Questi orecchini sono il frutto di una sola, densa, giornata di lavoro. Appena finiti ci siamo guardati negli occhi e ho capito subito come si sarebbero chiamati. Castalia.
Dato che il motivo è lungo e noioso lo metto a fine post.
Comunque loro son sempre fatti di carta, foglia dorata e perle di quarzo ialino o cristallo di rocca che dir si voglia.
Sono già in Artesanum insieme ad altre foto.
Antefatto.
Nel lontanissimo 1988 finii il liceo e come ogni maturando classico dove potevo andare? In Grecia ovviamente!
Fu un viaggio strano e abbastanza rocambolesco, con il mio fidanzatino dell'epoca e una macchina/catorcio che minacciava di fermarsi ad ogni salita. In tenda, con una cartina della Grecia abbastanza approssimativa, niente cellulari, niente bancomat o robe così, insomma alla ventura! Ci perdemmo numerose volte, ma ogni volta scoprimmo angoli di meraviglia senza neanche un turista uno. Diciamo che comunque 23 anni fa (oddio mi sento male!) di turisti non è che ce ne fossero questo delirio, in tenda poi men che meno, solo ragazzi tedeschi e francesi, qualche famiglia brianzola in camper al massimo!
Alla fine, ho un ricordo di una Grecia abbastanza "privata", molto silenzio ventoso, donne e pope nero-vestiti e odore di timo e salsedine.
Di Delfi ho un ricordo che definirei viscerale, che non so più se reale o ricostruito dalla memoria in modo un po' onirico, ma comunque molto forte ed in particolare della fonte Castalia.
Era una giornata caldissima, da stordimento, in giro non c'era anima vita solo il frinire pazzo delle cicale e la luce accecante e bianca. Arrivammo a piedi, sicuramente disidratati (sarà per questo che ho avuto le visioni???) e dopo una salita terribile, ecco a destra aprirsi un angolo di ombra incorniciato dagli alberi. La fonte dove la Pizia di immergeva prima di emettere gli oracoli, la fonte dove i pellegrini si purificavano prima di vedere la Pizia. Su quelle stesse pietre dove stavo camminando altri, prima di me per secoli, avevano camminato.
In quell'acqua dove stavo immergendo le mani, si era immersa la Pitonessa e i supplici pellegrini. Ebbi una vertigine - prosaicamente un colpo di calore + mancanza d'acqua - e la visione mi è rimasta stampata nei neuroni.
Acqua cristallina e sole accecante.
bellissimi!!!
RispondiEliminaciao Grazia
Bellissimo questo racconto. Fa venire voglia di partire per la Grecia subito. Io non ci sono mai andata mannaggia. Ricordo che da ragazza io ed il mio fidanzato avevamo programmato il viaggio e pagato la nave. Poi, un litigio e non siamo più partiti. Ammazza quant'ero stupida da giovane :D Comunque, gli orecchini sono bellissimi e, poi, io adoro i cerchi in tutte le salse. Bacio!
RispondiEliminaAnto.
splendidi gli orecchini (adoro le perle incorniciate) e il racconto che li ha ispirati! evviva le vacanze dove davvero di era in altro luogo e senza cellulari e tecnologie varie! baci nico ps: ma hai usato il cavetto?
RispondiEliminaMi piace questo incontro di forme diverse. Ho però una domanda, c'è un motivo particolare per cui hai messo uno schiaccino sotto il nodo? Esteticamente mi piace molto, ma mi chiedevo se ci fossero altre ragioni.
RispondiEliminaAmbra
@Grazia@ Sono contenta che ti piacciano! Grazie!
RispondiElimina@Anto@ Grazie cara, be' l'estate è vicina... perché no? Comunque consiglio settembre, c'è un'atmosfera meravigliosa e soprattutto meno gente! Un bacione
@Nico@ Eh eh ma si nota pure l'età... è che proprio non c'era la tecnologia... la cosa più avanzata era la teleselezione! 23 + 18 fatti il conto...
PS: cavetto? quello in metallo? Poco e male nel caso! Baci
Elisond
@Ambra@ Oggi blogger fa davvero le bizze... mica era visualizzato il tuo commento fino a 2 minuti fa (20:54)! Si, il motivo c'è... anzi sono due e sempre estetici. Uno di simmetria (mi serve uno schiaccino per tener fermo il pendente), l'altro è che lo so che gli occhielli non mi riescono sempre bene, quindi preventivamente progetto di nascondere il luogo del misfatto!
RispondiEliminaPrevenire è meglio che buttar via tutto il lavoro!
Elisond
Bellissimi! Quanta creatività in questo periodo, cosa c'è nell'aria?
RispondiEliminaBel post... mi ha riportato alla mente buffi ricordi.
Un nome, Castalia, che ricorreva nei miei giochi da bambina, senza sapere che fosse un luogo vero. E tre giorni a Delphi, per cui provai la stessa passione improvvisa, rovinati da un terribile mal di testa :(
Ci tornerò!
Un abbraccio cara,
Ila
Eli, mi sembrano due ottimi motivi (però va detto che gli occhielli ti vengono bene...)
RispondiEliminaAmbra
@Ila@ Posto magico eh? E anche un po' strano in fin dei conti. Io non tornerò, ho paura di perdere il ricordo e sostituirlo con un'altro meno bello.
RispondiElimina@Ambra@ Fidati, sono una schiappa con il metallo. Ci odiamo reciprocamente e con vigore!
Elisond