L'umore è ancora un po' nero e, complice la pioggia, il lunedì peggiora le cose. Le teppiste pelose sono ufficialmente entrate in letargo, visto che dormono ininterrottamente alzandosi solo per: mangiare, lettierare, rompere le balle con qualche miagolio straziante ed assolutamente inutile, rimangiare.
Beate loro, la prossima vita voglio rinascere gatto. Più precisamente gatta di casa, in una casa senza bambini (neanche nipoti) e con un terrazzo orientato a sud.
Invece no, tocca sgobbare, e sperare che il futuro ci riservi qualcosa di meglio. Oddio, qualcosa di peggio non lo so... non riesco ad immaginarlo. Forse conviene credere alla sfiga Maya e aspettare pazientemente il meteorite di turno che toglie ogni problema di torno, anche quello batterico. Dopo un Presidente del Consiglio* che è riuscito a cambiare l'atavica e coriacea immagine dell'Italia nel mondo (Prima: pizza, mafia, mandolino. Ora: Bunga-Bunga, Berlusconi), si può anche soccombere a causa di una collisione cosmica ed esserne contenti. Almeno non ci sarà più nessuno che ci possa ridere dietro appena si dice d'essere italiani. Mai successo? A me si.
La prima volta accadde circa 17 anni fa, ero ad un convegno universitario a Torino, e dei professori universitari statunitensi erano stupiti, per non dire straniti, che un uomo adultero, divorziato, sospettato di riciclare denaro sporco ed in odore di mafia potesse avere il coraggio di presentarsi alle elezioni. Non risposi.
La seconda volta circa tre anni fa, in vacanza in Egitto, umiliantissimo. Un cammelliere di 20anni scarsi, appena saputa la nostra nazionalità, ha cambiato espressione... un sorrisone gli si è stampato in faccia e mentre mimava - senza il minimo dubbio d'interpretazione - un vigoroso accoppiamento sessuale continuava a ripetere "Berlusconi... si? Ok! Berlusconi!".
Volevo morire di vergogna, scavare una buca nella duna e sparire, anche perché chi non aveva seguito lo scambio di battute vedeva solo: il cammello ruminante, il cammelliere dimenante, la sottoscritta e fidanzo che si guardavano imbarazzati. Non voglio sapere che si saranno pensati. Ho ribadito stizzita: "Carino, fai poco lo spiritoso che voi con Mubarak e famiglia c'avete poco da ridere!"
Le cose sono andate diversamente sulle due sponde del Mediterraneo... si potrebbe andare in Egitto??
Ora, prima che l'Euro valga quanto la "Pizza de fango del Camerun" e prima di subire una condanna al confino, mi dedicherò ai mercatini di Natale in modo da accumulare un patrimonio bastevole ad un esilio, se non dorato, almeno argentato da qualche parte al caldo. Che significa? Significa che mi devo mettere sotto a trasformate i 3 etti di bozzetti su carta in veri e tangibili paper jewellery.
In effetti sto producendo un bel po' di cosette, tra cui gli orecchini su commissione per la Signora del Vetro Amabìto (Roby, stanno asciugando, son finiti all'85% ;)), ma a causa della mia totale incapacità nel fotografare con luce artificiale e visto che luce poca, nuvole tante, non ho fotografato una cippa.
Ne approfitto per fare un piccolo svuotino fotografico, un po' di cose fatte quest'estate, e mai pubblicate. Alcune le ho vendute, altre regalate, ma sono tutte nel mio cuore e soprattutto salvate in memoria!
Tutto in carta, orone e tanto tanto amore per l'handmade!
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China Gold | paper earrings | carta, orone e mezzi cristalli | paper, faux golden leaf, faceted crystal beads |
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China Gold | paper earrings | carta, orone, mezzi cristalli | paper, faux golden leaf, faceted crystal beads |
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Green and Gold | paper earrings | carta, orone, olivina | paper, faux golden leaf, olivine |
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Green and Gold | paper earrings | carta, orone, olivina | paper, faux golden leaf, olivine |
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Half of gold | paper earrings | carta, orone | paper, faux golden leaf |
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Half of gold | paper earrings | carta, orone | paper, faux golden leaf |
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Half of gold | paper earrings | carta, orone | paper, faux golden leaf |
*L'Italia
ha (per ora) un sistema di governo parlamentare e non presidenziale,
quindi la definizione di Premier riferita alla carica di Presidente del
Consiglio dei Ministri è erronea.