Pantone, l'illustre sconosciuto

Qualche post fa (questo) era venuto fuori l'argomento Pantone© e mi ha sorpreso davvero molto l'entusiasmo relativo. Ma che è veramente Pantone©? Cioè cos'è Pantone© oltre che una miriade di fighetterie stilosissime che partono dalla mug per finire alla cover per IPhone?

Iniziando dall'inizio diciamo che Pantone© è il nome dell'azienda (fondata nel 1962) ed il Pantone Matching System© (PMS) è un sistema per codificare un determinato numero di colori in inchiostri speciali e per "tradurli" in modo univoco nel sistema CMYK, che è il sistema in quadricromia utilizzato per la stampa tipografica o off-set (Cyan, Magenta, Yellow, blaK).

A che serve concretamente? Serve ad avere una corrispondenza certa tra il colore scelto (sulla mazzetta Pantone©) e il colore che verrà stampato, indipendentemente dal video, dalle stampe digitali, dagli inchiostri utilizzati e dalla macchina tipografica.
La, anzi LE mazzette Pantone© non sono null'altro che un catalogo finito di colori, ad ogni colore è assegnato un codice univoco e per alcuni colori, in specifiche mazzette, è riportata la quadricromia dichiarata.
E perché, se il sistema è univoco, le mazzette sono varie? Perché lo stesso colore, se stampato su supporti diversi, cambia! E quindi bisogna fare degli aggiustamenti della miscela del colore per avere corrispondenza cromatica.

Le mazzette principali sono:
• Formula Guide Solid© - sono 3 mazzette con gli stessi colori stampati su 3 carte diverse, Coated, Uncoated e Matte, ossia carta patinata lucida, patinata opaca e usomano. 

• Metallic, Pastel & Neon - ossia metallici (oro, argento, etc), fluorescenti e pastello, sia coated che uncoated (patinata lucida e opaca).

• CMYK Coated&Uncoated - dizionario Pantone-CMYK. 2.868 colori "processati" ovvero convertiti nella quadricromia di riferimento, in versione Coated&Uncoated. 

• Color Bridge© - è il dizionario Pantone-CMYK-RGB. Di ogni colore Pantone presente è riportata la corrispondente quadricromia dichiarata (e quindi approssimativa), la tricromia (RGB) e i valori esadecimali per il web (HTML). Anche per queste mazzette doppia versione Coated&Uncoated.

• Goe Bridge© - la guida definitiva. 2394 colori, versione Coated&Uncoated, conversione in CMYK, RGB, HTML. Ragionata in modo completamente diverso lavora su "famiglie di colori" ed assegna ad ogni colore un codice numerico che indica 1) la famiglia 2) la pagina 3) la posizione nella pagina + C (per Coated) o U (per Uncoated) 

Attenzione, quando dico quadricromia dichiarata o approssimativa è perché il sistema di conversione Pantone© si basa sui 4 colori base tipografici CMYK a cui vengono aggiunti l'arancione ed il verde, diventando così una stampa in esacromia. Se si vuole ottenere il colore scelto con i soli 4 della tipografica, si può utilizzare la conversione che indica la miscela che più e meglio si avvicina al colore desiderato ma comunque con un margine di variazione cromatica. (vedi qui sotto)

Il Rubine Red nella guida Color Bridge© Coated | conversione in tricromia (RGB), web (HTML) e quadricromia  (CMYK)

Sembra un casino, e lo è parecchio, ma una volta capito il meccanismo si va tranquilli. Ovviamente stiamo parlando di competenze professionali, per la stampa tipografica e per stampe di un certo genere.

Il sistema Pantone è applicato a molti altri materiali, esistono infatti guide colore per la stoffa (cotone e nylon), per carte d'arredamento e materiali plastici. Ma anche software per tarare il monitor, App, scanner colorimetri ed altro.

I pennarelli impropriamente chiamati Pantone o Pantoni, si basano sullo stesso sistema di codifica, ma erano prodotti dalla Letraset (quella che produceva i trasferibili tipografici), tanto tempo fa si chiamavano Pantoni, puzzavano come una fabbrica chimica (in effetti andavano a toluene che è un pochetto pericoloso visto che danneggia i nervi, il fegato e i reni, oltre che essere altamente infiammabile, narcotico ed euforizzante), erano costosissimi e sono finiti fuorilegge per via del toluene negli anni '90 del secolo scorso. Sono quindi nati i Tria, a base alcool, ancora più costosi ma decisamente meno puzzoni, meno pericolosi e già stilosi. Adesso i Tria sono iper-super fighi! Trasparenti, ricaricabili, le punte intercambiabili e diversificate. Ma non sono Pantone!

Evoluzione del marker | dal basso anni '70, anni '80/'90 ed anni 2000
(da: JUSTSOMEMARKERS)

Tutto questo mondo era conosciuto e utilizzato da una ristretta fascia di addetti ai lavori ed era trattato ne' più ne' meno di uno strumento di lavoro qual'è. Poi arrivò il 2000 ed il marketing ci mise lo zampetto trasformando Pantone© nella fighettaggine più becera ed imbecille.

Devo dire che è veramente doloroso vedere tutto questo merchandising inconsapevole e svilente.

Basta aggiungere una striscia bianca sotto una campitura di colore, metterci su un nome ed un numero e fa subito PANTONE! Presto! Va comprata questa-minchiata-non-so-che-è-ma-perché-è PANTONE! E' così figaaaaa!!

Non è una cosa cool, è un tintometro! Evoluto per carità, ma pur sempre un tintometro. Sarebbe come dire un catalogo di colori! Tipo un bel catalogo delle vernici per esterni...

E invece il fashion-Pantone miete vittime ignoranti (e non) a destra e a manca, dilagano i biscotti-pantone, le unghie-pantone, le cover-pantone, le sedie-pantone, le borse-pantone, i panettoni-pantone, le magliette-pantone, addirittura l'hotel-pantone!!! Vero qui - e mi domando... ma la carta igienica sarà un Warm Gray 1U? O un più rassicurante 544U se non un femminile 196U?

Insomma un grafico, un creativo, un tipografo, chiunque sa cosa significano quei numeri e quei colori, ecco davanti a questi oggetti semplicemente inorridisce.

Anche solo perché... i colori sono sbagliati e verrebbe tanto voglia di girare con la propria mazzetta Pantone© e confrontare i colori per poter dire: "Visto? Non c'entra proprio nulla questo colore!"

Infine, per chi desiderasse acquistare un catalogo Pantone© qui il sito ufficiale Pantone Italia ed una piccola accortezza che nessuno vi dice se non quando è tardi... tenete sempre le vostre mazzette al buio (quando non le usate), esponetele alla luce diretta del sole il minimo possibile e toccatele il meno possibile (l'acido naturale della pelle ed il grasso alterano i pigmenti).