Garrett


Santa Pixela. Patrona del ritocco e delle poltrone comode.
Lynn Garrett


I miei attuali clienti sono i principi del "ma" e quindi sono disperata e sfranta davanti al mac con 35° gradi e il 95% di umidità. Per evitare di impazzire del tutto, tra una modifica e l'altra, mi sono concessa due pezzi facili facili e anche un po' riciclosi.
Tanto per cambiare orecchini, ma fatti usando i tondini di carta della foratrice per fogli. Quella classica, bucando carta da acquerello e cartoncino nero. Una/due mani di protettivo opaco e il gioco è fatto. Così tanto per non stare sempre con le mani tra tastiera e mouse!





sabato 10 luglio 2010

Venerdì nero

Di solito è il lunedì ad essere nero, stavolta no. Sono molte le cose che mi fanno girare le ovaie ma una delle migliori, per farmi davvero (bip)are, è la cialtroneria sul lavoro. Non aggiungo altro.
Per rilassarmi mi sono messa a lavorare di pinze, carta non se ne parla... la carta è intollerante al nervoso, reagisce malissimo e poi è peggio. Quindi qualcosa di facile e lineare, senza andare a cercare "Maria pe' Roma" come si dice. Decido la forma, scelgo le perle, assemblo il tutto e mentre sto lì a guardare il risultato, una vocina dal fondo del cervello squittisce.
"Sono uguali!"
"Sono uguali!"
Si tra di loro ci sta che siano uguali... ma sono uguali a qualcos'altro.
Erano uguali ad un paio fatto circa 3 mesi fa... ho scelto pure le stesse perle di corniola.
E' l'inizio della demenza? La memoria fa cilecca? Poche idee e sempre quelle?
Non lo so, fatto sta che quando non è giornata, non è giornata e meglio lasciar perdere!
Questi quelli di ieri....



Questi quelli vecchi. Praticamente uguali.


Di venerdì in venerdì domani è il grande giorno! Le belve pelose tolgono punti e collare e torneranno a fare il solito casino. Quindi ecco le ultime foto della tortura.

Mimì imperatrice aliena.


E Cocò che per la disperazione si è data alla lettura!

mercoledì 7 luglio 2010

Sinuosità

Non sono scappata all'estero (magari!), ne' caduta ammalata, ne' niente. Sono solo assolutamente priva di tempo! Mi sono arrivati dei lavori free lance e visti i tempi di vacche magre - magrissime per l'esattezza - ho accettato di fare tutto e quindi via alle nottate davanti al computer alternate alle modifiche. Ma se deve fa'.

Nel pochissimo tempo rimasto, mi sono fatta uscire quello necessario per l'ultima creatura. Orecchini tanto per cambiare! Ma questi sono stati creati ad personam... per la mia dentista, una bella e giovanissima fanciulla, con la pelle candida e una cascata di capelli neri.
Volevo fare qualcosa che fosse visibile anche con i capelli sciolti, che "uscisse" dalla compattezza del nero e che riprendesse la morbidezza dei capelli.

Devo dire che alla fine il risultato mi soddisfa... spero davvero che le piacciano!



Questa forma sinuosa non mi dispiace per niente ed ottenerla non è neanche difficilissimo, solo un po' di accortezza quando si devono mettere "in forma". Poi la doratura, le perle e per ultima la laccatura. Come al solito!

Questa volta niente assistenti... miciuzze sante, stanno impazzendo tra il caldo e il collare elisabettiano, Cocò sembra una vecchia zia con il colletto inamidato e Mimì è stata ribattezzata Area 51. Sembra un imperatore alieno! Vabbè sabato togliamo i punti e torneranno a fare le assistenti pelose!

martedì 29 giugno 2010

Simmetrie mancate

Non abbiamo neanche cominciato i lavori di casa e già siamo nella baraonda! Mica mi manca il tempo, solo che sono perennemente distratta da pensieri tipo: Ma le prese dove le mettiamo? Ma il parquet in che verso lo facciamo montare? Ma le maioliche in bagno fino a che altezza devono arrivare? Insomma un po' di pensieri nel cervello.
Vabbè tanto sabato s'inizia... e io non potrò esserci!!!!! Mannaggia!!!!
Venerdì porterò le due belve pelose dal vet per la sterilizzazione e non mi va di lasciarle da sole il giorno dopo... ancora rinco per l'anestesia, con la pancia rapata, i punti e pure il collare elisabettiano. Mi sembrano ancora così piccole ma il vet ha decretato che è ora e che sta cosa s'ha da fà.
Insomma di fare le cose per benino in questo momento non ci riesco proprio e quindi, con la scusa paracula della distrazione, sto abbracciando la filosofia dell'asimmetrico. Oddio a me le cose precisine una di qua l'altra a specchio non mi sono mai piaciute molto e trovo che nell'imperfezione si nasconda la bellezza. Vabbè tutto sto' papiro per presentare le ultime due creature, nate sghembe un po' per necessità (non avevo le stesse perle per farne due uguali) un po' per sperimentare qualcosa di diverso.
I primi in verde sono stati la causa scatenante dell'asimmetria! Come al solito non ho la minima idea di che pietre siano e dato che ne avevo una grande e una manciata di piccole è nata sta' cosa qua con le perle inscritte nei cerchi di carta con doratura completa.



