mercoledì 25 gennaio 2012

Cacchio, sono passati 15 anni...

Sono ancora un po' felicemente scombussolata dall'essere stata "scovata" da un'amica di tanti anni fa. Chi ha letto i commenti degli ultimi due post, avrà capito. A volte queste cose accadono ed è meraviglioso, un'emozione davvero particolare.
Lei è un'amica con cui ho condiviso un ciclo di studi e con la fine del quadriennio di Illustrazione Editoriale ci siamo perse di vista, complici parecchie cose tra cui almeno 650chilometri di distanza.
All'epoca non esisteva ne' internet, ne' Skype e tenersi in contatto era tosta. Le più giovani non ci crederanno, ma ci si scriveva delle lettere... si' quella roba fatta a mano su supporto cartaceo. E mica c'era la prioritaria! Imbucavi e speravi che arrivasse entro un lasso di tempo ragionevolmente breve... settimane...
Roba che a pensarci adesso sembra il secolo scorso. Aspetta un attimo... ERA il secolo scorso! Se è per questo era anche il millennio scorso. O cielo!
Be' comunque, quando ho letto il suo commento e soprattutto quando due neuroni hanno fatto un frontale e mi hanno fatto realizzare che lei era proprio lei, ecco, allora pur rimanendo seduta sulla mia ergonomica Nominell Hult sono stata risucchiata indietro nel tempo e nello spazio (poco) di una 15ina d'anni... Woooooosssssshhhhhh fino a fermarmi sulla riva dei vent'anni e qualcosa. Una esplosione silenziosa di ricordi.
Quella volta che c'era Fabio a pranzo e gli abbiamo fatto i ravioli con il burro carbonizzato e la salvia di Fukushima. Quella volta che abbiamo fatto sega dall'IED a Villa Borghese. Quella volta che ci siamo tradite e abbiamo chiamato le Cozze davanti alle Cozze*. Quelle volte dell'Henne. Quante sigarette (lei che era una talebana anti-fumo e diventò una ciminiera!!!), quanti acquerelli, quanta carta, quante cose...
E adesso siamo grandi, adulte. Lei che addirittura ha due bimbe(!), io al massimo du' gatte. Lei un marito, io 20 anni di fidanzamento (fa ridere eh?). Ma secondo me... sotto sotto... ancora due ragazzette con tante cose ancora da fare. Con le rughe, ma due ragazzette.
Sicuro.

Il gatto che veniva dal passato | disegno di Luisa

*Cozze: chiamavamo così due ragazze che dividevano l'appartamento fuori sede. Chiaramente loro ignoravano tale nomignolo fino a quando, distrattamente e sovrappensiero, facemmo questa colossale figura di m. chiamandole Cozze davanti a loro. Figo eh? 

7 commenti:

  1. Ancora una volta mi risollevi il morale... è quasi un anno che mi sono trasferita: casa nuova e città nuova. Ora tra me e i miei amici ci sono 500Km di distanza, ore di videotelefonate con skype, milioni di MI PIACE in FB... e tanta tanta nostalgia!!! Però con questo post mi hai rassicurata: la vera amicizia non s'intimorisce né davanti alla distanza né davanti allo scorrere del tempo.
    Buona serata da una Civetta nostalgica!!!

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    1. Be' sicuramente i nuovi mezzi aiutano a rimanere, almeno in superficie, in contatto! Ogni tanto ci penso... e se avessi avuto Skype? Certe cose sarebbero andate diversamente? Bho, ma in fondo va bene così!
      ;))

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  2. se non sbaglio cozza a roma non è proprio un complimento... bello che vi siate ritrovate! (attenzione che non arrivino qui anche le suddette cozze che la figura peggiora ahahha) baci da una delle 3 ragazzette che convivono in me ;)))

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    1. Non sbagli, erano bruttine e soprattutto non facevano assolutamente nulla per arginare i danni. Mollettone, pigiama di ciniglia rosa, calzettoni di spugna e ciabattine farebbero apparire una cozza anche la Elle Macpherson... figuriamoci delle fanciulle di 1,50x95x95... Quindi se lo meritavano!!!
      Si, rimango una donna orribile!!! :DDDD

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  3. quelle che... il negozietto indiano dietro piazza di Spagna;
    quelle che... le ballerine baby;
    quelle che... a casa di tua zia, su 4 piani al quartiere Coppedé;
    quelle che... il primissimo concerto del 1°Maggio in piazza San Giovanni....

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    1. Negozietto... vero, acquisto compulsivo di borse-sacco, Henne e fetenzie assortite
      Ballerine... no, me manca... oddio, ma com'erano?
      Giusto... casa strafighissima, buia come una cripta ma tres chic!
      Cavolo è vero... ma era quella volta che France attaccò il piagnisteo per la compagnia di canto popolare???? Ah ah!!!!!

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    2. il piagnisteo mi manca, l'ho rimosso

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