martedì 28 gennaio 2014

Liberty redesigned

Ovvero la zona dei villini... In molte città soffocate dal cemento armato, tanto in voga dal dopoguerra ad oggi, rimangono piccole oasi di architettura a misura d'uomo. Microcosmi di tempo fermo mentre tutt'intorno il traffico impazza, sono angoli silenziosi, difesi e tutelati dagli abitanti come ultimo baluardo al caos metropolitano.
Isole inizio '900 formate da arcipelaghi di villini liberty, ognuno con il suo piccolo giardino con le aiuole bordate di mattoni muschiati. Case vendute a peso d'oro, sono ormai appannaggio di pochi ed a meno di ereditarle, acquistarle è quasi impossibile. Qualcuna ha avuto tristi destini... acquistata dal cafone con SUV annesso, s'è vista il giardino cementato per poter accogliere la bestia cromata ipercostosa.
Qui a Roma ce ne sono parecchie di isole così, il quartiere Coppedè (con gli appartamenti sventrati e ridotti ad uffici con le luci al neon), Villa Ximenes nel quartiere Italia (con la facciata deturpata da un'orrendo affresco religioso), la zona detta appunto "I Villini" a due passi da via Veneto (acquisita da UniCredit e rimessa sul mercato ad uso residenziale, di rappresentanza e d'ufficio), Città Giardino di Montesacro vecchio (molti villini sono di proprietà religiosa e quindi avulsi da qualsiasi vincolo storico-architettonico)*, la "Piccola Londra" di Via Flaminia.
Nonostante il massacro qualcosa del vecchio fascino ancora resiste e quando capita di passarci si rimane sorpresi dall'immediata sensazione che "qualcosa è cambiato". Il silenzio, qualche cinguettio, l'aria per qualche centinaio di metri smette di sapere di smog e se si riesce a smettere di correre si possono godere le bellezze dei cancelli in ferro battuto, la grazia decadente dei giardini e l'eclettismo delle costruzioni.
Non amo follemente il Liberty, men che meno quello francese tutto femmine capellute e fiori mutanti, sono più per lo Jugendstil austrotedesco o l'Arts and Craft inglese con meno fronzoli e più attenzione per la linea grafica, ma devo ammettere che alcuni aspetti di quel periodo affascinano anche me. L'attenzione per l'elemento vegetale, i soggetti insoliti come insetti o animali marini, la passione per il grottesco ingentilito dalla linea sinuosa. Tutti elementi che nei suddetti villini si ritrovano, complice anche la necessità di creare abitazioni fruibili e non poster di gasoline (odio sommamente Jules Chéret quanto amo Leonetto Cappiello).
Tutta questa lunghissima manfrina solo per dire che ogni tanto - ma solo ogni tanto - un pezzo "liberty" scappa pure a me. Oh, nessuno è perfetto!

Ella è la collana DragonFly in purissimo cartoncino di cotone Murano Cotton Paper e foglia metallica oro. Due gocce sfaccettate in mezzo cristallo di Boemia ed una perla barocca completano il pendente insettiforme. Ad onor del vero il disegno NON è proprio proprio liberty, ma rivisto&corretto per necessità d'intaglio. Ci ho litigato mica poco su quelle alucce malefiche, su quei fili lunghissimi e sottili che hanno la tendenza a strapparsi sul più bello, con corollario d'imprecazioni e maledizioni.

Dragonfly | Pendente in cartoncino di cotone, orone, perla barocca e mezzi cristalli a goccia | Pendant cut out cotton cardboard, imitation gold, pearl and faceted glass drops


Già vista su FB, già commentata, già Blommingata, già già già... La cosa interessante è che benchè il disegno non sia liberty (ma anzi, l'ho tirato fuori dalla vettorializzazione di una fotografia) sia stato immediatamente percepito come ispirato ad un pezzo Art Nouveau.
E' vero che ho giocato "sporco" con la perla e con la doratura irregolare ed invecchiata e che sì, la libellula è effettivamente un soggetto bazzicato dai gioiellieri fine '800.

Dragonfly | Pendente in cartoncino di cotone, orone, perla barocca e mezzi cristalli a goccia | Pendant cut out cotton cardboard, imitation gold, pearl and faceted glass drops

Indossata da me non fa una gran bella figura, sarebbe necessario un decolletè degno di tale nome! Tra la mancanza di "davanzale" ed il collo da gallina secca, povero pendente, precipita in basso con mestizia!
Il prossimo pezzo liberty? Bho, devo elaborare...

*Qui un bel post sul progetto Città Giardino e sulla sua storia.
http://dovelarchitetturaitaliana.blogspot.it/2013/06/citta-giardino-aniene.html
a due passi da Via Veneto, piazza di Spagna e Villa Borghese - See more at: http://www.desideratadomus.it/unicredit-in-vendita-14-villini-liberty-nel-cuore-di-roma.html#sthash.ZIWrPaHh.dpuf
a due passi da Via Veneto, piazza di Spagna e Villa Borghese - See more at: http://www.desideratadomus.it/unicredit-in-vendita-14-villini-liberty-nel-cuore-di-roma.html#sthash.ZIWrPaHh.dpuf

10 commenti:

  1. Semplicemente favolosa**
    E quei micro-filini O.o Pazza XD

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    1. Abbastanza pazza. Ma per altro! Ahaha!! Comunque ho scoperto taaaante nuove parolacce... una per ogni filino rotto!

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  2. E' fantastica!! Amo alla follia tutto quel periodo della storia dell'arte, da sempre....il mio blog ne è la prova!!! Trovo questa collana molto bella e tu vai benissimo così come sei :) Ma le hai mai viste le galline secche?? ♥
    Giorgia

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    1. E' vero! Le tue creazioni sono squisitamente liberty, molto femminili ed aggraziate.
      Quella strana sono io che non amo tutto il liberty... Forse sarà che io sono un po' bestiaccia (jeans+bikers e parrucchiere ogni 6 mesi...) e la mia femminilità la lascio sempre a casa.
      L'ultima gonna che ho comprato sarà stato... il 2001! :D

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  3. Non ti dico che sfacelo il liberty napoletano... vabbè mi rifaccio gli occhi con la libellula... e con te che in questa foto sembri una neomaggiorenne!

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    1. Lo immagino. Qui interi quartieri sono stati sventrati per far spazio a mega condomini color topo morto e quel poco rimasto è svilito dai proprietari cafoni. Comunque è un vizietto tutto italiano... ho visto una trasmissione di case dove una villa di Gino Coppedè sul Garda era stata frazionata in mini appartamenti arredati come nel più becero dei residence!
      Pesci finti alle pareti, cucina a vista e divaniletto... un dolore!!!!

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    2. Ps Sul neomaggiorenne non ho colpa... photoshop fa da solo. Mi spiana le rughe. Mi smuggia la faccia. Mi ama. Lo amo.

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  4. Grazie per il link e complimenti per il blog. Mi piace il tuo stile di scrittura
    Un saluto
    Stefano

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    1. Stefano, grazie a te per i complimenti! E grazie al tuo blog che seguo - sporadicamente, lo ammetto - fonte di approfondimento fruibile ed interessante anche per chi, come me, di architettura ci capisce poco ed il cui unico commento può essere "di pancia" o di estetica personale.

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  5. mi piace molto la tecnica...stupenda!

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