Questi invece sono i residui delle perle dell'Oceano del Riciclo. Anche loro vengono dal Mare del Ristorante Cinese. Bianco fuori e doratura interna. Un po' più estivi!



Per convincermi che le belve pelose sono cresciute mi sono messa a paragonare gli scatti che gli ho fatto in questi mesi... e devo ammettere che stanno diventando delle signorine. Che dite?
Questa è Mimì anche detta "filo di pele" per la sua signorilità o "ingegnere del male" per la capacità di pianificare danni e agguati.


E questa è la signorina Cocò anche detta "Goffola" per la mancanza di agilità o anche "Geremia" per le continue lamentazioni e richieste di cibo.



martedì 22 giugno 2010

Altre variazioni sul tema

Per la serie... poche idee e fisse. Stavolta tondo rotondo con perle in corniola (?). O forse no. Bho? Compro sempre fili e fili di perle e pietre che mi piacciono, senza sapere ne' chiedere cosa siano.

Eh eh... il nero è tornato e pure l'oro. L'unica cosa che cambia è la posizione della perla, dentro in basso, dentro in alto, fuori. I primi due mi son venuti un po' sghembi, ma al terzo ho capito (ci metto un po') ed è venuto come volevo.
Che dite? Passabili?



sabato 19 giugno 2010

Signora Stravoltini

La signora Stravoltini... per qualche tempo mi chiamerò così.
Abbiamo passato l'intero sabato in giro per showrooms di arredo bagno, tra piastrelle, miscelatori e box doccia per tentare di capire cosa, come, che, ma soprattutto quanto costerà fare il bagno padronale. Direi quasi un "bagno di sangue".

Sono anche riuscita a portare alla LIPU un passerotto che ho trovato ieri in balcone. Ho provato ad arrangiarmi da sola (troppi ne ho spupazzati negli anni) ma questo aveva evidenti danni neurologici, una zampina paralizzata e il capino completamente girato su un fianco.
Anche alla LIPU mi hanno detto che non c'erano molte possibilità e che lo avrebbero tenuto in osservazione un po' e se non fosse migliorato in un paio di giorni lo avrebbero, purtroppo, soppresso. Fortunatamente mi hanno rassicurato sul fatto che non potevano essere state Mimì e Cocò a ferirlo, altrimenti le avrei sistemate a dovere.
Forse un impatto molto violento o un parassita che aggredisce il cervello. Una pena infinita.

Mah! Passiamo a più lieti argomenti. Era un po' di tempo che mi stavo incaponendo su come dare uno spessore tridimensionale alla carta. Dopo vari tentativi andati a vuoto, ho tirato fuori una mezza cosa rispetto a quello che avevo in mente. Per ora sono esperimenti, soprattutto per il tipo di carta che non mi fa impazzire (vecchi F4 ruvidi), troppo bianca, un po' scema.
La cosa che mi piace è che sono riuscita a non far vedere nello spessore lo strato di cartoncino colorato che sta tra la parte tagliata e il fondo. Tanta pazienza, un bisturi affilato e colla.

Questa è una spilla, con la silhouette di un albero spoglio.




Questo è un ciondolo a tre foglie.



E questo un pendente con motivo triangoli. L'ho finito e montato anche se non mi convinceva molto.


Come tecnica è divertente, anche se gli spessori troppo sottili tendono a scollarsi in fase di lavorazione e bisogna ripassarci tre o quattro volte. Insomma, va migliorata e devo provare qualche altra carta.

giovedì 17 giugno 2010

Home sweet home

Qui si latita... Ma mi sento giustificata. L'acquisto di casa è un momento topico e visto che ci giravamo intorno da una decina d'anni e visto che il momento è arrivato, adesso siamo presi nel vortice delle cose da fare. Diciamo che il grosso è fatto (l'acquisto) e adesso inizia il grossissimo... i lavori da fare! Stiamo facendo alchimie tra soldi rimasti, desiderata, muri da tirar giù, parquet e tutto il resto. Io mi sono scatenata a progettare e visto che il fidanzo ha la capacità di visualizzare di un paguro bernardo ho dovuto rispolverare matite e 3D per esprimere le mie (inconfutabili e meravigliose) idee su cosa e come fare. Lui farebbe girare la casa intorno all'impianto home theatre... Uomini!

Insomma, ho avuto un po' di cosine da fare! Il poco tempo rimasto l'ho usato per andare a sbirciare i blog preferiti, ho lasciato qualche commento sporadico, ma ho letto tutti i post e adesso mi rimetto in pari e vi sommergerò di commenti! Ho già visto un sacco di cose belle... sarà che i primi caldi ispirano, ma basta latitare qualche giorno e vi scatenate!!!!

Arrivo!!!!!

venerdì 11 giugno 2010

Terra

Era il lontano 1991, ma questa canzone ogni tanto riaffiora nel mio cervello. Chi se la ricorda?
Rossana Casale... Terra... Sanremo.

Terra ecco cosa vedo
Terra sulla quale siedo
Terra sotto il sole
Terra quasi mi commuove
....

É bello stare con i piedi per terra
É bello avere i piedi dentro la terra
E con le mani accarezzare la terra
Con gli occhi abbracciare tutta la terra

Sarà che finalmente è arrivato il caldo, sarà che tutte le mie piante sono esplose di verde, sarà che le notizie sulla marea nera sono sempre più allarmanti, sarà non lo so, ma volevo fare un tributo pagano alla grande madre che sempre più spesso maltrattiamo.
E allora eccolo il (i) mio tributo. Sempre carta, ma color della terra e oro come il minerale in una forma semplice e lineare, quasi un legno tagliato.




Eppoi perle come le lacrime delle ostriche e forma delle conchiglie.



Le perle vengono dai Mari del Riciclo, più esattamente dal Golfo dei Regali Del Ristorante Cinese. O forse erano quelle della Baia Dell'Uovo di Pasqua? Non ricordo...


giovedì 10 giugno 2010

Palla al balzo da Love Potion Design

Come resistere a tal gentile invito di Antonietta? Infatti non si resiste e catena sia!

1) Dove si trova adesso il tuo cellulare? In borsa.
2) Come sono in questo momento i tuoi capelli? Coda del 3° giorno.
3) Una parola per descrivere la proprio mamma... Cardiaco-uterina (tutta sentimenti e niente cervello).
4) Una parola per descrivere il proprio papà... Il mio babbo meraviglioso.
5) Il tuo cibo preferito? Sushi.
6) Il tuo sogno la notte scorsa? Non mi ricordo... mare forse!
7) La tua bevanda preferita? Acqua naturale o vino rosso.
8) Il tuo prossimo obiettivo? Bho... troppi!
9) In quale stanza sei? Studio, davanti al mac
10) Il tuo hobby preferito? Giocare con la carta, sperimentare, giocare con il computer
11) Una tua paura? Eh.... delle molte scelgo la vecchiaia.
12) Dove sarai tra 6 anni? Non importa dove, ma felice con il mio fidanzo e le gattacce cresciute.
13) Dove hai passato più tempo ieri? A casa.
14) Quali caratteristiche non hai? La prepotenza, la sfacciataggine, la calma.
15) Tre dei tuoi desideri? Diventare una personcina a modo, cambiare vita lavorativa, imparare a stare tranquilla.
16) In che città sei cresciuto? Roma.
17) L'ultima cosa che hai fatto? Sono andata a trovare i miei genitori.
18) Che cosa indossi? Maglietta bianca e jeans.
19)I tuoi programmi preferiti in tv? Report, RaiNews24, Dottor House.
20) Hai animali domestici? Mimì e Cocò, 10 mesi in due, tanti baffi e molti miao.
21) Il tuo stato d'animo ora? Un po' agitata per la mamma che non sta bene e per il mio fidanzo che sta agitato.
22) Che mezzi di trasporto possiedi? Una microcar... non ho mai preso la patente!!!!
23) Qualcosa che non ti piace indossare? Fantasie chiassose, solo tinte unite e preferibilmente primarie.


Umh... adesso bisogna nominare le prossime tre vittime della catena!
Dunque dunque... nomino (senza obbligo eh!)

FascinationStreet

and

Rely design


Un bacione a tutte!

Scusate... l'arteriosclerosi avanza... l'età non perdona... Avevo detto tre vittime e ne ho inserite due... Ecco la terza

Re Use

Cronaca di un disastro annunciato

Che sono testarda l'ho già detto molte volte, ma non ho detto che a volte la zucca dura non ripaga l'impegno speso. Questo è uno dei casi.
Con la carta il mio rapporto è sempre stato d'amore, ma dopo questo esperimento potrebbe diventare d'amore-odio. Mi sono intestardita su di una lavorazione che Rely realizza meravigliosamente e a cui volevo ispirarmi. Dopo i risultati che ho ottenuto non posso che rinnovare i miei complimenti a Rely per la sua bravura, perizia e precisione.

Questo il (disastroso) catalogo dei mostri:

sono partita con una cosa che sembrava facile, dei cubetti... diciamo che sono cubisti, piega e ripiega fosse venuto un lato uguale all'altro. La laccatura ha peggiorato le cose, bolle e carta che si macchia e per finire uno si è anche - inspiegabilmente - crepato. E uno.



Questo era il secondo esperimento, sono riuscita ad andare un po' più dritta, ma sempre storta. La cavolata l'ho fatta per fissare il terminale di metallo... ho usato della cianoacrilica che è fantasticamente risalita per capillarità lungo il laccetto, rendendolo rigido e facendogli cambiare colore. E due.



E questo è il mostro definitivo... assolutamente storto in ogni senso, la laccatura ha fatto delle fantastiche bolle tridimensionali tra una piega e l'altra e per finire piegando il chiodino per l'asola, mi si è distaccata la doratura sul metallo.
Una tragedia... questi li butto.
E tre.


Sono davvero demoralizzata... Uffa! Me ne torno nel mio cantuccio di carta ad elaborare la bocciatura.